martedì 10 maggio 2011

Tripoli, colpito il bunker di Gheddafi. La Libia sotto una pioggia di bombe



Durante la notte Tripoli e' stata sottoposta a bombardamenti particolarmente intensi da parte degli aerei della Nato, che per non meno di tre ore consecutive hanno attaccato diversi obiettivi in varie parti della capitale della Libia. In citta', a partire dalle 2 del mattino, si sono susseguire come minimo otto violentissime esplosioni e, stando a testimoni oculari, "la direzione da cui proveniva almeno una di esse indica che e' stato preso di mira anche il complesso di Muammar Gheddafi", vale a dire la residenza-bunker del colonnello a Bab al-Aziziya. Sarebbero state colpite inoltre le sedi della televisione di regime 'al-Jamahiriyah' e dell'agenzia di stampa ufficiale 'Jana', come pure una torre per le telecomunicazioni. In numerose zone sono risuonate le sirene di allarme, a tratti seguite da raffiche di armi automatiche indirizzate verso il cielo.
Funzionari libici hanno peraltro condotto un gruppo di giornalisti stranieri a visitare il Centro di Chirurgia Plastica e per Grandi Ustionati nel quartiere di Shariah Zawiya, mostrando loro quattro piccoli pazienti feriti, due dei quali in modo grave, a quanto sembra da schegge di vetro proiettate a raggiera dalle onde d'urto delle deflagrazioni. In un altro caso, ai repoerte sono state fatte vedere le rovine di un palazzo dove aveva sede la Commissione statale per l'Infanzia, andato completamente distrutto. Ieri il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen, aveva avvertito che per Gheddafi "il tempo sta scadendo", e che "farebbe meglio a capire al piu' presto che non c'e' futuro ne' per lui ne' per il suo regime".

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