Durante la lettura delle sentenza c'è chi racconta che abbia perso il suo proverbiale sorriso da intellettuale. “In nome del popolo italiano etc ect la condanniamo a un mese di reclusione e 300 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali”.
Incensurata e “reo confessa” la showgirl romana Flavia Vento in carcere non ci andrà grazie alle attenuanti generiche ma rimedia una figuraccia epocale. Aver offeso l'ex delegato del sindaco per i diritti degli animali, Monica Cirinnà apostrofandola come “mignotta” e denunciando che avrebbe utilizzato i soldi raccolti “per fini pubblici, a propri fini per l'acquisto di borse e pellicce” le è costata un'ammissione di colpa davanti al giudice della X Sezione Penale Roberta Conforti e una condanna penale con tanto di risarcimento danni che dovrà essere valutato in sede civile.
Dunque, il “Vento pensiero” espresso sul suo blog nei confronti della consigliera comunale Cirinnà è reato penale. Così ha deciso la giudice che ha valutato la documentazione espressa dall'avvocato Antonio Andreozzi che ha assistito la consigliera comunale Cirinnà.
Quella che ha portato la showgirl in tribunale è una storia di cani, di invidie e di rabbia mal contenuta che risale al marzo 2008. Come si legge nella sentenza emessa lo scorso 31 marzo, a seguito di una visita nel canile della Muratella, dove ha constatato le difficili condizioni in cui vivevano gli animali, la Vento ha preso il suo computer e inserito nel blog la serie di frasi ingiuriose e diffamatorie contro l'allora responsabile degli animali per il Comune di Roma a guida Veltroni. Da qui la querela e il giudizio.
I bene informati sul gossip romano dicono che Flavia Vento abbia mal digerito la notizia mentre era a cena nel suo nuovo ristorante di via Ostiense. Ma c'è chi giura che la Cirinnà è pronta a perdonare la ragazza. D'altronde hanno un elemento che le unisce: l'amore per gli animali. Pace in vista ma dopo la liquidazione dei danni.
Incensurata e “reo confessa” la showgirl romana Flavia Vento in carcere non ci andrà grazie alle attenuanti generiche ma rimedia una figuraccia epocale. Aver offeso l'ex delegato del sindaco per i diritti degli animali, Monica Cirinnà apostrofandola come “mignotta” e denunciando che avrebbe utilizzato i soldi raccolti “per fini pubblici, a propri fini per l'acquisto di borse e pellicce” le è costata un'ammissione di colpa davanti al giudice della X Sezione Penale Roberta Conforti e una condanna penale con tanto di risarcimento danni che dovrà essere valutato in sede civile.
Dunque, il “Vento pensiero” espresso sul suo blog nei confronti della consigliera comunale Cirinnà è reato penale. Così ha deciso la giudice che ha valutato la documentazione espressa dall'avvocato Antonio Andreozzi che ha assistito la consigliera comunale Cirinnà.
Quella che ha portato la showgirl in tribunale è una storia di cani, di invidie e di rabbia mal contenuta che risale al marzo 2008. Come si legge nella sentenza emessa lo scorso 31 marzo, a seguito di una visita nel canile della Muratella, dove ha constatato le difficili condizioni in cui vivevano gli animali, la Vento ha preso il suo computer e inserito nel blog la serie di frasi ingiuriose e diffamatorie contro l'allora responsabile degli animali per il Comune di Roma a guida Veltroni. Da qui la querela e il giudizio.
I bene informati sul gossip romano dicono che Flavia Vento abbia mal digerito la notizia mentre era a cena nel suo nuovo ristorante di via Ostiense. Ma c'è chi giura che la Cirinnà è pronta a perdonare la ragazza. D'altronde hanno un elemento che le unisce: l'amore per gli animali. Pace in vista ma dopo la liquidazione dei danni.
Nessun commento:
Posta un commento