L’uomo, da sempre attratto da tutto ciò che è mistero e magia, ha avuto in particolare un occhio di riguardo per la fantasticaleggenda delle sirene. Ed ogni angolo di mondo ha le proprie creature marine: sirenescandinave, francesi, slave e fiamminghe. Per non parlare di quelle d’oltreoceano. Esseri mitologici descritti e rappresentati come fanciulle bellissime, capaci di sedurre marinai con il loro canto voluttuoso e la loro bellezza quasi divina.
I marinai, conquistati da tali creature, andavano incontro a naufragi ed incidenti mortali sugli scogli ed i loro corpi venivano fatti a pezzi da tali muse marine. Poi le Sirene subirono una metamorfosi con il trascorrere degli anni e con il propagarsi della leggenda: alle loro forme abbondanti e ipnotizzanti si aggiunsero ali e zampe di uccello, forse per giustificare il loro volo dalle lande orientali in Occidente o in quanto punite da Afrodite per aver voluto conservare la propria verginità.
Ma la nostra penisola ha un primato in assoluto, perché quando si parla di Terra delle Sirene, la prima cosa che viene in mente è proprio Sorrento, con tutto il suo hinterland. Al largo del comune esistono degli isolotti davvero belli, che delimitavano a nord il territorio dei Picentini. Questi venivano chiamati "Le Sirenuse" perché, nell'antichità, si riteneva che fossero davvero la dimora delle Sirene. E con un mare del genere e la bellezza panoramica e naturale di questi territori non è strano pensare che qui possa essersi compiuto davvero qualcosa di magico e leggendario.
Dopotutto parliamo di una delle perle del territorio italiano: la penisola sorrentina, che separa il Golfo di Napoli da quello di Salerno, è attraversata dalla catena dei Monti Lattari, sede del parco regionale e bellissima area naturale. Il territorio termina con Punta Campanella. Una volta giunti nella penisola, è doverosa una bella sosta a sud della penisola, nell’Arcipelago dei Galli, un gruppo di tre isole quasi disabitate dove si narra siano state avvistate proprio le bellissime e perfide donne dalla coda di pesce.
E poi c’è il comune di Sorrento, o come la chiamano i napoletani, Surriento: nella sua piazza principale,Piazza Tasso, c’è la statua in onore di uno dei più grandi poeti della città noto in tutto il mondo. Nel centro storico si trovano il Duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la Chiesa di San Francesco D’Assisi, con un bellissimo chiostro del Trecento. Piccole perle storiche in una penisola da leggenda.
Ma la nostra penisola ha un primato in assoluto, perché quando si parla di Terra delle Sirene, la prima cosa che viene in mente è proprio Sorrento, con tutto il suo hinterland. Al largo del comune esistono degli isolotti davvero belli, che delimitavano a nord il territorio dei Picentini. Questi venivano chiamati "Le Sirenuse" perché, nell'antichità, si riteneva che fossero davvero la dimora delle Sirene. E con un mare del genere e la bellezza panoramica e naturale di questi territori non è strano pensare che qui possa essersi compiuto davvero qualcosa di magico e leggendario.
Dopotutto parliamo di una delle perle del territorio italiano: la penisola sorrentina, che separa il Golfo di Napoli da quello di Salerno, è attraversata dalla catena dei Monti Lattari, sede del parco regionale e bellissima area naturale. Il territorio termina con Punta Campanella. Una volta giunti nella penisola, è doverosa una bella sosta a sud della penisola, nell’Arcipelago dei Galli, un gruppo di tre isole quasi disabitate dove si narra siano state avvistate proprio le bellissime e perfide donne dalla coda di pesce.
E poi c’è il comune di Sorrento, o come la chiamano i napoletani, Surriento: nella sua piazza principale,Piazza Tasso, c’è la statua in onore di uno dei più grandi poeti della città noto in tutto il mondo. Nel centro storico si trovano il Duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la Chiesa di San Francesco D’Assisi, con un bellissimo chiostro del Trecento. Piccole perle storiche in una penisola da leggenda.
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