lunedì 4 luglio 2011

Salute/ Gravidanza a rischio se il papà fuma

gravidanza

Al congresso Eshre presentato lo studio del centro di medicina della riproduzione ProCrea: la frammentazione del DNA spermatico, determinata anche dalle sigarette, favorisce aborti spontanei
Il fumo in un uomo danneggia anche il buon esito di una gravidanza. È questo quanto hanno rilevato i biologi del laboratorio di analisi genetiche del centro di medicina per la riproduzione assistita ProCrea di Lugano. Lo studio, che viene presentato oggi 4 luglio a Stoccolma, al congresso annuale Eshre (European Society of Human Reproduction and Embriology), è stato effettuato su 816 pazienti. «Abbiamo studiato gli effetti della frammentazione del DNA spermatico sui trattamenti di fecondazione assistita, andando ad analizzare oltre 1.200 cicli», premette Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di genetica umana ProcreaLab del centro ProCrea. Si tratta di un test già praticato da tempo negli Stati Uniti e che viene fatto normalmente sui pazienti di ProCrea. «Si va ad analizzare il grado di frammentazione del DNA dello sperma per poter comprendere meglio gli effetti che questo valore può avere sulla gravidanza. E come poter intervenire», continua Filippini. Se infatti un’elevata frammentazione del DNA già era sintomo di un probabile problema di infertilità, lo studio condotto da ProCrea è andato oltre. «Siamo riusciti a introdurre un’importante distinzione: dividendo in due il gruppo dei pazienti interessati dallo studio, abbiamo visto che la frammentazione del DNA spermatico non incide sulla percentuale di gravidanze, quanto sugli aborti spontanei. Ovvero, utilizzando per la fecondazione un seme maschile caratterizzato da un’elevata frammentazione del DNA, abbiamo registrato un livello elevato di aborti spontanei. Più facilmente la donna fecondata con un seme di questo tipo va incontro ad un’interruzione di gravidanza».

Questo ha permesso ai medici di ProCrea di stabilire delle procedure mirate a seconda dei pazienti. «Sappiamo infatti che tra le cause più diffuse che provocano la frammentazione del DNA c’è, per esempio, il fumo. Quindi, a fronte di un paziente che sappiamo tabagista, prevediamo una cura a base di vitamina E, oltre ad invitare l’uomo a ridurre, se non addirittura sospendere, la cattiva abitudine del fumo», continua Filippini. «In alcuni casi, il problema della frammentazione può essere superato nell’arco di qualche mese (il tempo necessario per una completa spermatogenesi). Come nelle situazioni in cui questa frammentazione del DNA è determinata dall’utilizzo di particolari farmaci: basta la sospensione del farmaco per ristabilire la situazione». Diversi i casi in cui questo problema deriva da una condizione genetica. «In situazioni come queste, possiamo intervenire con un trattamento differente: non basta una Fivet ma occorre optare per la Icsi».

Questo test sulla frammentazione del Dna spermatico viene utilizzato dai medici di ProCrea anche per la scelta dei donatori. Il centro della fertilità di Lugano infatti mette a disposizione delle coppie dove i problemi di infertilità riguardano l’uomo, anche la possibilità di ricorrere ad una fecondazione eterologa con seme da donatore. «Scegliamo i donatori migliori che possono anche dare maggiori garanzie di successo», conclude la biologa.

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