Alcuni stretti collaboratori del Presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, sono stati arrestati con l'accusa di usare poteri soprannaturali e di invocare gli spiriti per promuovere le sue politiche presso la Guida suprema del Paese, l'ayatollah Ali Khamenei. Tra gli arrestati figura anche il capo di gabinetto di Ahmadinejad, Esfandiar Rahim Mashaei. Il sito iraniano Ayandeh, citato oggi dal quotidiano britannico Guardian, descrive uno degli arrestati come "un uomo con poteri speciali nel campo della matafisica e legami con l'ignoto". Il Guardian sottolinea come gli arresti siano stati eseguiti in un momento di forte contrasto tra il Presidente e la Guida suprema, che ha chiesto a diversi parlamentari di avviare una procedura di impeachment per Ahmadinejad. Il Presidente è infatti tornato in ufficio solo domenica scorsa, dopo 11 giorni di protesta contro la decisione di Khamenei di reintegrare il ministro dell'intelligence, a cui Ahmadinejad aveva chiesto di rassegnare le dimissioni. Fino ad oggi, Ahmadinejad non ha ufficialmente accettato la decisione della Guida suprema: alla sua prima riunione di governo, il ministro era assente. I collaboratori di Khamenei puntano il diritto soprattutto contro il capo di gabinetto di Ahmadinejad. "Oggi è Mashaei il vero Presidente - ha detto un suo rappresentante della Guardia rivoluzionaria, Mojtaba Zolnour - Ahmadinejad si è aggrappato a una fune marcia facendo affidamento su Mashaei".
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