giovedì 29 settembre 2011

Dimenticano il sondino, muore soffocata


Donna 27enne malata di tumore e ricoverata all'ospedale Humanitas di Rozzano (Milano), é morta per soffocamento perché i medici non le hanno applicato un sondino drenante che avrebbe impedito il blocco dell'apparato respiratorio

Malata di tumore e ricoverata all'ospedale Humanitas di Rozzano (Milano), é morta per soffocamento perche', stando all'ipotesi della procura di Milano, i medici non le hanno applicato un sondino drenante che avrebbe impedito il blocco dell'apparato respiratorio.
Per questo il pm Maurizio Ascione, ha chiesto il processo per 4 medici con l'accusa di concorso in omicidio colposo, aggravato dalla violazione dell'arte medica. La donna, 27 anni, affetta da neoplasia, aveva subito la resezione dello stomaco nel luglio del 2009, ma i medici, ne' durante l'operazione, ne' in un secondo momento, le hanno applicato un sondino naso-digiunale all'altezza dell'esofago che, in queste circostanze, serve per drenare la bile e gli altri acidi dello stomaco, evitando che si accumulino nell'apparato respiratorio.

Dopo l'operazione, la ragazza ha cominciato ad accusare forti dolori al torace e aveva difficolta' a respirare, ma, stando alla procura, i medici non hanno sospettato che la sofferenza della giovane fosse motivata dalla mancanza del sondino e le avrebbero somministrato antibiotici non adeguati. La ragazza e' morta poco dopo l'intervento per insufficienza respiratoria. La richiesta di rinvio a giudizio e' stata accolta dal gup Andrea Salemme, che ha fissato l'udienza preliminare il prossimo 11 ottobre.

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