Silvio Berlusconi ha proclamato Angelino Alfano segretario del partito, invitando la platea del Consiglio nazionale a decretarne la nomina con una acclamazione. "E' la persona giusta" ha detto il premier. "Oggi eleggiamo un segretario politico per avere un partito unico che dimentichi le provenienze". Dopo aver ringraziato i tre coordinatori, Berlusconi ha sottolineato la necessita' adesso con Alfano di "mettersi alle spalle il partito delle quote".
"Deve essere una giornata di amore, coesione, ripartenza forte della nostra attività. Siamo una grande forza politica, la prima forza politica d'Italia, anche se il Pdl dice il contrario. Siamo al 30%". Lo ha detto Silvio Berlusconi aprendo i lavori del Consiglio nazionale del Pdl. Poi il premier guarda al futuro: "Dobbiamo riorganizzarci e ripartire. Dobbiamo consolidarci sul territorio e al Centro. Dobbiamo prepararci puntualmente per le prossime Amministrative che sono prodromiche alle Politiche".
"Dobbiamo riconquistare i nostri elettori", dice il premier, riferendo che chi ha avuto dei dubbi sul Pdl è stato deviato "dalla Rai e da La7".
"In altre situazioni i leader degli altri Paesi sono al 20%. La signora Merkel era scesa al 24%, poi dopo due decisioni fortunate, il no alla guerra in Libia e il no al nucleare, ha recuperato il 18% dei consensi", sostiene il Cavaliere citando poi i casi di Spagna e Portogallo. "Noi siamo riusciti a fare meglio di altri Paesi", osserva il presidente del Consiglio. "Sono consapevole - conclude il premier - che gli italiani non viziati dalla rappresentazione fatta dai media italiani, e lo dico sapendo che per qualcuno posso sfiorare il ridicolo, dovrebbero farci un monumento".
E sul governo dice: "Abbiamo davanti 18 mesi di lavoro che devono essere contrassegnati dall'umiltà che prima non avevamo: è un impegno prioritario. Dobbiamo riorganizzarci - ha esortato - siamo stati distratti dalla diaspora. Ora è alle spalle, dobbiamo ripartire per consolidarci al centro e sul territorio. Dobbiamo preparare, meglio di quelle recenti, in maniera puntuale le prossime elezioni amministrative che si terranno l'anno prossimo e saranno prodromiche alle politiche del 2013. Dobbiamo segnare dei punti a nostro favore".
In merito all'assetto istituzionale 'oggi noi ci troviamo in un sistema' per il quale 'vengo preso dallo sconforto perche' il governo puo' soltanto presentare un disegno di legge' che poi va nelle Aule 'dove si discute e si cambia e alla fine il Capo dello Stato appone la firma, ma se non piace alla magistratura di sinistra questa legge viene impugnata'. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante il suo intervento in corso al Consiglio nazionale del partito. Dunque 'dobbiamo riscrivere la legge che riguarda l'architettura istituzionale dello Stato. Dobbiamo ripartire meglio i poteri affinche' il Parlamento sia sovrano. I giudici della corte costituzionale vanificano la volonta' del popolo. Terzo e piu' importante impegno di questi 18 mesi di lavoro sara' modificare l'assetto istituzionale dello Stato', conclude il premier.
IL PRIMO DISCORSO DI ALFANO SEGRETARIO DEL PDL
Angelino Alfano mostra umiltà e tende la mano ai 'big' del partito. Il primo tributo lo dedica a Silvio Berlusconi, colui che lo ha convinto ad iscriversi, nel lontano 1994, a Forza Italia e credere nei suoi valori di riferimento. Ma il neosegretario del Pdl fa di piu'. Consapevole dei mal di pancia interni, delle fibrillazioni, riconosce che altri forse avrebbero meritato più di lui il ruolo che si ritrova a rivestire per investitura diretta di Berlusconi. Sul palco del Consiglio nazionale, Alfano dice infatti di "essere ben consapevole che ci sono altri piu' bravi e meritevoli, altri che avrebbero meritato di stare al posto mio. Questo lo so - scandisce - e ho il dovere di dirvi grazie". Quindi cita i tre coordinatori (che con il suo arrivo sono stati 'ridimensionati') uno ad uno per nome e li ringrazia pubblicamente, "li ringrazio di cuore". Ma non dimentica nemmeno chi, in queste settimane, non ha mancato di esternare il proprio malumore: e allora ecco che Alfano chiama per nome e cognome l'ex ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola. Poi cita anche l'ex An Altero Matteoli. E dice: "Il partito che vorrei e' quello che deve esserci anche tra 20 anni".
