Nel Lazio ancora code-record per la sanità. A Frosinone occorrono dieci mesi per una mammografia, a Latina addirittura tre anni per un eco-doppler. I dati, appena usciti dal cervellone del Recup, il Centro unico di prenotazione della Regione Lazio, sono relativi al mese di marzo 2011. E i numeri sono da brivido. Per l’eco-doppler dei tronchi sovraortici, un esame che prelude spesso all’intervento chirurgico, l’attesa è di 163 giorni al poliambulatorio di piazza Gentile da Fabriano, 216 all’Ospedale Santo Spirito. Fuori Roma, si toccano i 382 giorni all’Ospedale Santa Scolastica di Cassino (Frosinone). Più di tre anni, invece, esattamente 1.116 giorni, l’attesa-record al Poliambulatorio di Formia (Latina). Un caso-limite, che si spiega forse con la richiesta di un determinato specialista, ma indicativo della situazione.
Sempre alti i tempi per la Mammografia bilaterale: 114 giorni al Poliambulatorio di via Luzzatti (erano 96 a febbraio, 91 a gennaio), 196 all’Ospedale San Paolo di Civitavecchia. All’ospedale di Sora (Frosinone) l’attesa è di 311 giorni. All’ambulatorio ospedaliero di Fondi, addirittura servono 502 giorni, un anno e mezzo. Eppure lo screening mammario annuale è fortemente raccomandato a tutte le donne oltre i 40 anni d’età.
Sei mesi, invece, esattamente 185 giorni, l’attesa per l’Eco-doppler degli arti superiori ed inferiori al Nuovo Regina Margherita di viale Trastevere. All’ospedale di Cassino (Frosinone) si sale a 329. Al Poliambulatorio di Formia si toccano i 582 giorni. L'esame serve a individuare con esattezza la presenza di una trombosi e a diagnosticare eventuali malattie del cuore e tumori. E richiederebbe di sicuro più tempestività.
Non va molto meglio per l’Ecografia dell’addome completo. A Roma si toccano punte di 195 giorni al presidio ospedaliero di via Forteguerri. All’ospedale di Santa Maria Goretti di Latina si arriva a 441.
Code-record anche per un altro esame molto richiesto: la Risonanza magnetica nucleare della colonna. Le attese sono di 145 giorni al Policlinico Casilino, 287 al Grassi di Ostia Lido, 208 a Rieti. Ma prima bisogna farsi visitare dall’ortopedico. E c’è altro tempo da aspettare: 45 giorni al presidio di via Mozart, 66 a Ciampino, 72 a La Rustica, 150 a Palombara Sabina, 153 all’ambulatorio ospedaliero di Terracina (Latina). A chi ha problemi alla schiena non resta nel frattempo che camminare con un bel bastone.
Il Recup, 22mila telefonate al giorno, nel 2010 ha permesso di prenotare nel Lazio 4 milioni di visite sanitarie e di accertamenti diagnostici. "Ma troppi accessi alla sanità pubblica (il 65,8% del totale) non transitano per il centro unico regionale - spiega Maurizio Marotta, direttore della coop Capodarco che gestisce il Recup - Nosocomi importanti come il Fatebenefratelli e il Gemelli ne sono fuori. Alcuni ospedali, inoltre, hanno aderito solo in parte: l’Umberto I, ad esempio, ci dà solo il 15% delle prestazioni”.
Sempre alti i tempi per la Mammografia bilaterale: 114 giorni al Poliambulatorio di via Luzzatti (erano 96 a febbraio, 91 a gennaio), 196 all’Ospedale San Paolo di Civitavecchia. All’ospedale di Sora (Frosinone) l’attesa è di 311 giorni. All’ambulatorio ospedaliero di Fondi, addirittura servono 502 giorni, un anno e mezzo. Eppure lo screening mammario annuale è fortemente raccomandato a tutte le donne oltre i 40 anni d’età.
Sei mesi, invece, esattamente 185 giorni, l’attesa per l’Eco-doppler degli arti superiori ed inferiori al Nuovo Regina Margherita di viale Trastevere. All’ospedale di Cassino (Frosinone) si sale a 329. Al Poliambulatorio di Formia si toccano i 582 giorni. L'esame serve a individuare con esattezza la presenza di una trombosi e a diagnosticare eventuali malattie del cuore e tumori. E richiederebbe di sicuro più tempestività.
Non va molto meglio per l’Ecografia dell’addome completo. A Roma si toccano punte di 195 giorni al presidio ospedaliero di via Forteguerri. All’ospedale di Santa Maria Goretti di Latina si arriva a 441.
Code-record anche per un altro esame molto richiesto: la Risonanza magnetica nucleare della colonna. Le attese sono di 145 giorni al Policlinico Casilino, 287 al Grassi di Ostia Lido, 208 a Rieti. Ma prima bisogna farsi visitare dall’ortopedico. E c’è altro tempo da aspettare: 45 giorni al presidio di via Mozart, 66 a Ciampino, 72 a La Rustica, 150 a Palombara Sabina, 153 all’ambulatorio ospedaliero di Terracina (Latina). A chi ha problemi alla schiena non resta nel frattempo che camminare con un bel bastone.
Il Recup, 22mila telefonate al giorno, nel 2010 ha permesso di prenotare nel Lazio 4 milioni di visite sanitarie e di accertamenti diagnostici. "Ma troppi accessi alla sanità pubblica (il 65,8% del totale) non transitano per il centro unico regionale - spiega Maurizio Marotta, direttore della coop Capodarco che gestisce il Recup - Nosocomi importanti come il Fatebenefratelli e il Gemelli ne sono fuori. Alcuni ospedali, inoltre, hanno aderito solo in parte: l’Umberto I, ad esempio, ci dà solo il 15% delle prestazioni”.
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