
"Non voglio che lo stesso accada al mio fratellino", ha detto tra le lacrime, svelando un contesto di abusi sessuali ripetuti da parte dei genitori e di una coppia di amici di famiglia, degrado, promiscuità e violenza. Una storia drammatica accaduta a Palermo. Il padre e la madre della vittima, due immigrati con impieghi occasionali, sono stati arrestati. Il figlio vive ormai in comunità. Lontano però dal fratellino che ha tentato di salvare dalle molestie familiari e che è stato affidato, invece, ad un altro centro.
VIOLENZE RICOMPENSATE CON DELLE CARAMELLE- Le violenze, scoperte grazie all'attenzione dei docenti dell'istituto comprensivo di Palermo che il ragazzino frequentava, sono andate avanti per mesi, accompagnate da percosse brutali. La vittima ha raccontato di essere stata violentata sia dalla madre, che dal padre e che agli abusi assisteva il fratellino di 8 anni. A volte, poi, nei giochi erotici e nei rapporti sessuali veniva coinvolta una coppia di amici dei genitori che "ricompensavano" le prestazioni del minorenne dandogli qualche euro o delle caramelle. Quando il tredicenne si rifiutava di accondiscendere alle richieste dei grandi veniva preso a cinghiate.
GENITORI ARRESTATI- La tremenda storia è stata analizzata dagli investigatori, coordinati dal pm Fabiola Furnari, e, soprattutto, da uno psichiatra infantile che ha ritenuto assolutamente attendibile l'adolescente. I genitori, accusati di violenza sessuale, sono finiti in prigione.
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