martedì 13 settembre 2011

Gioco erotico sadomaso, muore soffocata una 24enne.A casa l'ingegnere del bondage.

reportage bondage



Arresti domiciliari per l'ingenere Soter Mule', finito in carcere due giorni fa con l'accusa di aver ucciso la studentessa Paola Caputo nel corso di un gioco erotico sadomaso. Lo ha deciso il gip Marco Mancinetti che ha qualificato il fatto come omicidio colposo, rispetto all'ipotesi piu' grave di omicidio preterintenzionale indicata dalla procura. Il gip ha accolto l'istanza presentata dagli avvocati Antonio Buttazzo e Luigi Di Majo.

INDAGATO A GIP, E' STATO UN INCIDENTE - La morte di Paola Caputo, durante un gioco erotico sadomaso, "e' stata un incidente, una tragica fatalita'". Lo ha detto Soter Mule' al gip Marco Mancinetti durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto. L'ingegnere 42enne, assistito dagli avvocati Antonio Buttazzo e Luigi Di Majo, si e' detto piu' volte "addolorato e affranto" per la morte della sua amica e ha chiesto notizie dell'altra ragazza, Federica, ancora ricoverata in gravi condizioni in ospedale. "Federica, all'improvviso, si e' sentita male ed e' caduta a terra. Cosi' facendo ha sollevato Paola che e' stata soffocata dalla corda", ha raccontato Mule'. L'uomo, che lascera' Regina Coeli nelle prossime ore, ha chiarito al giudice che il piacere sessuale stava nel legare le due ragazze e non nella pratica dello strozzamento fino all'asfissia. "Lo avevamo fatto gia' una volta", ha raccontato. Lui avrebbe dovuto solo osservare il gioco di bilanciamento tra le due ragazze: "Non dovevo fare alcun filmato ne' scattare foto". Il materiale sadomaso trovato dagli inquirenti nell'abitazione dell'indagato non e' stato oggetto di contestazione da parte del pm che ora dovra' valutare se ricorrere o meno al riesame dopo la derubricazione del reato (l'omicidio colposo al posto di quello preterintenzionale) decisa dal gip.

DIFESA MULE', GIP ESCLUDE VOLONTARIETA' - "E' stato valorizzato dal giudice l'elemento della non volontarieta' e il comportamento processuale dell'indagato che ha risposto a tutte le domande. Era evidente che la misura richiesta dalla procura dovesse essere gradata dal gip". Lo ha dichiarato l'avvocato Antonio Buttazzo, uno dei difensori dell'ingegnere Soter Mule', per il quale il gip Marco Mancinetti ha disposto gli arresti domiciliari per il reato di omicidio colposo in relazione alla morte di Paola Caputo, che sabato scorso ha perso la vita nel corso di un gioco erotico.



UN GIOCO EROTICO MORTALE - Il fatto è avvenuto sabato intorno alle 4 del mattino all'interno di un garage nell'immobile affittato all'Agenzia delle Entrate e all'Enav in zona Settebagni. Al termine di una serata in un locale romano a base di alcol e probabilmente droga, l'uomo si era recato nel vano caldaia con la ragazza e con una sua amica. Il gioco erotico e' pero' finito male con la morte di una studentessa leccese e il ricovero dell'altra ragazza.



Pubblichiamo l'analisi di Giovanni M. Ruggiero, medico Chirurgo, specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva: "Quando il rischio del gioco erotico sado-maso fa uscire il numero nero della morte, tutte le colte finezze dell’immaginazione lasciano il posto alla realtà della debolezza umana. E di questo pare stia facendo esperienza Soter Mulè, l’ingegnere romano appassionato di shibari e di kinbaku, i giochi erotici giapponesi di legature del corpo. Con corde si annodano corpi di persone consenzienti e si costruiscono raffinate immagini viventi di donne legate. Ma si fa esperienza anche di stati di semi-soffocamento controllato al fine di ottenere sensazioni che intensificano l’eccitazione erotica.
Però questa volta tutto questo ha portato alla morte di una donna e a gravi lesioni per l’altra, entrambe compagne di gioco di Mulè. E si cercano spiegazioni. Tra le quali, impera quella che per oltrepassare certi limiti occorre competenza e sapienza. Sarà così, ma Soter Mulè non sembrerebbe un dilettante del sesso estremo. È conosciuto negli ambienti della scena sado-maso romana, ha partecipato ad eventi e mostre. Non è stato disconosciuto da altri adepti dello shibari. La caduta dell’acrobata del sesso non ha generato reazioni di dissociazione.
Però qualcuno ha comunque dichiarato che la situazione non era propriamente all’altezza del rito erotico giapponese, che il luogo era sordido e che non si trattava di fotografia erotica poiché le due sfortunate amiche erano un po’ troppo grasse. Questo ultimo dettaglio delle amiche un po’ troppo sovrappeso per essere degne delle finezze dello shibari mi ha dato il senso della miseria umana del tutto. Dai misteri d’oriente siamo tornati alla piccolezza della creatura umana. Per fortuna, aggiungo.
Ma sarà vero che è tutta una questione di competenza, per non dire di iniziazione? Che con i professionisti, per non dire gli iniziati, queste cose non accadono? È possibile pretendere il rischio senza rischio? È possibile invocare il soccorso della competenza e della professionalità come reti protettive del salto nell’iniziazione al sesso estremo? Il sesso, come e più dell’amore, cerca la 
novità . Ma quando la novità diventa fine a se stessa, ben presto ci si stanca e si cerca il rischio. Ma poi, se salta fuori il numero nero, si rimane soli a piangere davanti alla morte e a meditare sulla pochezza umana. E a quel punto invocare la professionalità e la competenza suona davvero straniante".
IL SESSUOLOGO, SESSO ESTREMO PER 500MILA COPPIE ITALIANE - Sono circa 500 mila le coppie italiane coinvolte in pratiche di sesso estremo. Rappresentano il 3-5% della popolazione sessualmente attiva, stima Alberto Caputo, sessuologo e psichiatra milanese. "Una coppia su tre - sentito dall'Adnkronos - è interessata alla sessualità alternativa, ad esempio all'uso di sextoys; una su cinque, invece, ha provato una forma di sessualità estrema", come l'uso di travestimenti e fruste, ma anche il bondage, la pratica basata su costrizioni fisiche e realizzata con corde e bavagli, costata alla vita a Roma ad una giovane studentessa di 24 anni. Tra le coppie che praticano bondage, in inglese schiavitù, "il 90% normalmente pratica anche sesso normale - ci tiene a precisare Caputo - solo il 5% esclusivamente bondage e un altro 5% alterna queste pratiche al sesso» convenzionale sotto le lenzuola. Più del 25% sostiene che il bondage è l'unica forma di sesso soddisfacente". Ma queste pratiche di costrizione "non comportano violenza - ricorda Caputo - e non possono non essere consensuali".


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