Un'esperienza in Deloitte, una in Arthur Andresen e poi ha lasciato tutto per andare in Australia e seguire il marito. Anche nella parte inferiore del globo la crisi si è fatta sentire e da un giorno all'altro una compagnia aerea, la Qantas, l'ha lasciata a casa. Cristina Santangelo, 34 anni, colori da nordica ma romanissima, è l'immigrata che non t'aspetti: va a cercare fortuna in Australia nel 2002 ma da lì mette in piedi un business tutto dedicato all'Italia: vendere bombiniere e accessori per il matrimonio sul mercato nostrano. Fare affari da remoto, questa l'idea che ha spinto la signora Cristina Santangelo in De Cian a rimboccarsi le maniche e a inventarsi un lavoro nuovo di zecca, approfittando delle possibilità offerte da internet.
Ora www.mybomboniere.it, la creatura della mamma romana, ha il server negli Stati Uniti, il web è stato sviluppato in India, lo amministra personalmente la Santangelo dall'Australia e si rivolge, “per ora”, dice, al mercato italiano. Così la mamma di due bimbi, Luca e Camilla tra una pappa, una passeggiata al parco e la “classica cena” ha deciso di trasmettere in Italia lo stile newyorkese del matrimonio: iperpersonalizzazione di ogni accessorio: dalla bomboniera al fermaposto, sino alle bustine di caffé col nome degli sposi e ai singolari “cavatappi a forma di infradito”. “L'idea è maturata nel tempo – racconta Cristina via skype – dopo la crisi volevo mettermi in proprio e allora ho iniziato un lavoro di analisi del mercato italiano. Ho studiato google e l'effetto dei motori sino ad individuare la giusta nicchia di mercato. Quindi sono passata alla ricerca dei fornitori e poi all'analisi del sistame informatico. Tutto è partito da un foglio bianco e dopo due settimane che l'attività è on line mi sono arrivati anche i primi ordini. Tra analisi e realizzazione ho impiegato 12 mesi per essere in rete. Tornare in Italia? Una volta l'anno sì, anche per fare vedere i piccoli ai nonni, gli zii Riccardo e Laura e salutare gli amici. Ma in Australia si sta bene ora con un business così, quasi quasi mi sento a casa. Anzi, sono a casa, solo che ogni giorno apro il mio negozio in Italia”.
Ora www.mybomboniere.it, la creatura della mamma romana, ha il server negli Stati Uniti, il web è stato sviluppato in India, lo amministra personalmente la Santangelo dall'Australia e si rivolge, “per ora”, dice, al mercato italiano. Così la mamma di due bimbi, Luca e Camilla tra una pappa, una passeggiata al parco e la “classica cena” ha deciso di trasmettere in Italia lo stile newyorkese del matrimonio: iperpersonalizzazione di ogni accessorio: dalla bomboniera al fermaposto, sino alle bustine di caffé col nome degli sposi e ai singolari “cavatappi a forma di infradito”. “L'idea è maturata nel tempo – racconta Cristina via skype – dopo la crisi volevo mettermi in proprio e allora ho iniziato un lavoro di analisi del mercato italiano. Ho studiato google e l'effetto dei motori sino ad individuare la giusta nicchia di mercato. Quindi sono passata alla ricerca dei fornitori e poi all'analisi del sistame informatico. Tutto è partito da un foglio bianco e dopo due settimane che l'attività è on line mi sono arrivati anche i primi ordini. Tra analisi e realizzazione ho impiegato 12 mesi per essere in rete. Tornare in Italia? Una volta l'anno sì, anche per fare vedere i piccoli ai nonni, gli zii Riccardo e Laura e salutare gli amici. Ma in Australia si sta bene ora con un business così, quasi quasi mi sento a casa. Anzi, sono a casa, solo che ogni giorno apro il mio negozio in Italia”.
Cristina Santangelo |
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RispondiEliminabomboniere matrimonio