"Prima di dare una risposta su che tipo di partito vorrei che noi fossimo, intendo ringraziare di cuore i tre coordinatore, Verdini, Bondi e La Russa perche', lo dico con estrema franchezza, conosco le regole della politica, se loro avessero resistito, se si fossero impuntati, se loro non avessero manifestato generosita' nei confronti del pres Berlusconi e per quel poco che conta anche per me, oggi non saremmo a dire che il nostro partito ha un segretario politico nazionale". Lo ha detto Angelino Alfano, neo segretario politico del Pdl. "Voglio pero' ringraziare altri due uomini che negli anni in cui hanno guidato i due affluenti che hanno portato alla costruzione del grande partito: sono Claudio Scajola e Altero Matteoli", ha aggiunto Alfano.
'Dobbiamo fare un partito serio'. Lo ha detto il segretario nazionale Angelino Alfano, nel parlare dell'organizzazione che vuole dare al partito. Da subito, perche' 'l'idea di una grande costituente popolare non vuol dire che intanto non ci organizziamo'. 'Presidente - ha detto rivolto a Silvio Berlusconi - lei ha sempre detto che il Pdl e' un partito monarchico e anarchico. Ebbene, lei si e' annoiato a fare il monarca, gli altri non si sono annoiati a fare gli anarchici', ha detto con una battuta, sottolineando d'ora in poi la necessita' di 'creare un meccanismo semplice semplice di regole e sanzioni'. 'Non e' possibile - ha concluso - che uno cui non piace il candidato sindaco del Pdl si fa una lista 'Coca cola' e si candida da solo. Se vuole farlo, poi continua fuori dal Pdl'
'Tra i nostri valori c'e' la vita. Siamo laici e cattolici ma tutti noi crediamo che qualcuno possa dare e togliere la vita, ma quel qualcuno non e' il Parlamento'. Lo ha detto Angelino Alfano, nel suo primo discorso da segretario del Pdl. Quando entrai in politica "credevo che i migliori compagni di viaggio fossero quelli di An", ha detto il neo segretario del Pdl Angelino Alfano, parlando nel corso del Cn del Pdl e ricordando la figura e il valore del lavoro politico di Pinuccio Tatarella.
"Se mi domandassero che partito vorrei, direi che vorrei un partito che ci fosse anche tra 17 o 20 anni in cui un ragazzino che fa il consigliere provinciale di periferia diventasse un giorno segretario politico". Lo afferma il neo segretario politico del Pdl, Angelino Alfano, che aggiunge: 'Continueremo ad esserci perche' ci sono i nostri valori. Noi non siamo un partito vecchio".
Angelino Alfano inizia il suo intervento di investitura, al Consiglio Nazionale Pdl, tornando indietro con la memoria. A quando, nel 1994, appena ventitreenne, vide alla televisione Silvio Berlusconi e ne rimase 'folgorato'. Il neo segretario Pdl, mostra alla platea del Cn il 'santino', consegnatogli questa mattina dal papa', della sua prima campagna elettorale, ad Agrigento.
Poi ricorda: "Avevo 23 anni e vidi in televisione un imprenditore che aveva la passione per la liberta', che aveva il sole in tasca. Sentii una musica straordinaria e vedendo quell'uomo decisi unilateralmente di aderire a FI". Quindi snocciola tutti i valori in cui credeva allora, come il bipolarismo e la democrazia trasparente, e garantisce di "crederci ancora in quei valori".
