martedì 30 agosto 2011

"Nata per uccidere, è colpa dei geni" Sentenza storica della corte di Como

tribunale civile

Vizio parziale di mente e condanna a soli 20 anni per l'assassina "congenita". A Como, il giudice dell’udienza preliminare ha così deciso per Stefania Albertani. Si tratta del primo caso dell'utilizzo delle neuroscienze per la valutazione dell’imputabilità di reato. Alla giovane condannata per omicidio è stato riconosciuto il vizio parziale di mente, dopo un'approfondita analisi del cervello. Secondo il gup "La giovane presenta delle 'alterazioni' in un’area del cervello che ha la funzione di regolare le azioni aggressive e, dal punto di vista genetico, ha dei fattori associati a un maggior rischio di comportamento aggressivo e violento". La sentenza l'ha dunque definita come "Impulsiva, aggressiva e violenta di natura".
L'OMICIDIO - Ecco i fatti. Nel 2009, a Cadodrago, Stefania Albertani uccise sua sorella, costringendola all’assunzione di psicofarmaci in dosi tali da provocarne il decesso. Successivamente diede fuoco al cadavere. Unica indiziata per l'omicidio e tenuta sotto controllo dalla polizia, di fronte alle esortazioni della madre a confessare il suo delitto, tentò di strangolarla con una cintura per poi darle fuoco e fuggire. La madre si salvò, e la polizia arrestò Stefania. In seguito venne fuori anche l’ipotesi di un tentativo di far assumere dei farmaci a suo padre, il ché avrebbe provocato all’uomo un malore.
Ora il gup di Como, Luisa Lo Gatto, ha riconosciuto a Stefania il vizio parziale di mente, applicando i risultati non solo della perizia psichiatrica, ma anche di una consulenza neuroscientifica, che era stata richiesta dalla difesa dell’imputata. La perizia psichiatrica, di fatto, aveva già individuato "un quadro psichiatrico caratterizzato dalla menzogna patologica" e della presenza di una sindrome dissociativa.
ANOMALIE NEL CERVELLO - Ma i periti hanno apportato ulteriore certezza sul fatto che nel cervello di Stefania Albertani siano presenti delle anomalie strutturali e genetiche che hanno come conseguenza un maggior rischio di sviluppare comportamenti aggressivi e violenti. Si tratta di alterazioni della morfologia e del volume delle strutture cerebrali, nonché della densità della materia grigia, anomalie localizzate in alcune zone del cervello di importanza chiave per i processi di suggestione e autosuggestione, nella gestione della facoltà di mentire e, infine, nel regolare le azioni aggressive. Il gup, nel ridurre la condanna ai soli 20 anni di reclusione, ha precisato che gli esami della struttura cerebrale e le analisi neuroscientifiche a cui l’imputata è stata sottoposta: "Senza avere alcun valore deterministico, hanno consentito di accertare delle anomalie che si traducono in un significativo aumento del rischio di sviluppare certi tipi di comportamenti". Quindi, per la decisione, ha svolto comunque un ruolo importante la "ricostruzione del correlato anatomo funzionale della sfera psichica della paziente attraverso le indagini di imaging cerebrale e di genetica molecolare". La linea seguita dal giudice dell’udienza preliminare di Como rappresenta il primo caso in Italia di ricorso alla neuroscienze in sede di processo, di presa in considerazione dei risultati delle analisi morfologiche e del patrimonio genetico dell’imputato per stabilirne la condizione e decidere l’entità della pena



Esclusa da Miss Italia ? "Rifarei tutto". Raffaella si confessa


Ha ventitré anni ed è romana d'adozione, già Miss Curve Lazio, è la ragazza esclusa dal concorso per aver posato a seno nudo. Ecco le foto e la storia di Raffaella Modugno, che si confessa ad Affaritaliani.it, pronta a rifare tutto da capo: "Chi ha pubblicato le mie foto è uno squallido". E spunta la gemella, anche lei fotomodella, un padre carabiniere e un fratello finanziere. Le foto incriminate e il video in esclusiva



