mercoledì 25 maggio 2011

La procura chiede l'arresto per Cosima Svolta nell'omicidio di Sarah Scazzi


sarah a tre

La Procura di Taranto chiederà l'ordine di arresto per Cosima Misseri, moglie di Michele e zia di Sarah Scazzi, uccisa ad Avetrana nell'agosto scorso. La donna, sorella della mamma di Sarah, era già stata indagata nei giorni scorsi per concorso in omicidio. Ambienti vicini alla procura spiegano adAffaritaliani.it che la richiesta potrebbe avvenire già oggi, in concomitanza con i risultati degli esami del Dna.
In queste ore, infatti, a Roma il Ris sta svolgendo la comparazione del dna rilevato sul telefonino di Sarah e nel garage di casa Misseri e quello prelevato a Cosima Serrano, Ivano Russo (amico di Sarah e Sabrina e possibile movente del delitto), Michele Misseri, la stessa Sabrina, Carmine Misseri (fratello di Michele) e Cosimo Cosma, nipote di Michele Misseri. La procura, dunque, con tutta probabilità, chiederà l'arresto di Cosima Serrano.
La Procura avrebbe chiesto anche una nuova ordinanza di custodia in carcere per Sabrina Misseri. I reati ipotizzati sarebbero concorso in sequestro di persona e omicidio.
GLI ESAMI - Ad affidare ai carabinieri i nuovi accertamenti tecnici irripetibili è stata proprio la Procura di Taranto, titolare dell'inchiesta. Si tratta di esami di tipo dattiliscopico-biologico su una serie di reperti sequestrati a casa Misseri e nel garage della stessa abitazione e sul dna prelevato a metà aprile non solo di Cosima ma anche di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele, indagati per il solo concorso in soppressione di cadavere.
IL CELLULARE DI SARAH - Sarà esaminato anche il cellulare di Sarah, fatto ritrovare mezzo bruciacchiato da zio Michele a fine settembre nelle campagne alle porte di Avetrana. In particolare, gli accertamenti saranno effettuati sulle linguette di metallo che la ragazzina usava portare attaccate al telefono. Sull'apperecchio furono isolati due profili genetici, uno maschile e uno femminile, che non appartengono però né a Sabrina, né a suo padre Michele.

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