Due tracce, una maschile e una femminile. E' quello che è stato trovato sulla siringa infilzata nel cadavere di Carmela Rea e sul laccio mostatico recuperato accanto al suo corpo, non ci sono tracce di Dna: né della vittima né del marito, Salvatore Parolisi. Sono invece ancora in corso gli esami sulle tracce di liquido ematico all'interno della siringa. Sono questi i risultati delle analisi compiute dai carabinieri del Ris, che hanno analizzato gli oggetti trovati il 20 aprile nel bosco del Teramano. Procura blindata per i giornalisti e, quanto alle ipotesi fatte in questi giorni dai media, i magistrati non si danno neppure la pena di rispondere alle domande.
Stanco degli assalti mediatici è anche il vedovo, Salvatore Parolisi, che dice ai cronisti: "Lasciatemi in pace! Non vi fermate davanti a niente. Voglio solo stare con la mia bambina, perché solo così non sto male". E' stufo, il caporalmaggiore dell'esercito, dei sospetti che lo seguono come un'ombra e che la stampa ha probabilmente alimentato, tirando fuori una sua relazione extraconiugale e presunti litigi fra lui e Melania. In realtà, il fronte di parenti e amici è compatto: "Massima fiducia" di lui, ribadisce il fratello della vittima, Michele, mentre le amiche di lei sono concordi nel dire che la loro era una coppia invidiabile.Sembra ottimista il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli, il col. Alessandro Patrizio. Anche oggi sono state ascoltate delle persone su aspetti specifici della vicenda. Via via, dice l'ufficiale, "abbiamo un quadro sempre più completo", quanto meno dell'ambiente in cui è maturato il delitto. Ma sul possibile contesto, bocca cucita. Certo che, quando la scrematura delle varie ipotesi su questo delitto sara' alla fine, e se uno alla volta verranno esclusi i sospetti nella cerchia delle relazioni più vicine a Melania, si dovrà forse ricominciare da capo. Riprendendo in mano l'ipotesi, per ora accantonata, di un killer 'occasionale', una vera bestia nera per chi indaga, perché sarebbe come cercare un ago in un pagliaio.
Restano comunque da accertare alcuni dettagli importanti. Sembra infatti che non sia stata ancora trovata la borsa di Melania. 1Le immagini registrate dalla telecamere di un supermercato dove la donna è stata a fare acquisti la mattina del 18 aprile con il marito e la figlia la riprendono con una tracolla che pare sia sparita. Altrettanto misteriosa è la questione del trolley che Salvatore Parolisi avrebbe avuto sull'auto il giorno della scomparsa e la cui presenza è stata confermata da Raffaele Paciolla, l'agente della polizia penitenziaria a cui il marito di Melania ha chiesto aiuto subito dopo la scomparsa della moglie. Anche di questa valigia pnon ci sono più tracce
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