Una rete ben organizzata, con un adescatore di bambini e uno spacciatore. Don Ricchiardo (come era chiamato in parrocchia a Genova) aveva richieste precise: "Portamene uno moro. Li voglio piccoli e con problemi in famiglia". Pochi giorni dopo: "Sono solo anche domani mattina, dì alla mamma che sei a scuola e vieni da me". Poi annuncia la 'missione compiuta' a un seminarista: "Ora è fatta, gli ho dato un bacio in bocca con la lingua". L'ordinanza: sms e telefonate "inequivocabili". Presto sentiti dieci ragazzini.
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