mercoledì 28 settembre 2011

Bistecca di rettile, ultima follia da gourmet

Dal Terzo Mondo si sta diffondendo sempre più anche in Europa. Ma gli esperti avvertono: può fare molto male alla salute


Altro che salmone o caviale, cappone o tacchino. Se la tendenza degli ultimi mesi verrà confermata, nei prossimi anni rischiamo di assistere a un’autentica invasione sulle nostre tavole di (presunte) leccornie esotiche come la carne di coccodrillo, serpente, lucertola o tartaruga.

Pericolo virus e batteri
La carne di rettile è sempre più diffusa per il consumo umano, nel terzo mondo, ma anche in Europa e negli Usa. I suoi sostenitori dicono che è nutriente e ricca di proteine, oltre a costare relativamente poco. Ma tacciono sui rischi per la salute. A lanciare l'allarme sui pericoli per la salute umana è stata di recente L'Autorità europea per la sicurezza degli alimenti (Efsa), che ha stilato un dettagliato rapporto sulla possibile trasmissione di ospiti sgraditi (salmonella, funghi, parassiti) dal rettile all'uomo. E la conclusione è che mangiare carne di coccodrillo del Nilo, di testuggine o lucertola, comporta “rischi rilevanti” per la salute, soprattutto per via della salmonella, rinvenuta in grande quantità nell'intestino dei coccodrilli sia vivi sia surgelati. Non solo: alcuni parassiti e protozoi presenti nei serpenti possono portare alla Pentastomiasi, con lesioni ai linfonodi del tratto digestivo, o alla Sparganosi, che produce cisti sottocutanee, lesioni e infiammazioni molto dolorose in ogni parte del corpo e fibromi. Non uno scherzo dunque, senza contare la possibilità che i virus che infettano i rettili siano trasmissibili all'uomo.


Nessun commento:

Posta un commento