venerdì 22 luglio 2011
Malawi/ 18 morti nelle sommesse, esercito pattuglia le citta'
L'esercito del Malawi pattuglia le strade di molte citta' del paese, all'indomani di due giorni di inedite proteste contro il presidente Bingu wa Mutharika nei quali sono morte 18 persone. Stati Uniti e Gran Bretagna hanno condannato il ricorso alla violenza, denunciando la sistematica repressione delle autorita' del Malawi attraverso delle piccole radio locali che tentano di raccontare la sommossa. "Alla luce degli scontri e le voci sulla repressione, chiediamo ad entrambi le parti di fare prova di moderazione", ha indicato in un comunicato l'ambasciata americana a Pretoria. Mutharika, ex economista della Banca Mondiale, eletto per la prima volta nel 2004 ha invitato in un discorso alla radio la popolazione a fare prova di calma. Secondo il portavoce del ministro della sanita', Henry Chimbali, 10 persone sono morte nelle citta' di Karonga e Mzuzu nel nord del Paese, dove i dimostranti hanno saccheggiato gli uffici del partito democratico progressista al potere per protestare contro la carenza cronica della benzina. Altre otto persone, sono morte nella capitale Lilongwe e nel citta' di Blantyre nel sud del Paese, teatro di scontri tra polizia e manifestanti che chiedevano le dimissioni del presidente coinvolto in un teso braccio di ferro con la Gran Bretagna. Le relazioni tra i due Paesi, si sono deteriorate dopo la pubblicazione di cablogrammi diplomatici inglesi, nei quali Mutharika era definito un dirigente "autocraticoe insofferente verso le critiche". Dopo la pubblicazione, l'ambasciatore di sua Maesta' e' stato espulso, e Londra ha sospeso il suo aiuto economico di 385 milioni di euro per il prossimo quadriennio.
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