Nella vita fa la top-model ma lei ama definirsi “trop-model”. Raffella Modugno, 23 anni, di origini campane ma da tre anni romana di adozione è una di quelle ragazze per le quali ci si volta in strada; in passerella è una taglia 44 e la parte più bella che dice d'avere è quel suo burroso seno di quarta misura. Ama l'intimo col pizzo, indossare e farsi fotografare con sensuali mutandine alla brasiliana; è senza fidanzato ma sa divertirsi lo stesso: “Quando vado con gli amici in discoteca – racconta ad Affaritaliani.it, forse molti uomini si sentono intimiditi – sottolinea lei. Insomma, sono alta 182 centimetri e con il tacco alto tocco vette che molti ragazzi nemmeno si sognano. Sono fatta bene e lo so, ma questo per molti è un problema”. In un uomo guarda prima il viso poi non disdegna altre qualità decisamente più intime; Raffaella vuole tutto al punto giusto ma senza eccessi: non ama l'uomo oversize.





Aspirante Miss Italia, è stata eliminata dalle semifinali del concorso perché in passato ha posato per alcuni scatti di nudo. “Non dico che non sia giusto – però bisognerebbe ripensare alle linee guida del regolamento. I tempi cambiano e io non posso essere punita per un'occasione di lavoro avuta anni fa”. E se qualcuno è curiosi di vedere e sapere, basta guardare le foto: sono alcuni degli scatti che il fotografo Antonio La Peruta ha realizzato nel suo studio. Obiettivo: stupire gli spagnoli. E Raffa c'è riuscita.
Dopo l'esclusione dal concorso per la più bella d'Italia è amareggiata ma non si pente di nulla: “Rifarei tutto! - si giustifica - non sono scatti pornografici, solo foto di semi-nudo che purtroppo non ho ancora visto; è stata Patrizia Mirigliani in persona a dirmi che dovevo lasciare il concorso. Qualcuno l'ha fatto apposta. Queste - attacca - sono foto uscite proprio quando ho avuto accesso alle semifinali; strano no? Un tale pseudonimo Reporter Lazio ha pubblicato mie foto osé sempre intorno alle 2-3 del mattino. C'è tanto squallore”.

Le donne vogliono un Harem?

L'uomo che vorrei... - ... quello bello ma narcisista...



Quanti uomini vuoi?

Se nessun uomo è il principe azzurro e la delusione delle molte storie finite si fa sentire si potrebbe pensare che forse è arrivato il momento di non limitarsi a baciare un rospo per volta


Marco era bugiardo. Luca ti ha lasciata. Tu hai lasciato Lorenzo. Mario era bello, ma tutte quelle ore in palestra. Giacomo non si ricordava mai le date importanti e in più tu ti sentivi trascurata. Siamo diventate troppo esigenti o effettivamente nella schiera degli uomini i Principi Azzurri sono una razza in via d’estinzione? Domanda la cui risposta è piuttosto complessa in quanto comporterebbe un’attenta campionatura del genere maschile, tale che una donna potrebbe anche impiegare tutti gli anni migliori della sua vita nel tentativo di fare anche solo una stima approssimativa.
E allora, vuoi per accorciare i tempi (e abbattere i costi emotivi), vuoi perché l’emancipazione ci ha rese sempre più simili ai maschi (e questo non sempre è un punto a nostro favore) o, ancora, vuoi perché una single in-fondo-cosa-ha-da-perdere- in molte hanno pensato di darsi alla contemporaneità. Altrimenti detto: uscire con più di un uomo alla volta dando vita ad una sorta di Harem dove scegliere di giorno in giorno il cavaliere più adatto all’occasione. Quello bello ma narcisista da portare alla riunione con gli ex compagni di classe e far schiattare d’invidia la più carina della scuola. Quello pratico di PC e tecnologia perché ogni tanto la TV non prende più il tuo canale preferito. Quello che fa i lavori dentro casa. Quello con l’aria seria e un buon lavoro (si, però va a letto con lo smartphone) da sfoggiare alle cene di famiglia. Quello simpatico ma immaturo, quello buono a niente ma che a letto fa faville. E solo così siamo a ben sei uomini per ogni donna. Il che, se pensiamo che numericamente il rapporto uomo/donna è di uno ogni cinque (o anche qualcosina di più), e che, ovviamente, nessuno di questi rapporti sarebbe monogamo, la realizzazione di una cosa del genere significherebbe dare vita ad una sorta di orgia globale. 
E tanti saluti al romanticismo. All’emozione di guardare quella persona così irrimediabilmente imperfetta e di amarla esattamente per quello che è. Un giorno, un mese, un anno, per un periodo è quasi consigliabile tenere gli uomini nell’armadio come se fossero scarpe. Ma poi arriva il momento di scegliere colui che ci fa battere il cuore. O di stare da sole.

