Rivoluzione in Salento. Dall'Ordine degli avvocati di Lecce parte un progetto rivolto alle avvocate-mamme: dopo mesi di studio al via la Banca del tempo. L'iniziativa consiste nella creazione di una banca dati per lo scambio di servizi e prestazioni.
Le avvocate iscritte all'ordine sono oltre 2mila e potranno registrarsi nell'apposita sezione dedicata sul sito http://www.ordineavvocatilecce.it/bancadeltempo oppure allo sportello informativo in via Brenta presso la sede dell'Ordine. Potranno poi scambiare tra loro attività legate alla professione o alla formazione. Dunque quello che prima era solo uno scambio di favori diventa ora un servizio ufficiale che gestisce la disponibilità delle iscritte nei confronti delle colleghe.
L'attività della Banca del tempo sarà sottoposta al controllo dell'Ordine, che vigilerà in base al codice di deontologia professionale. Ogni utente avrà un numero di ore minimo da fornire, sui cui poi si calcoleranno eventuali debiti o crediti. Attivando la cooperazione e il sostegno tra colleghe si produrranno dei meccanismi di facilitazione del lavoro che consentiranno alle avvocate di avere tempo anche per sé e per la famiglia.
Il progetto è nato "per consentire alle avvocate di svolgere più impegni contemporaneamente, ad esempio una sostituzione d'udienza o le attività di cancelleria, che richiedono un dispendio di tempo elevato e che possono essere delegate con semplicità ad altre colleghe", spiega l'avvocato Rita Perchiazzi, referente della Banca del tempo.
E l'assessore al Welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, sottolinea che "la banca del tempo rappresenta uno strumento di innovazione sociale, in grado di misurare la cittadinanza attiva, la solidarietà e la coesione sociale".
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