"Non abbiamo alcuna fretta di lasciti né di eredità, ma della sua voglia politica di vincere ancora con lei nel 2013". Angelino Alfano, neosegretario politico del Pdl, dal palco del consiglio nazionale del partito manda un messaggio chiaro a Silvio Berlusconi: "Presidente, non ci lasciare".
Angelino Alfano lancia una "grande costituente popolare con chi vuole lanciarsi su questa strada con noi" che "abbiamo una prospettiva, quella del Ppe". Parlando al consiglio nazionale del Pdl che lo ha appena eletto segretario politico, il guardasigilli 'chiama' anche "gli amici del centro" ma senza fretta. "Non attendiamo una risposta questo pomeriggio - spiega - è un processo delicato e non un telequiz. Si possono chiamare i nostri amici ma con calma, non c'è bisogno ci diano domani pomeriggio una risposta perché abbiamo anche i voti in Parlamento senza di loro, siamo alla ricerca di un processo costitutivo serio, di una grande area che aggreghi gli italiani moderati, alternativi alla sinistra e che tenga insieme nel nostro paese tutti coloro i quali ci hanno creduto".
"Mi dimettero' dal ministero della giustizia scendendo dalla scaletta del volo di stato per viaggiare in treno insieme a voi in Italia e costruire un altro trattino del sogno che Berlusconi ha cominciato a costruire nel 1994". Lo ha detto il neo segretario del Pdl, Angelino Alfano, durante il Consiglio Nazionale del partito.
BERSANI, ALFANO E' SEGRETARIO DEL PARTITO O DEL PRESIDENTE?
"Ma Alfano e' segretario del partito o segretario del presidente del partito? Questo lo vedremo prossimamente'. Cosi' Pierluigi Bersani, segretario del Pd, sulla nomina di Angelino Alfano alla segreteria del Pdl. Ai giornalisti che gli fanno notare come sia stato eletto per acclamazione, il leader del Pd replica: 'E' fantastico, io ho fatto piu' fatica a diventare segretario, beato lui".
ALEMANNO, BASTA CON IL RICATTO CONTINUO DELLA LEGA
Gianni Alemanno si scaglia contro la Lega e chiede al Pdl di mettere uno stop ai suoi "continui ricatti". Dal palco del Consiglio nazionale del Pdl, il sindaco di Roma tocca vari punti, interni al partito ma anche riguardanti il governo e l'alleanza. E non lesina bordate: "Basta con questo continuo ricatto della Lega. La Lega vale il 10%, noi valiamo il 40%" all'interno della coalizione". Per di piu', Alemanno individua proprio nel partito di Bossi una delle "cause di quanto e' successo alle elezioni amministrative. E' colpa anche della Lega", dice. Quanto al federalismo, per il primo cittadino della Capitale bisogna andare avanti: "Facciamolo per davvero ma senza stritolare i comuni, le regioni e gli enti locali".
CICCHITTO, PRIMARIE REGOLATE. STOP DIRIGENTI ELETTI DA ALTO"Primarie regolate" per la scelta della classe dirigente che "non puo' piu' essere scelta dall'alto". Lo dice il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, parlando al Consiglio nazionale del partito dopo la nomina di Angelino Alfano alla segreteria. "Non dovranno esserci piu' coordinatori locali eletti dall'alto - ha detto - bisognera' trovare un modo per costruire un rapporto tra eletti ed elettori. Se Alfano riuscira' a costruire questo meccanismo per eleggere i nostri dirigenti con una sinergia tra gli eletti ed iscritti, avra' fatto un pezzo del grande compito che lo aspetta".
FINOCCHIARO, GUARDI ISTAT E SI VERGOGNI
"Abbiamo assistito anche oggi all'ennesimo teatrino messo in piedi dal Pdl per l'acclamazione di Alfano a segretario di Berlusconi". Lo afferma Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del PD, che prosegue: "Il tutto condito dal solito ottimismo di maniera sul governo, dalle solite accuse alla magistratura, a proposito, ma Alfano quando si dimettera' da ministro della Giustizia?, dai soliti annunci, compresi quelli sulla epocale riforma della giustizia e delle intercettazioni. Nelle stesse ore l'Istat rendeva noti dati sulla disoccupazione dei giovani e delle donne che fanno paura e Standard&Poor's confermava i rischi sul debito per l'Italia. E' davvero incredibile". "Invece di vivere su un quotidiano palcoscenico fatto di bugie che sta ormai crollando, il Pdl - conclude - guardi con onesta' la realta' del Paese e si vergogni del suo operato e della manovra che sta preparando per gli italiani".
