mercoledì 28 settembre 2011

Cuccioli dall'Est,"business da 300 mln"


Cani e gatti allevati in Paesi stranieri e trasportati in Italia in condizioni penose, poi venduti agli ignari proprietari per poche centinaia di euro. È cresciuto negli ultimi anni il traffico di cuccioli dall'est: un vero business da 300 milioni di euro l'anno. A denunciarlo è la Lav che presenta il primo manuale contro il traffico di cuccioli.
Il manuale 'Procedure per l'esecuzione dei controlli nella movimentazione comunitaria di cani e gattì, è stato realizzato dal ministero della Salute, Lega antivivisezione (Lav) e Federazione nazionale Ordini veterinari (Fnovi), in collaborazione con la polizia di Stato e con il patrocinio dei ministeri degli Affari esteri e del Turismo. E Gaetana Ferri, direttore generale Sanità animale del ministero della Salute, consiglia ai cittadini di diffidare degli annunci online di vendita di animali.
"Questo manuale, diretto a veterinari ufficiali e forze dell'ordine - ha dichiarato Roberto Bennati, vicepresidente della Lav - ha lo scopo di ottimizzare le attività di contrasto della tratta di cuccioli dall'Est Europa verso l'Italia e l'applicazione della legge 201/2010 di ratifica della convenzione sui diritti degli animali, che ha introdotto lo specifico reato di traffico di cuccioli. Fornisce la conoscenza del complesso quadro normativo che regola gli scambi commerciali di questi animali tra Paesi Ue e la loro introduzione sul nostro territorio".
Il manuale "si compone di una parte testuale - continua Bennati - che descrive le disposizioni relative alla movimentazione di cani e gatti all'interno dei Paesi dell'Unione Europea e verso l'Italia per quanto riguarda lo scambio commerciale legale fornendo tutti i dettagli tecnico-normativi cui questo deve rispondere e i fac-simile dei certificati e della documentazione che il trasportatore deve presentare, oltre alla descrizione delle fattispecie di reato codificate, e di una parte di relativa a grafici e statistiche".


SPERIMENTAZIONI SUGLI ANIMALI
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