Scoperto il pianeta-diamante


pianetaNella Via Lattea, a circa 4.000 anni luce dalla Terra, c'é un diamante immenso: è un pianeta dalla massa più grande di Giove, fatto interamente di questa gemma. La scoperta, preziosa, è proprio il caso di dirlo, è annunciata su Science da un gruppo internazionale al quale partecipa l'Italia con Osservatorio di Cagliari dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e università di Cagliari. Il pianeta è circa 20 volte più denso di Giove e orbita intorno a una stella morta, della quale resta solo il nucleo densissimo: è una pulsar millisecondo che ruota a una velocità incredibile, compiendo circa 173 giri su se stessa ogni secondo. A differenza di Giove, il pianeta di diamante non è fatto di idrogeno ed elio ma di carbonio e ossigeno, allo stato cristallino.
Il pianeta è affascinante non solo per la sua composizione, ma per la sua storia: si pensa che in passato sia stato una stella massiccia, che si è trasformata in un pianeta. La materia gassosa della stella, secondo i ricercatori, sarebbe stata travasata per oltre il 99,9% verso la pulsar durante un processo, ormai concluso, che ha riaccelerato la pulsar fino all'elevatissimo ritmo di rotazione attuale. "In quella fase la pulsar doveva essere una potente sorgente di raggi X, con caratteristiche simili alle cosiddette Binarie a raggi-X Ultra Compatte di Piccola Massa, di cui PSR J1719-1438 e il pianeta compagno dovrebbero dunque rappresentare dei discendenti", ha spiegato Andrea Possenti, direttore dell'Osservatorio di Cagliari e fra gli autori della ricerca con Marta Burgay, Nichi D'Amico e Sabrina Milia (D'Amico e Milia insegnano anche all'università di Cagliari).
Secondo lo studio, coordinato dall'università australiana Swinburne University of Technology, il pianeta impiega solo 2 ore e 10 minuti per ruotare intorno alla pulsa. Ha una massa di poco superiore a quella di Giove, ma un raggio inferiore alla metà rispetto. Ciò fa supporre che la densità del pianeta sia molto più elevata di Giove. Sono state queste evidenze che hanno fatto concludere ai ricercatori che il pianeta dovrebbe essere composto in gran parte di carbonio e di ossigeno allo stato cristallino e che dovrebbe avere dunque una struttura simile a un diamante.

Ciampino, park con trappola


Sette giorni di vacanza con 696 euro di parcheggio

A pochi metri dall'aeroporto, è nato un parcheggio spontaneo in piena zona archeologica. Un cartello minuscolo avverte ma è visibile solo da chi arriva dalla via Ardeatina e fioccano le multe dei guardiaparco. I resti della via Appia Antica lasciati nel totale degrado tra rifiuti e prostitute

Ciampino, per chi vola il parcheggio è a costo zero. Se ne sono accorti i 150 che mediamente ogni giorni lasciano l'auto in via di Fioranello, la strada che unisce la via Appia e lo scalo aereo con la via Ardeatina. Qui la fame di sosta a costo zero ha dato vita ad un gigantesco parcheggio lato strada che arriva sino oltre l'Appia Antica che, proprio in quel punto rivela uno degli angoli più suggestivi del percorso extraurbano.
E qui scatta la trappola. Invece di pagare 18 ore al giorno in uno dei 941 posti sosta della società Adr, i “furbi” si beccano una multa da 92,80 euro firmata dall'Ente Parco dell'Appia Antica. E di multe ne fioccano mediamente venti al giorno, visto che i guardiaparco fanno in media un blitz al dì. In realtà su via Appia Antica ci sarebbe anche un cartello, ma è di modeste dimensioni, è visibile solo per chi arriva dall'Ardeatina ed è tutto tranne che un cartello che norma la sosta come da Codice della Strada.