"Deve essere una giornata di amore, coesione, ripartenza forte della nostra attività. Siamo una grande forza politica, la prima forza politica d'Italia, anche se il Pdl dice il contrario. Siamo al 30%". Lo ha detto Silvio Berlusconi aprendo i lavori del Consiglio nazionale del Pdl. Poi il premier guarda al futuro: "Dobbiamo riorganizzarci e ripartire. Dobbiamo consolidarci sul territorio e al Centro. Dobbiamo prepararci puntualmente per le prossime Amministrative che sono prodromiche alle Politiche".
"Dobbiamo riconquistare i nostri elettori", dice il premier, riferendo che chi ha avuto dei dubbi sul Pdl è stato deviato "dalla Rai e da La7".
"In altre situazioni i leader degli altri Paesi sono al 20%. La signora Merkel era scesa al 24%, poi dopo due decisioni fortunate, il no alla guerra in Libia e il no al nucleare, ha recuperato il 18% dei consensi", sostiene il Cavaliere citando poi i casi di Spagna e Portogallo. "Noi siamo riusciti a fare meglio di altri Paesi", osserva il presidente del Consiglio. "Sono consapevole - conclude il premier - che gli italiani non viziati dalla rappresentazione fatta dai media italiani, e lo dico sapendo che per qualcuno posso sfiorare il ridicolo, dovrebbero farci un monumento".
E sul governo dice: "Abbiamo davanti 18 mesi di lavoro che devono essere contrassegnati dall'umiltà che prima non avevamo: è un impegno prioritario. Dobbiamo riorganizzarci - ha esortato - siamo stati distratti dalla diaspora. Ora è alle spalle, dobbiamo ripartire per consolidarci al centro e sul territorio. Dobbiamo preparare, meglio di quelle recenti, in maniera puntuale le prossime elezioni amministrative che si terranno l'anno prossimo e saranno prodromiche alle politiche del 2013. Dobbiamo segnare dei punti a nostro favore".
In merito all'assetto istituzionale 'oggi noi ci troviamo in un sistema' per il quale 'vengo preso dallo sconforto perche' il governo puo' soltanto presentare un disegno di legge' che poi va nelle Aule 'dove si discute e si cambia e alla fine il Capo dello Stato appone la firma, ma se non piace alla magistratura di sinistra questa legge viene impugnata'. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante il suo intervento in corso al Consiglio nazionale del partito. Dunque 'dobbiamo riscrivere la legge che riguarda l'architettura istituzionale dello Stato. Dobbiamo ripartire meglio i poteri affinche' il Parlamento sia sovrano. I giudici della corte costituzionale vanificano la volonta' del popolo. Terzo e piu' importante impegno di questi 18 mesi di lavoro sara' modificare l'assetto istituzionale dello Stato', conclude il premier.
IL PRIMO DISCORSO DI ALFANO SEGRETARIO DEL PDL
Angelino Alfano mostra umiltà e tende la mano ai 'big' del partito. Il primo tributo lo dedica a Silvio Berlusconi, colui che lo ha convinto ad iscriversi, nel lontano 1994, a Forza Italia e credere nei suoi valori di riferimento. Ma il neosegretario del Pdl fa di piu'. Consapevole dei mal di pancia interni, delle fibrillazioni, riconosce che altri forse avrebbero meritato più di lui il ruolo che si ritrova a rivestire per investitura diretta di Berlusconi. Sul palco del Consiglio nazionale, Alfano dice infatti di "essere ben consapevole che ci sono altri piu' bravi e meritevoli, altri che avrebbero meritato di stare al posto mio. Questo lo so - scandisce - e ho il dovere di dirvi grazie". Quindi cita i tre coordinatori (che con il suo arrivo sono stati 'ridimensionati') uno ad uno per nome e li ringrazia pubblicamente, "li ringrazio di cuore". Ma non dimentica nemmeno chi, in queste settimane, non ha mancato di esternare il proprio malumore: e allora ecco che Alfano chiama per nome e cognome l'ex ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola. Poi cita anche l'ex An Altero Matteoli. E dice: "Il partito che vorrei e' quello che deve esserci anche tra 20 anni".
