mercoledì 25 maggio 2011

Il batterio killer spaventa la Germania: tre morti e 400 casi sospetti


laboratorio guna

Cresce l'allarme in Germania per l'improvviso e rapido diffondersi di un'epidemia causata da un ceppo del batterio fecale Esterichia coli (Ehec), che ha già causato tre morti sospette e contagiato un numero "spaventosamento" alto di persone. Il ministero della Salute della Bassa Sassonia ha reso noto che l'autopsia realizzata sulla donna morta sabato, dopo una settimana di diarrea sanguinante, ha confermato il contagio con il batterio enteromorragico Esterichia Coli (non è ancora confermato però se sia stato anche la causa della morte). Nella citta' di Brema, una giovane donna con sintomi di contagio, è morta lunedì notte (i test devono ancora confermare la causa); e nello stato dello Schleswig-Holstein, un'ottantenne contagiata è morta domenica dopo un'operazione.
Nelle ultime due settimane, secondo i dati del Robert Koch Institute, sono stati registrati piu' di 80 casi di sindrome uremica emolitica potenzialmente letale, causate dall'Ehec; ma ci sono 200 casi sospetti nello Schleswig-Holstein, un centinaio in Bassa Sassonia e 42 ad Amburgo. Presente nella parte inferiore dell'intestino degli animali, il batterio ha colpito per lo piu' adulti (mentre precedenti epidemie, avevano contagiato soprattutto bambini), nella maggior parte dei casi donne, soprattutto nel nord del Paese.
Quaranta delle persone ricoverate in ospedale si trovano attualmente tra la vita e la morte; e i medici non sono ancora riusciti a individuare l'origine di un'epidemia che si sta rapidamente estendendo verso il sud della Germania. Secondo i dati dell'Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanita'), la sindrome -che si sviluppa nel 10 per cento dei pazienti contagiati- è caratterizzata da un'acuta crisi renale e problemi ematici ed è letale nel 3/4 per cento dei casi. Le autorità sanitarie suppongono che il batterio colpisca attraverso la catena alimentare, in particolare attraverso frutta e verdura non lavate, ma anche latte non pastorizzato o carne cruda; e adesso i mezzi radiotelevisivi lanciano appelli alla popolazione per lavare con la massima cura i cibi, rinunciando per il momento alle verdure crude.

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