Un uomo venuto da molto lontano / negli occhi il ricordo dei campi di grano / il vento di Auschwitz portava nel cuore / e intanto scriveva poesie d’amore / amore che nasce dentro il cuore dell’uomo / per ogni altro uomo. Un uomo venuto da molto lontano / stringeva il dolore e un libro nella mano / qualcuno ha sparato ed io quel giorno ho pianto / ma tutto il mondo gli è rimasto accanto: / quel giorno il mondo ha ritrovato il cuore, / la verità non muore. / Un uomo che parte / vestito di bianco, / per mille paesi e non sembra mai stanco / ma dentro i suoi occhi / un dolore profondo: / vedere il cammino diverso del mondo / La guerra e la gente che cambia il suo cuore /La verità che muore ./ Và,dolce Grande Uomo và / và parla della Libertà /Và dove la guerra, fame e povertà hanno ucciso anche la dignità./Và e ricorda a questo cuore mio…..Che Caino sono pure io / Dall’Est è arrivato il primo squillo di tromba / il mondo si ferma, / c’è qualcosa che cambia!/ Un popolo grida:” Noi vogliamo DIO, la libertà è solo un dono Suo” /Tu apri le braccia e incoraggi i Figli ad essere Fratelli. / Và, dolce Grande Uomo và.. / Và, parla della Libertà. Và, dove l’uomo ha per sorella solo lebbra e mosche sulle labbra/ Và, e ricorda a questo cuore mio.
Questa bellissima canzone di Amedeo Minghi ben sintetizza la vita ed il cuore di Papa Giovanni Paolo II, nato come Karol Józef Wojtyła il 18 maggio 1920 a Wadowice (piccola città della Polonia meridionale, poco distante da Cracovia), secondo figlio di Emilia Kaczorowska e di Karol Wojtyła senior ex-ufficiale dell’esercito asburgico.
Wojtyla con i genitori |
Eletto Papa della Chiesa Cattolica il 16 ottobre 1978 – 263º successore di Pietro – fu il primo Papa non italiano dai tempi dell’olandese Adriano VI (1522 – 1523), nonché il primo pontefice polacco della storia.
L’infanzia e la giovinezza di Karol sono segnate da dolore e lutti: a 9 anni perde la madre, nel 1932 il fratello maggiore e nel 1941 diventa orfano anche di padre. Ciononostante, continua gli studi e dopo essersi diplomato nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia.
Con l’arrivo dei Nazisti, l’Università chiuse ed il giovane Karol per mantenersi e, soprattutto per evitare la deportazione, lavorò per qualche anno in una cava e poi in una fabbrica chimica. Nel frattempo, oltre a dedicarsi alla sua passione per il teatro, per rispondere alla vocazione che sentiva sempre di più, iniziò a seguire i corsi di formazione del seminario maggiore di Cracovia. A guerra finita, riprese a frequentare l’Università, fino alla sua ordinazione sacerdotale, avvenuta a Cracovia il 1 novembre 1946. Successivamente, a Roma, conseguì il dottorato in teologia (1948). Ritornato in Polonia, venne nominato coadiutore della parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e poi nella chiesa cittadina di San Floriano.
Dopo essere diventato professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino, venne nominato da Papa Pio XII, nel 1958, Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Nel 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Paolo VI (che lo ordinò Cardinale il 26 giugno 1967).
Dieci anni più tardi, il 16 ottobre 1978, viene eletto Papa con il nome di Giovanni Paolo II, ed il suo pontificato lascia un segno indelebile e profondo nella storia della chiesa e nella vita di milioni di persone e persone.Papa Wojtyła è un papa diverso dai precedenti. La sua intelligenza, la sua sensibilità, il suo amore per la gente, caratterizzano la sua missione.
Per dare continuità al processo di rinnovamento ecclesiastico – iniziato dal Concilio Vaticano II – Giovanni Paolo II rinunciò ad una buona parte della simbologia e del cerimoniale tradizionale.
Il 13 maggio 1981, mentre si apprestava ad entrare in Piazza S. Pietro, per un’udienza generale, venne colpito da due colpi di pistola sparati dal turco Mehmet Ali Ağca. Colpito all’addome, Wojtyła, fu immediatamente soccorso e sottoposto ad un lungo e delicato intervento che riuscì perfettamente.
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