"Prima di dare una risposta su che tipo di partito vorrei che noi fossimo, intendo ringraziare di cuore i tre coordinatore, Verdini, Bondi e La Russa perche', lo dico con estrema franchezza, conosco le regole della politica, se loro avessero resistito, se si fossero impuntati, se loro non avessero manifestato generosita' nei confronti del pres Berlusconi e per quel poco che conta anche per me, oggi non saremmo a dire che il nostro partito ha un segretario politico nazionale". Lo ha detto Angelino Alfano, neo segretario politico del Pdl. "Voglio pero' ringraziare altri due uomini che negli anni in cui hanno guidato i due affluenti che hanno portato alla costruzione del grande partito: sono Claudio Scajola e Altero Matteoli", ha aggiunto Alfano.
'Dobbiamo fare un partito serio'. Lo ha detto il segretario nazionale Angelino Alfano, nel parlare dell'organizzazione che vuole dare al partito. Da subito, perche' 'l'idea di una grande costituente popolare non vuol dire che intanto non ci organizziamo'. 'Presidente - ha detto rivolto a Silvio Berlusconi - lei ha sempre detto che il Pdl e' un partito monarchico e anarchico. Ebbene, lei si e' annoiato a fare il monarca, gli altri non si sono annoiati a fare gli anarchici', ha detto con una battuta, sottolineando d'ora in poi la necessita' di 'creare un meccanismo semplice semplice di regole e sanzioni'. 'Non e' possibile - ha concluso - che uno cui non piace il candidato sindaco del Pdl si fa una lista 'Coca cola' e si candida da solo. Se vuole farlo, poi continua fuori dal Pdl'
'Tra i nostri valori c'e' la vita. Siamo laici e cattolici ma tutti noi crediamo che qualcuno possa dare e togliere la vita, ma quel qualcuno non e' il Parlamento'. Lo ha detto Angelino Alfano, nel suo primo discorso da segretario del Pdl. Quando entrai in politica "credevo che i migliori compagni di viaggio fossero quelli di An", ha detto il neo segretario del Pdl Angelino Alfano, parlando nel corso del Cn del Pdl e ricordando la figura e il valore del lavoro politico di Pinuccio Tatarella.
"Se mi domandassero che partito vorrei, direi che vorrei un partito che ci fosse anche tra 17 o 20 anni in cui un ragazzino che fa il consigliere provinciale di periferia diventasse un giorno segretario politico". Lo afferma il neo segretario politico del Pdl, Angelino Alfano, che aggiunge: 'Continueremo ad esserci perche' ci sono i nostri valori. Noi non siamo un partito vecchio".
Poi ricorda: "Avevo 23 anni e vidi in televisione un imprenditore che aveva la passione per la liberta', che aveva il sole in tasca. Sentii una musica straordinaria e vedendo quell'uomo decisi unilateralmente di aderire a FI". Quindi snocciola tutti i valori in cui credeva allora, come il bipolarismo e la democrazia trasparente, e garantisce di "crederci ancora in quei valori".
"Non abbiamo alcuna fretta di lasciti né di eredità, ma della sua voglia politica di vincere ancora con lei nel 2013". Angelino Alfano, neosegretario politico del Pdl, dal palco del consiglio nazionale del partito manda un messaggio chiaro a Silvio Berlusconi: "Presidente, non ci lasciare".
