
La famiglia Martinengo era benestante. La signora Antonietta era rimasta l'unica proprietaria dell'abitazione di via Gambarare e di vasti terreni agricoli. I nipoti sono rimasti sconcertati nell'apprendere dalla badante una simile notizia. Pochi anni prima la zia, alla presenza del notaio, aveva steso il proprio testamento, lasciando ogni avere ai nipoti. La redazione di un testamento a favore della badante, avvenuta pochissimi giorni prima del decesso dell'anziana, è sembrata una strana coincidenza ai familiari, timorosi che la romena possa aver circuito la donna per farsi includere nel testamento. Tanto più che la badante aveva comunicato la propria decisione di licenziarsi: ancora pochi giorni e avrebbe abbandonato il proprio posto di lavoro.
Il sospetto dei familiari è ora sulle cause della morte, soprattutto considerando che l'anziana sembrava godere di buona salute, eccezione fatta per piccoli acciacchi considerati normali alla sua veneranda età, per i quali era pure stata ricoverata di recente. Il nipote Ettore Martinengo, residente a Corezzola, ha così deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Padova il 18 luglio scorso. I suoi legali, gli avvocati Davide e Umberto Perilli, hanno chiesto che venisse effettuata un'autopsia sul corpo della 90enne per verificare le cause della morte. Una richiesta accolta dal pm Dini, che ha disposto la riesumazione della salma.
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