La Ferrari cambia completamente pelle in vista del 2012. Le scoppole rimediate in questo campionato hanno lasciato il segno. Urge rivoluzionare, perchè modificando appena il sentiero sin qui percorso di risultati si rischia di non ottenerne. O meglio, a Maranello temono che in questo contesto la Red Bull continuerà a dominare, lasciando ad Alonso e alla McLaren il ruolo di comprimari che al massimo lottano per il podio o per qualche casuale vittoria di tappa. Ecco perché nelle prossime cinque gare si cercheranno nuove esperienze in ottica futura. In primo luogo l'obiettivo del Cavallino Rampante è di trovare una soluzione per le gomme, problema irrisolto in questa stagione. Urge farle andare velocemente in temperatura, come riesce perfettamente a Red Bull e McLaren. Secondo punto da toccare: l'aerodinamica. Già in Corea debutterà un'ala anteriore sperimentale che è stata pensata per la prossima Ferrari, ma che si spera possa già dare qualche vantaggio nel breve - così da aiutare Fernando Alonso a vincere la volata per il secondo posto davanti a Button e Webber. Oltretutto si spera in un nuovo fondo per rendere più efficace la monoposto. In teoria avrebbe già dovuto essere testato a Singapore, ma problemi di tempo hanno consigliato di rimandare a Suzuka tra due settimane.
Voci e indiscrezioni su una monoposto più aggressiva, che si vanno a intrecciare con l'impossibilità di ingaggiare Adrian Newey, il papà della Red Bull. Già lo scorso anno in Ferrari tentarono il colpo: lui più di Seb Vettel era l'oggetto dei desideri proibiti del team italiano. Ma l'assalto non andò a buon segno. Una delle soluzioni di cui vociferano nei paddock in queste ultime ore potrebbe essere quella di riportare Rory Byrne in sella al Cavallino. Proprio l'ingegnere di cinque mondiali vinti con Ross Brawn e Schumi. Attualmente ha un ruolo di consigliere esterno, ma la possibilità che possa essergli consegnato un ruolo più operativo di responsabilità accanto a Pat Fry è girata nei corridoio della F1. La rivoluzione rossa sta già iniziando...
Nessun commento:
Posta un commento