venerdì 20 maggio 2011

Avetrana, la Cassazione: "Misseri è inattendibile"


Michele Misseri

Le sette diverse versioni fornite da Michele Misseri in relazione all'omicidio della nipote quindicenne, Sarah Scazzi, sono «tra di loro incompatibili e sovente contrapposte» e ciascuna «porta con sè una totale o parziale, ma sempre significativa, quota di ritrattazione e, con essa, un grave segnale di inattendibilità». Questo uno dei passaggi delle motivazioni, depositate giovedì, in base alle quali martedì la Cassazione ha annullato martedì, con un rinvio, una delle ordinanze di carcerazione di Sabrina Misseri ordinando al Tribunale del Riesame di Taranto di rivalutare tutto il materiale indiziario e di rispondere a tutte le obiezioni della difesa di Sabrina.
I supremi giudici con la sentenza bacchettano i giudici che hanno confermato la custodia in carcere di Sabrina. Non sostengono l'estraneità della ragazza all'omicidio di Sarah, ma criticano aspramente la circostanza di aver dato retta al racconto di Michele Misseri senza «alcuna verifica dei comportamenti da lui effettivamente tenuti» e soltanto riscontrando il suo racconto con le sue stesse dichiarazioi , mentre il procedimento di verifica deve essere «compiuto dall'esterno». La Suprema Corte, inoltre, accogliendo le obiezioni sollevate dalla difesa di Sabrina sui metodi usati dai magistrati nell'interrogatorio di Michele Misseri, rilevano che non è stato tenuto nel debito conto la «suggestionabilità» dell'uomo, il quale, ricorda la Cassazione, aveva già ricevuto dal gip il richiamo «a non mentire».
I CRITERI DI GIUDIZIO - Per la Cassazione nei confronti di Sabrina Misseri, i giudici del Tribunale del Riesame hanno sbagliato a scegliere sempre criteri di giudizio «a discapito dell'imputata» soprattutto quando c'era il «dubbio sul significato della prova». In proposito la Cassazione - nelle motivazioni con le quali ha ordinato al Tribunale del Riesame di rivalutare gli elementi indiziari a carico di Sabrina Misseri - sottolinea che «in materia di libertà personale se due ipotesi sono egualmente sostenibili, se due significati possono parimenti essere attribuiti a un dato deve privilegiarsi quello più favorevole all'imputato, che può essere accantonato solo ove risulti inconciliabile con altri univoci elementi di segno opposto».

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