Angelino Alfano lancia una "grande costituente popolare con chi vuole lanciarsi su questa strada con noi" che "abbiamo una prospettiva, quella del Ppe". Parlando al consiglio nazionale del Pdl che lo ha appena eletto segretario politico, il guardasigilli 'chiama' anche "gli amici del centro" ma senza fretta. "Non attendiamo una risposta questo pomeriggio - spiega - è un processo delicato e non un telequiz. Si possono chiamare i nostri amici ma con calma, non c'è bisogno ci diano domani pomeriggio una risposta perché abbiamo anche i voti in Parlamento senza di loro, siamo alla ricerca di un processo costitutivo serio, di una grande area che aggreghi gli italiani moderati, alternativi alla sinistra e che tenga insieme nel nostro paese tutti coloro i quali ci hanno creduto".
"Mi dimettero' dal ministero della giustizia scendendo dalla scaletta del volo di stato per viaggiare in treno insieme a voi in Italia e costruire un altro trattino del sogno che Berlusconi ha cominciato a costruire nel 1994". Lo ha detto il neo segretario del Pdl, Angelino Alfano, durante il Consiglio Nazionale del partito.
BERSANI, ALFANO E' SEGRETARIO DEL PARTITO O DEL PRESIDENTE?
"Ma Alfano e' segretario del partito o segretario del presidente del partito? Questo lo vedremo prossimamente'. Cosi' Pierluigi Bersani, segretario del Pd, sulla nomina di Angelino Alfano alla segreteria del Pdl. Ai giornalisti che gli fanno notare come sia stato eletto per acclamazione, il leader del Pd replica: 'E' fantastico, io ho fatto piu' fatica a diventare segretario, beato lui".
ALEMANNO, BASTA CON IL RICATTO CONTINUO DELLA LEGA
Gianni Alemanno si scaglia contro la Lega e chiede al Pdl di mettere uno stop ai suoi "continui ricatti". Dal palco del Consiglio nazionale del Pdl, il sindaco di Roma tocca vari punti, interni al partito ma anche riguardanti il governo e l'alleanza. E non lesina bordate: "Basta con questo continuo ricatto della Lega. La Lega vale il 10%, noi valiamo il 40%" all'interno della coalizione". Per di piu', Alemanno individua proprio nel partito di Bossi una delle "cause di quanto e' successo alle elezioni amministrative. E' colpa anche della Lega", dice. Quanto al federalismo, per il primo cittadino della Capitale bisogna andare avanti: "Facciamolo per davvero ma senza stritolare i comuni, le regioni e gli enti locali".
CICCHITTO, PRIMARIE REGOLATE. STOP DIRIGENTI ELETTI DA ALTO"Primarie regolate" per la scelta della classe dirigente che "non puo' piu' essere scelta dall'alto". Lo dice il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, parlando al Consiglio nazionale del partito dopo la nomina di Angelino Alfano alla segreteria. "Non dovranno esserci piu' coordinatori locali eletti dall'alto - ha detto - bisognera' trovare un modo per costruire un rapporto tra eletti ed elettori. Se Alfano riuscira' a costruire questo meccanismo per eleggere i nostri dirigenti con una sinergia tra gli eletti ed iscritti, avra' fatto un pezzo del grande compito che lo aspetta".
FINOCCHIARO, GUARDI ISTAT E SI VERGOGNI
"Abbiamo assistito anche oggi all'ennesimo teatrino messo in piedi dal Pdl per l'acclamazione di Alfano a segretario di Berlusconi". Lo afferma Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del PD, che prosegue: "Il tutto condito dal solito ottimismo di maniera sul governo, dalle solite accuse alla magistratura, a proposito, ma Alfano quando si dimettera' da ministro della Giustizia?, dai soliti annunci, compresi quelli sulla epocale riforma della giustizia e delle intercettazioni. Nelle stesse ore l'Istat rendeva noti dati sulla disoccupazione dei giovani e delle donne che fanno paura e Standard&Poor's confermava i rischi sul debito per l'Italia. E' davvero incredibile". "Invece di vivere su un quotidiano palcoscenico fatto di bugie che sta ormai crollando, il Pdl - conclude - guardi con onesta' la realta' del Paese e si vergogni del suo operato e della manovra che sta preparando per gli italiani".
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