“La previsione di Bendandi è falsa, è stata creata ad arte per portare scompiglio. Non è scritta su nessun documento e su nessuna carta del ricercatore. I terremoti chiaramente possono accadere, ma bisogna essere pronti. Il principale problema è che la popolazione italiana non è stata curata con la previsione sismica altrimenti non si scatenerebbe ogni volta il panico. Questa cultura non appartiene al nostro Paese e il tam-tam sui media non fa altro che alimentare l’ansia della gente”. Lo ha dichiarato lo studioso Giampaolo Giuliani commentando le due scosse di terremoto avvenute ieri tra Abruzzo e Lazio.
E riguardo le voci di scosse su Roma, rassicura: “Nell’eventualità remota (specifico remota) di un terremoto nella Capitale, 4/5 milioni di persone non saprebbero come comportarsi. La questione vera da porsi è: le strutture e gli immobili a Roma reggerebbero ad una scossa anche minore di quella dell’Aquila nel 2009? C’è bisogno di prevenzione e mitigazione del rischio sismico”.
Lei aveva raccontato circa un mese fa, in un’intervista ad AbExpress, che secondo i carteggi di Bendandi una scossa sismica potrebbe avvenire in giugno. Lo conferma?
“Analizzando i carteggi dello studioso, ho cercato di capire il metodo applicato nel fare i calcoli. In questi carteggi non ci sono date e, cercando di capirne un senso, c’è la probabilità che un evento sismico avvenga in giugno nel bacino del Mediterraneo”.
LA PROTEZIONE CIVILE - "Prevedere i terremoti e' impossibile allo stato attuale delle cose. Ogni anno abbiamo in Italia oltre 10 mila terremoti registrati dai sismografi, quindi e' probabile che domani si sara' qualche piccola scossa nel nostro Paese. Ma questo non significherebbe nulla". Lo ha detto il professor Mauro Dolce, responsabile dell'Ufficio Rischio Sismico e Vulcanico della Protezione Civile ai microfoni della trasmissione "Start - La notizia non puo' attendere" di Rai Radio1. La Protezione Civile ha messo a disposizione del pubblico un Dossier col quale chiarisce l'opinione della scienza nei confronti degli annunci di un terremoto a Roma domani 11 maggio, circolati da piu' parti che hanno creato piu' di una psicosi."Da giorni", continua Dolce, "i nostri centralini e le nostre caselle di posta elettronica sono intasate da richieste di chiarimenti sulla data di domani. Roma non si trova al centro di una zona sismica. La sismicita' locale e' circoscritta all'area dei Colli Albani". Quindi, ha concluso Dolce: "Non assicuro nulla, ma e' estremamente improbabile che ci sara' il terremoto di cui si parla domani. E comunque la probabilita'" che si verifichi "il terremoto domani a Roma e' uguale domani, dopodomani tra un anno e tra cento anni".
A "Start" e' intervenuto anche Paolo Attivissimo, giornalista e titolare del blog "Il Disinformatico",specializzato in leggende metropolitane e allarmi che circolano sul Web. Attivissimo domani verra' a Roma da Lugano, apposta per partecipare a un "Pernacchia Party", organizzato per sfidare tutti coloro che invece hanno previsto il sisma.
L'APPELLO - "Care famiglie, non vi allarmate, mandate a scuola i vostri bambini". Così l'Assessore alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani Gianluigi De Palo, in una nota in merito alla notizia diffusa nei giorni scorsi di un possibile terremoto: "Voglio dare un messaggio distensivo, alla luce delle tante telefonate che anche oggi stanno arrivando in assessorato: Roma, come afferma l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, non è una città ad alto rischio sismico. Più del terremoto, è preoccupante l'allarmismo che si è diffuso. Non possiamo farci bloccare dalla paura perchá non ci sono elementi scientifici a supporto di questa previsione per domani".
IL CODACONS - Un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro tutti quei soggetti (blog, siti web, tv, radio, giornali) che "hanno in qualsiasi modo diffuso e alimentato la notizia del terremoto che dovrebbe verificarsi domani nella capitale". A presentarlo e' stato il Codacons, il cui presidente Carlo Rienzi e' sulla stessa lunghezza d'onda dei sismologi, tutt' d'accordo nel dire che la notizia e' una 'bufala'. Per Rienzi si tratta di una notizia "priva di qualsiasi fondamento scientifico, che sta generando allarme in molti romani, contribuendo all'insorgere di paure e ansie del tutto ingiustificate". E ha aggiunto: "Una frottola che ha trovato credibilita' nutrendosi della tragedia del terremoto dell'Aquila di due anni fa, e che portera' domani molti cittadini ad allontanarsi dalla capitale per paura di improbabili catastrofi". Allo stesso Codacons non e' chiaro chi sara' "a guadagnarci qualcosa da tutto cio'", ma l'organizzazione ritiene "siano ravvisabili ipotesi penalmente rilevanti come procurato allarme e abuso della credulita' popolare". Per questo, ha concluso Rienzi, "abbiamo deciso di chiedere alla Procura di aprire un'inchiesta, per accertare i fatti e le connesse responsabilita'".
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