Razzi lanciati dall'opposizione libica a Tripoli hanno colpito un centro operativo del regime, ferendo quattro fedelissimi di Muammar Gheddafi tra cui il figlio Saif. Lo ha reso noto il vicepresidente del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) di Bengasi, Ali Al-Isawi, nel corso della conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, alla Farnesina. L'esponente del Cnt ha riferito che una delle persone colpite durante l'operazione, il responsabile della sicurezza Mansur al-Qaasi, e' rimasto ferito gravemente. Al-Isawi ha reso anche nota l'identita' degli altri tre feriti: si tratta del figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, del capo del servizio di intelligence del regime, Abdullah Senoussi, e del primo ministro Baghdadi Mahmoudi. Commentando il fatto, il numero due del Cnt ha parlato di un "segnale" che rivela come "il popolo di Tripoli si stia organizzando per unirsi all'opposizione". Secondo Frattini, l'episodio dimostra che "anche a Tripoli vi e' una capacita' libica di reazione forte", e questo, secondo il ministro, "e' un segnale forte".
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