Appena abbandonata la via di Fioranello, infatti, si entra nel meraviglioso mondo dell'Appia Antica,dove il sistema dei regolamenti è quello che fa capo alla legge regionale 29 del 1987 che vieta “il transito e di sosta fuoristrada”. Insomma, c'è il parco, c'è la legge, c'è pure un cartello modesto ma tutto sembra tranne che un classico divieto di sosta e così la trappola è servita. Soprattutto se lo spiazzo semiabbandonato, pieno di cartacce e custodito da due prostitute (una delle quali ottantenni) più che un pezzo della storia millenaria dell'umanità sembra proprio un parcheggio di fortuna. E chi decide di lasciare l'auto per più di un giorno, al ritorno dalla vacanza con volo low cost può trovare anche una multa al giorno. Basta che passi la mezzanotte e che i guardiaparco tornino in visita.
Fatti due calcoli, la settimana di vacanza con partenza da Ciampino e parcheggio da “furbi” ha un sovrapprezzo di 696 euro, quasi il costo di un volo di linea per una destinazione transoceanica. E il Parco, sorride e incassa le multe, senza però fornire alcun report sul salasso annuale al quale sottopone i viaggiatori di Ciampino che scelgono di lasciare l'auto lontano dai 941 posti disponibili al prezzo di 18 euro al giorno.
Oltre alla trappola anche il brivido è servito. Oltre alle prostitute, il pezzo di parco dell'Appia Antica semiabbandonato ormai è terra di sesso a pagamento. Oltre alle due prostitute storiche, dietro gli alberi è un andirivieni di auto per via di una serie di omosessuali che si sono impadroniti dell'area. E fuori dal Raccordo Anulare e lontano dal Comune di Roma, la prostituzione maschile e femminile è tollerata senza problemi.

Sarah, al via il processo. I legali di Sabrina: "Già condannata"

sabrina spalla

Il giorno del faccia a faccia per la famiglia Misseri, a un anno di distanza dalla morte di Sarah Scazzi, si è concluso in una manciata di ore Davanti al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere è partito il processo per l'omicidio della giovane scomparsa ad Avetrana il 26 agosto 2010 e ritrovata morta 42 giorni dopo. Due le persone in carcere: sono la cugina della vittima, Sabrina Misseri, e la zia Cosima Serrano, madre di quest'ultima, che devono rispondere dell'omicidio della giovane studentessa che frequentava l'Istituto Alberghiero di Maruggio. Folla di curiosi e giornalisti davanti al tribunale.
"SABRINA GIA' CONDANNATA" - In apertura il legale di Sabrina Misseri ha presentato una richiesta di remissione del processo per 'incompatibilità ambientale', in quanto ci sarebbe un ambiente ostile per la sua assistita, già condannata -secondo l'avvocato Franco Coppi- dall'opinione pubblica. L'udienza è stata pertanto sospesa e poi rinviata al 10 ottobre. Gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, legali di Sabrina Misseri, hanno depositato in apertura di udienza anche le otto lettere, di cui sette indirizzate alla figlia e una alla moglie, che Michele Misseri ha scritto da febbraio fino alla scorsa settimana. "Ho parlato brevemente con Sabrina: è stata avvertita già ieri di quelle che sarebbero state le iniziative difensive. Era assolutamente consenziente con noi, sa benissimo che questo può significare un prolungamento della sua custodia cautelare ma sa anche che è un passaggio che dovevamo compiere", ha detto Coppi. In questo modo i termini sia della custodia cautelare di Sabrina, che scadono il 14 ottobre, che della prescrizione, vengono sospesi. "Stiamo marciando all'unisono con la nostra assistita", ha aggiunto. "Sabrina si professa innocente, -ha concluso Coppi rispondendo ad una domanda dei giornalisti- ci mancherebbe altro che non abbia fiducia di dimostrarlo. Sono tegole che ti cadono in testa in venti secondi ma ci vogliono molti anni per togliersele di torno".
LA CASSAZIONE - Sarà la Cassazione ora a dover decidere sulla richiesta del legale sulla incompatibilità ambientale. In particolare, il legale ha fatto riferimento ad una lettera di Michele Misseri in cui si parla di presunte pressioni per fargli sostenere le versioni nelle quali confermano le accuse nei confronti della figlianonchè un complessivo ambiente ostile a Sabrina.





