mercoledì 28 settembre 2011

Clinica degli orrori ancora alla sbarra Brega


Affari Italiani editore Santa RitaNuova richiesta di rinvio a giudizio per l'ex primario della chirurgia toracica della clinica Santa Rita di Milano, Pierpaolo Brega Massone, gia' condannato in un primo processo a 15 anni e sei mesi di carcere
, e per i suoi due aiuti, Marco Pansera e Fabio Presicci. L'accusa e' di omicidio volontario aggravato dalla crudelta' in relazione alla morte di quattro pazienti che avrebbero subito interventi inutili o dannosi in quella che venne ribattezzata la 'clinica degli orrori'.

Brega Massone risponde di tutti e quattro i decessi, Presicci di due e Pansera di uno. Oltre ai tre chirurghi sono indagate altre 10 persone, quasi tutti medici, accusati a vario titolo dei reati di lesioni gravissime e di truffa ai danni del servizio sanitario nazionale. Le lesioni gravissime riguardano 46 casi di interventi ritenuti sempre inutili su pazienti in gran parte malati terminali.

Per i magistrati milanesi, Grazia Pradella e Tiziana Siciliano gli indagati avrebbe effettuato interventi abnormi e invasivi, eseguiti "in totale disprezzo delle condizioni di fragilita'" del paziente fino ad accelerarne la morte, con lo scopo di gonfiare i rimborsi da parte del Servizio sanitario nazionale. Ben 51 sono i capi d'imputazione contestati agli indagati.

Questo filone dell'indagine e' nato dall'analisi di nuove cartelle cliniche di pazienti che sono stati ricoverati tra il 2005 e il 2008 alla casa di cura milanese e dall'approfondimento di alcune gia' vagliate dagli inquirenti. Tra gli indagati, oltre ai tre chirurghi, anche altre 10 persone, tra ex direttori sanitari, medici, anestesisti e un'infermiera: per tutti, compresi Brega, Presicci e Pansera che sono anche accusati di omicidio volontario, i reati ipotizzati a vario titolo sono ancora lesioni gravissime per 45 casi di pazienti che sarebbero stati operati inutilmente, molti dei quali malati terminali, truffa al Servizio sanitario nazionale per un importo di circa tre milioni, falso e poi concorso in omicidio colposo.

Inoltre all'infermiera e' stato contestato il favoreggiamento all'ex primario e l'appropriazione indebita in concorso con lo stesso cui avrebbe anche fornito, sottraendoli alla Santa Rita, medicinali e materiale sanitario affinche' Brega, dopo l'allontanamento dalla struttura con il caso ormai scoppiato e prima dell'arresto, potesse continuare ad esercitare la professione in ambulatorio.
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