Possiamo stare tranquilli. Il 2012 sarà un anno come gli altri. Non ha dubbi Gianfranco Pecoraro. E' direttore della rivista specializzata in miti e civiltà scomparse Hera (Acacia edizioni) e conosce benissimo tutto ciò che riguarda i misteri archeologici. Affondando le mani nelle sue profonde conoscenze, racconta ad Affaritaliani.it che "il calendario maya non aveva previsto alcuna disgrazia, ma semplicemente finiva in quella data il calcolo di un ciclo, e che non c'è nessuna base scientifica che giustifichi l'ipotesi della fine del mondo tra due anni". Poi prosegue: "Attraverso editoriali e articoli combattiamo ogni giorno contro la logica del terrore, che, tra l'altro, è una delle maggiori fonti di businness".
La paura. "E' facile speculare sulla più forte delle emozioni umane. Ci chiediamo perché la gente sia così interessata alle profezie dei Maya. Facile, perché teme la fine del mondo e vuole sapere ciò che davvero accadrà".
Ma non sono soltanto le catastrofi più evidenti a incuriosire i lettori. "C'è un fenomeno su cui siamo impegnati giorno e notte, che è quello delCOSPIRAZIONISMO. E' molto diffusa l'idea per cui dietro alcuni eventi politici, sociali e talvolta anche naturali ci siano le decisioni prese dai potenti del mondo durante incontri segreti come quelli del GRUPPO BILDERBERG". Chi non si è mai chiesto: è vero? Che cosa decidono? Che cosa complottano? "Il gruppo Bielderberg esiste, certo. Prevede un incontro annuale riservato, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. Trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici. Ne faceva parte Gianni Agnelli e ora Tremonti e Padoa Schioppa. Ma la teoria del complotto va presa con le pinze". Vediamo in che senso. "C'è una forte tendenza a fare di tutta l'erba un fascio. Come accade con la MASSONERIA, anche il Cospirazionismo viene spesso erroneamente considerato un fenomeno unico. Invece ha tante sfaccettature. Talvolta le persone, nel tentativo di identificare un nemico da combattere, commettono l'errore di non soffermarsi sulla molteplicità dei fenomeni. Faccio un esempio: la Massoneria italiana ha almeno 120 diverse associazioni in lotta tra di loro, come si fa a contestarla in toto, considerandola un fenomeno unico?". Poi il discorso diventa filosofico. "Siamo vittime di un manicheismo imperante che cataloga ciò che è buono e ciò che è cattivo".
Le critiche sono interessanti. A maggior ragione dato che vengono da un esperto del settore. Tutti abbiamo voglia di aprire gli occhi, ma in pratica come ci dovremmo porre di fronte a tutte le informazioni che 'girano' su questi fenomeni? "Ho e consiglio una linea laica e molto dura con il settarismo. Tutto ciò che, con un settarismo dogmatico sottrae autonomia alle scelte è da contestare fortemente. E troppe volte questo avviene in nome di una fasulla libertà. La libertà vera è quella che rientra nelle regole del patto sociale. Scientology e Raeliani sono sotto inchiesta in molte parti del mondo perché ne viene posta in discussione la attività sotto il profilo della legalità e l'Opus Dei pare che abbia liste segrete in violazione della Legge Anselmi e per giunta esistono decine di associazioni para massoniche che non rispettano alcuna delle formalità previste dalla legge. Questo è assolutamente illegale e contrario ai principi dello stato di diritto che sono la garnazia per i cittadini. E non permette di conoscere fino in fondo ciò che si accetta facendone parte".
Poi gli esempi piovono: "Ci sono delle associazioni, come la francese initolata al culto del Sole, che insegnano ai giovani a venerare delle divinità extraterrestri. Una trentina di persone, qualche anno fa, è stata condotta al suicidio in nome di convenzioni e dogmi privi di fondamento che hanno fatto leva solo sulle debolezze degli esseri umani, mentre molti genitori cercano di parlare con i loro figli sottratti alle famiglie mediante abili manipolazioni psicologiche. Poi ci sarebbe la LEGGENDA DEL BOSCO BOEMO, una setta di impronta satanista che si ispira agli ILLUMINATI". Poi conclude tornando al 2012: "L'unico mondo che potrebbe finire è quello economicamente fondato sul petrolio. Come nell'89 col crollo del Muro ne è finito un altro..."
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