LA FOLLA A MICHELE MISSERI: DEVI DIRE LA VERITA' - Una piccola folla ha atteso Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, all'uscita dal Tribunale di Taranto chiedendogli a gran voce "ora devi dire la verità". "Se Dio esiste nel pozzo dovevi finirci anche tu", ha detto un cittadino. "Mettiti la mano alla coscienza, vergogna", ha urlato un altro mentre il contadino di Avetrana protetto dai carabinieri e dai suoi legali, si dirigeva verso l'auto che lo stato riportando a casa. Misseri non ha voluto rispondere alle domande dei cronisti.
LA FAMIGLIA CHIEDE MAXI RISARCIMENTO - Ammonta a 33 milioni di euro, con una provvisionale di 300mila euro, la richiesta di risarcimento danni depositata dai legali della famiglia Scazzi, costituitasi parte civile, nei confronti dei Misseri imputati per l'omicidio di Sarah. Giacomo Scazzi, sua moglie Concetta e il loro figlio Claudio hanno chiesto in udienza preliminare tre milioni di euro a testa nei confronti di Michele Misseri, la figlia Sabrina e la moglie Cosima, più un milione di euro a testa nei confronti di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele, accusati con lui della soppressione del cadavere. Non è stata ancora quantificata invece la richiesta di risarcimento danni per l'ex badante di casa Scazzi, la romena Maria Ecaterina Pantir, anche lei costituitasi parte civile. Nel corso dell'udienza preliminare la difesa di Sabrina Misseri ha depositato anche una serie di lettere scritte da Michele Misseri alla moglie Cosima, alla figlia e ad alcuni parenti nelle quali si accusa dell'omicidio
13 IMPUTATI - Il pm della Procura di Taranto Mariano Buccoliero e il procuratore aggiunto Pietro Argentino hanno presentato richiesta in tutto di 13 rinvii a giudizio. Dopo essere stati detenuti in periodi diversi, sono ora liberi lo zio Michele Misseri (rispettivamente padre e marito delle due donne in carcere), il fratello di questi, Carmine Misseri e il nipote Cosimo Cosma, detto Mimino, tutti accusati di essersi occupati di nascondere il cadavere nel pozzo dove venne ritrovato nella notte tra il 6 e il 7 ottobre grazie alla confessione dello stesso contadino di Avetrana, il perno intorno a cui e' ruotato tutto il giallo.
CONCETTA PRESENTE IN AULA - La mamma di Sarah era presente in aula perché - ha detto lei stessa nei giorni scorsi - intende guardare negli occhi la sorella Cosima Serrano e la nipote Sabrina Misseri, accusate di aver ucciso la figlia quindicenne il 26 agosto 2010, e il cognato Michele Misseri.
PROCESSO URGENTE - Il gup ha dichiarato urgente il processo poichè il 14 ottobre scadono i termini di custodia cautelare per Sabrina Misseri. Anche per questo l'udienza preliminare è stata fissata in periodo feriale e quelle successive saranno programmate in tempi ravvicinati, anche a cadenza quotidiana, se necessario. Gli altri personaggi di questo giallo infinito per i quali è stato chiesto il giudizio dalla Procura sono di contorno, compresi quattro avvocati, accusati, a vario titolo, di favoreggiamento, intralcio alla giustizia, soppressione di atti veri, infedele patrocinio.
LA VICENDA - Tutto è cominciato in un pomeriggio assolato di un anno fa. Sarah Scazzi esce di casa prestissimo. Indossa pantaloncini e una maglietta, infradito ai piedi e zaino in spalle contenente un asciugamano e le chiavi di casa. In mano un telefonino, alle orecchie un auricolare. Deve raggiungere la casa della cugina (e migliore amica) Sabrina, più grande di lei di alcuni anni (ne ha 22), a poche centinaia di metri da casa sua, per andare al mare sulla costa jonico-salentina insieme a un'altra ragazza, Mariangela Spagnoletti che sarebbe passata a prenderle in auto. Ma della 15enne si perdono presto le tracce.
Da quel momento inizia il giallo. Dopo giorni di ricerche e appelli, il 29 settembre Michele Misseri mette in scena il casuale ritrovamento del telefonino di Sarah che lui dice di aver scoperto bruciacchiato (con la scheda ma senza batteria) tra le stoppie, mentre lavorava in campagna. Passa qualche giorno e durante un drammatico interrogatorio Misseri crolla e confessa. E' stato lui ad uccidere la nipote, strangolandola nel garage di via Deledda dopo il rifiuto delle sue avances sessuali. Racconta anche di averla sepolta in un pozzo in contrada 'Mosca' sulla strada per Nardo', dove il cadavere viene recuperato poche ore dopo. Intanto in tv a 'Chi l'ha visto?' va in onda il dramma della madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, ospite proprio da casa Misseri per l'ennesimo appello, che invece riceve la notizia in diretta della confessione del cognato e del ritrovamento del corpo. L'uomo viene arrestato. Nella prima versione Misseri aggiunge un particolare macabro poi smentito: prima di gettare Sarah nel pozzo avrebbe abusato sessualmente del cadavere.
Dopo alcuni giorni arriva la prima svolta. Misseri chiama in causa la figlia Sabrina dicendo che insieme hanno concordato di dare una 'lezione' a Sarah per le voci messe in giro sulle presunte molestie dello zio, poi sfociata nell'omicidio. La cugina l'avrebbe condotta in garage e tenuta per le spalle mentre il padre la strangolava. La ragazza, divenuta nel frattempo 'reginetta' dei programmi tv, viene arrestata il 15 ottobre. Ai primi di novembre arriva una nuova versione sempre targata Misseri. Durante un interrogatorio riferisce agli inquirenti che è stata la figlia, da sola, a uccidere la cugina probabilmente a causa di una lite dovuta alla gelosia per l'amico Ivano Russo, del quale Sabrina era follemente innamorata ma che riservava attenzioni affettuose anche a Sarah. Misseri, invece, si sarebbe occupato solo di nascondere il corpo nel pozzo.
Da quel momento l'inchiesta del pm Buccoliero e del procuratore aggiunto Argentino va avanti, avvalendosi di altri dati e lasciando sullo sfondo la pioggia di dichiarazioni di Misseri, che arriverà a fornire ben otto-nove versioni. Sempre di più conquista la scena Cosima Serrano, madre di Sabrina e zia di Sarah. Fino ad arrivare al 26 maggio. Su ordinanza del gip Rosati i carabinieri arrestano Cosima Serrano, moglie di Michele e madre di Sabrina, per concorso in omicidio oltre che in soppressione di cadavere insieme alla figlia Sabrina, alla quale viene notificata in carcere un'altra ordinanza di custodia cautelare. Per il gip, che non accetta per le due donne l'accusa di sequestro di persona configurata dai pm, l'omicidio e' avvenuto in casa.



