venerdì 13 maggio 2011

Melania/ Funerali settimana prossima a Somma vesuviana

Si svolgeranno probabilmente all'inizio della prossima settimana, a Somma Vesuviana, nel napoletano, i funerali di Carmela 'Melania' Rea. Lo ha confermato oggi a Teramo il fratello della donna, Michele Rea, dopo il nulla osta della magistratura alla sepoltura di Melania, deciso al termine della seconda autopsia sul cadavere effettuata all'obitorio dell'ospedale del capoluogo abruzzese. L'esame autoptico, finalizzato a fissare meglio la data e il luogo della morte della 29enne, trovata uccisa con 32 coltellate a Ripe di Civitella del Tronto, e' stato condotto dal medico legale Adriano Tagliabracci insieme a due collaboratori. Sul posto erano presenti il sostituto procuratore di Ascoli Umberto Monti e due ufficiali dei carabinieri. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, non sarebbero stati effettuati ulteriori prelievi, ma solo accertamenti piu' accurati sul cadavere della donna. Intanto, nella vicenda dell'omicidio di Melania Rea, definita ieri dal Procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno "un vero rompicapo", si apre un altro fronte che e' al vaglio degli investigatori: quello del telefono cellulare della vittima. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe tornato a squillare nella giornata di mercoledi' 20 aprile, dopo essersi spento alle ore 19 di lunedi' 18 aprile, giorno della scomparsa della 29enne di Somma Vesuviana. Tesi confermata nei giorni scorsi anche dalla stessa madre di Melania, Vittoria. Molte le ipotesi e gli interrogativi al vaglio degli inquirenti. Fra tutte quella che una volta abbandonato nel bosco, e dopo decine di chiamate di parenti e amici della vittima, la batteria del telefonino si sia scaricata. Come puo' essere anche possibile che qualcuno, forse l'assassino lo abbia spento, togliendo la batteria dal suo vano, per poi rimetterla e riattivarlo due giorni, mercoledi' 20 appunto. Naturalmente prima che il cadavere della vittima fosse ritrovato, forse - qualcuno sostiene - proprio per far credere che la donna fosse morta in quel giorno, e non due giorni prima. Le indagini proseguono senza sosta, senza tralsciare alcuna pista, per il momento sempre contro ignoti.

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