Il capo di Al Qaeda nella penisola arabica, lo yemenita Nasser al-Wahishi, in un messaggio su internet ha avvertito gli Stati Uniti che "il peggio" deve ancora venire dopo la morte di Osama Bin Laden, minacciando che sarà intensificata la jihad, la "guerra santa" contro l'Occidente. Lo ha reso noto il sito americano di monitoraggio dei siti islamici Site. "Gli americani hanno ucciso lo sceicco ma devonto sapere che le braci della jihad ardono adesso più di quando lui era in vita", dichiara al-Wahishi. "Non pensate che la questione sia chiusa, il peggio deve ancora venire. Quel che vi attende è più intenso e più nocivo. Vi morderete le mani e rimpiangerete i giorni dello sceicco".
L'Aqpa, il gruppo di Al Qaeda nella penisola arabica, è nato dalla fusione nel 2009 delle branche yemenita e saudita della rete. Il 25 dicembre del 2009 si è reso responsabile del fallito attentato sul volo Amsterdam-Detroit e ha rivendicato l'invio di pacchi bomba negli Usa a fine ottobre 2010, ritrovati dalla polizia negli aeroporti a Dubai e in Gran Bretagna prima che esplodessero.
E sulle ultime ore di Bin Laden si sta aprendo un piccolo giallo. Uno dei suoi figli sarebbe scomparso durante il blitz compiuto il 2 maggio 1 scorso dalle forze usa in Pakistan, in cui è rimasto ucciso il leader di al Qaeda. Stando a quanto riferito alla tv Abc da funzionari della sicurezza pachistana, le tre mogli di Bin Laden hanno dichiarato di non averlo più visto dopo il raid. Le fonti non lo hanno identificato, ma si pensa sia Hamza Bin Laden, dato inizialmente per morto nel blitz, prima che la Casa Bianca rettificasse l'informazione, precisando che si trattava di Khalid Bin Laden, 22 anni. Fonti Usa hanno però smentito che manchi qualcuno tra quanti erano nel compound di Abbottabad. Secondo alcuni funzionari americani, non è certo che Hamza fosse nel covo durante il raid, sebbene la madre sia una delle tre mogli oggi in custodia delle forze pachistane. Ribattezzato come il "principe ereditario del terrore", Hamza, 20 anni, era apparso in un video di propaganda di Al Qaeda già nel 2001, quando aveva solo 10 anni. Quindi era ricomparso in un altro filmato diffuso dai siti estremisti in occasione del terzo anniversario dell'attentato a Londra, compiuto nel 2005. L'ultimogenito di Bin Laden è sospettato di complicità nell'omicidio della leader pachistana Benazir Bhutto; la stessa Bhutto scrisse nell'autobiografia apparsa postuma che Hamza stava complottando per assassinarla.
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