Libia, torture, stupri e massacri a Misurata


A Misurata, la città-simbolo della resistenza al regime di Muammar Gheddafi, le forze governative libiche impegnate nei combattimenti contro i ribelli si sarebbero rese responsabili di una vasta gamma di delitti, qualificabili come crimini di guerra o contro l'umanità, e in quanto tali ricompresi nella competenza del Tribunale Penale Internazionale dell'Aja: è quanto emerge dal rapporto stilato da una organizzazione umanitaria americana, 'Physicians for Human Rights', sulla base di una serie di colloqui e interviste con gli abitanti della terza città della Libia e dei più immediati paraggi, condotti lungo il mese di giugno. Gli autori della relazione affermano di aver trovato le prove di "omicidi, torture, stupri, segregazioni forzate e sparizioni", e sollecitano adesso il Consiglio Nazionale Transitorio a perseguire con ogni mezzo i colpevoli. "Gli abusi sui quali abbiamo raccolto elementi probatori a Misurata sono tra i piu' efferati di cui abbia sentito parlare in Libia", ha commentato Richard Sollom, numero due dell'ong e principale estensore del documento. "Certo", ha riconosciuto Sollom, "ci sono anche alcuni elementi di prova relativi a crimini commessi dai ribelli, ma di sicuro non si tratta di nulla che possa definirsi anche solo lontanamente altrettanto esteso e sistematico quanto quelli perpetrati dalle forze di Muammar Gheddafi".


"Abbiamo informazioni quasi sicure che Khamis Gheddafi e Abdullah al-Senussi sono stati uccisi sabato da un'unità dell'esercito nazionale di liberazione duranti scontri a Tarhouna (90 chilometri a sud-est di Tripoli, ndr). "Khamis Gheddafi è stato sepolto a Bani Walid", ha aggiunto. I ribelli libici sono "pressoché certi" che il capo dell'intelligence del regime di Muammar Gheddafi, Abdullah al-Senussi, è rimasto ucciso sabato insieme a uno dei figli del colonnello, Khamis Gheddafi. Lo ha affermato il portavoce delle forze armate degli insorti, Ahmed Bani, alla tv al-Arabiya. "Abbiamo informazioni quasi sicure che Khamis Gheddafi e Abdullah al-Senussi sono stati uccisi sabato da un'unità dell'esercito nazionale di liberazione duranti scontri a Tarhouna (90 chilometri a sud-est di Tripoli, ndr)", ha affermato Bani. "Khamis Gheddafi è stato sepolto a Bani Walid", ha aggiunto.

I tre figli e la moglie del colonnello Muammar Gheddafi si trovano in Algeria solo momentaneamente e presto si recheranno in "un terzo paese". E' quanto ha affermato il responsabile Media del Consiglio Nazionale di Transizione, Mahmoud Shammam, citato da al-Jazeera. "L'Algeria ha detto di aver dato loro un salvacondotto per recarsi in un terzo paese", ha affermato Shammam. "Non possiamo confermare, ma ci hanno riferito di averli accolti per ragioni umanitarie", ha aggiunto. Ieri tre figli del colonnello libico, Hannibal, Muhammad ed Aisha, e la moglie, Safiya Farkash, sono fuggiti in Algeria. Lo ha annunciato una nota del ministero degli Esteri di Algeri. Sabato l'Algeria aveva smentito 'categoricamente' l'indiscrezione secondo cui un convoglio di auto con a bordo il colonnello libico Muammar Gheddafi e i suoi figli fosse entrato in territorio algerino.


Afghanistan/ Esplode ordigno, due militari italiani feriti lievi

Questa mattina due paracadutisti italiani sono rimasti lievemente feriti dallo scoppio di un ordigno artigianale improvvisato (Ied) che ha coinvolto il mezzo Lince sul quale viaggiavano nelle vicinanze della base italiana di Camp Snow, nell'ovest dell'Afghanistan.

Sleepsex, il sesso nel sonno

Sesso per sonnambuli! - Studi medici però spiegano che non si tratta di insoddisfazione sessuale, ma di una maggiore fragilità del sonno...

Il sonnambulismo non spinge solo le persone a soddisfare il senso di sete e fame, ma anche ad appagare gli appetiti sessuali, con o senza partner. Il fenomeno è stato studiato da un centro di medicina del sonno


A letto si dorme, o si fa sesso… o entrambe le cose allo stesso tempo! Lo chiamano Sleepsex, e cioè il compimento di atti sessuali durante il sonno, con o senza partner. Nonostante una tale capacità risolverebbe il problema degli amanti insoddisfatti che la notte ritrovano tra le lenzuola il proprio oggetto del desiderio già da tempo tra le braccia di Morfeo, tale dote pare non sia stata gradita da una signora americana, che sarebbe arrivata a lasciare il marito adducendo in tribunale come giustificazione il fatto che lui russava durante i loro rapporti sessuali.

Certo, se non si è capaci di controllare le proprie pulsazioni erotiche si rischia di fare delle figuracce, come questa donna piemontese di mezz’età che si è masturbata a lungo nel sonno nel lettino dove era ricoverata, all’ospedale notturno, non proprio il luogo più intimo che esista. Questo episodio è stato studiato alle Molinette di Torino, un Centro di medicina del sonno che ha pubblicato un importante saggio su di una prestigiosa rivista internazionale  sul sesso notturno e inconsapevole. Il fatto che lei non ricordi nulla associa l’evento alle conseguenze tipiche del sonnambulismo, e cioè quella condizione fisica che scatena l’esigenza notturna di soddisfare i nostri bisogni primari senza che il nostro cervello ne sia cosciente, e cioè senza la necessità di svegliarsi.

Per quanto però aprire frigoriferi oppure vagare per la casa possa sembrare strano, nulla è più imbarazzante dello stimolo sessuale notturno, che colpisce il 2 per cento della popolazione mondiale. A quanto pare gli sforzi compiuti durante il sonno per appagare il desiderio sessuale non generano sonnolenza diurna, però scatenano incomprensioni e litigi di coppia!

Il direttore del centro medico Alessandro Cicolin però è rassicurante: spiega infatti che li avvenimenti non c’entrano nulla con la stabilità di un rapporto sentimentale, e nemmeno con la forza di volontà: chi soffre di sonnambulismo risponde istintivamente alle esigenze del proprio corpo, senza coinvolgere la mente. Quindi se il vostro partner fosse affetto da sleepsex l’unica cosa da fare è … approfittarne!


La città dei misteri alieni

Ochate, città "segreta" - Borgo maledetto ma anche luogo di contatto tra la Terra e le civiltà aliene. Ad Ochate è successo di tutto: Ufo, suicidi e sparizioni ...

Borgo maledetto ma anche luogo di contatto tra la Terra e le civiltà aliene. Ad Ochate è successo di tutto: Ufo, suicidi e sparizioni ...


Ochate, che in italiano significa “Porta segreta”, è un piccolissimo villaggio abbandonato situato nel Condado de Treviño, un comune spagnolo della comunità autonoma di Castiglia e León. E’ davvero poco distante da noi, eppure sembra lontano anni luce dal resto del mondo: qui si sono verificati presunti fenomeni paranormali e apparizioni decisamente insolite. Molti concordano: la città sembra essere la terra di contatto tra genere umano e civiltà aliene in ragione degli eventi che si manifestarono in questo luogo.

Questa località non è raggiungibile in automobile. Per arrivare è necessario percorrere a piedi un tratto di strada non asfaltata e occorre farsi guidare dalla sua torre cittadina, una delle poche costruzioni non in rovina. Tutto il resto sono cumuli di macerie, mura crollate, case senza tetti. Poco distante è anche presente una necropoli medievale, con tombe scavate nella roccia. Ad aver causato l’abbandono della città furono le misteriose epidemie che qui si sono verificate nel corso del XIX secolo.

La leggenda dei fenomeni paranormali ebbe inizio negli anni ottanta, a causa di un articolo pubblicato dal giornale Mundo Desconocido intitolato Luces en la puerta secreta. In quel periodo comparve, per la prima volta nella zona, un UFO. Molti esperti obiettarono che la foto fosse un falso clamoroso, ma la stessa Universidad de Bilbao non poté dimostrare con certezza la falsità dell'immagine.

La stampa spagnola si è occupata spesso di Ochate, ed ha raccontato di tutta una serie di accadimenti davvero impressionanti e succedutesi nella piccola città. Epidemie selettive, morti improvvise, sparizioni misteriose di uomini e animali, luci e suoni di origine sconosciuta. Nel 1947 si tramanda che un uomo notò una luce nella notte: era un medaglione di materiale ignoto, raffigurante la Vergine Maria. E poi arrivò la grande foto del 1981 che tal Prudencio Muguruza scattò e che fece il giro del mondo.

Nel 1987 due compagnie dell'esercito, mentre qui si addestravano, si trovarono improvvisamente immersi in un banco di nebbia che si abbattè su di esse isolandole. Pochi mesi dopo un uomo raccontò di due creature alte quasi tre metri che si aggiravano per il borgo. Per non parlare del suicidio dell’investigatore privatoossessionato dai misteri di Ochate, avvenuto proprio in quel periodo. Fandonie o verità? Non spetta a noi dirlo, ma una passeggiata per le sue vie potrebbe risolvere l’arcano. O avete paura? 


Invita un gay a casa, lo fa a pezzi e cucina crocchette. Arrestato cannibale

hannibal the cannibal

La polizia di Murmansk, nella Russia nordoccidentale, ha arrestato un 21enne russosospettato d'aver ucciso e mangiato un altro giovane. Una storia agghiacciante anche per i suoi dettagli: la "preda", un omosessuale invitato a cena con la scusa di un incontro sessuale, è stata macinata e il cannibale ne ha fatto crocchette e salami.
L'INVITO A CASA -  Il presunto cannibale ha 21 anni. Ha conosciuto la sua vittima, un 32enne, attraverso un sito internet di incontri per omosessuali, ha precisato il Comitato d'inchiesta. Il 19 agosto il cannibale ha invitato la vittima a casa. L'ha pugnalata, decapitata e poi tagliata a pezzetti per mangiarla. Per una settimana ha cucinato i resti, facendone bistecche, crocchette e salami.
TUTTE VITTIME OMOSESSUALI - "L'unico movente dell'assassino era il suo desiderio d'assaggiare della carne umana", ha affermato il capo del comitato d'inchiesta regionale Fyodor Bliudionov all'agenzia di stampa Ria Novosti. La sua preferenza andava ad vittime provenienti da ambienti omosessuali, perché si tratta di persone "riservate che preferiscono non rendere pubblici i loro contatti". Secondo gli inquirenti il cannibale avrebbe potuto "attirare a casa ancora decine di persone".