mercoledì 8 giugno 2011

Traffico di rifiuti/ In manette il dottor Scotti

Dario Scotti
Arrestato Angelo Dario Scotti, vice presidente del cda di Riso Scotti Energia, nonché presidente del cda e amministratore delegato di Riso Scotti spa. Con lui sono stati posti ai domiciliari altre tre persone, mentre è stato disposto il carcere Franco Centili, funzionario del Gestore dei servizi energetici di Roma.
Sono accusati a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, truffa ai danni di ente pubblico, frode in pubbliche forniture, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e altri reati commessi tra il 2005 e 2010.
Gli arresti, disposti dal gip Stefania Donadeo su richiesta della direzione distrettuale antimafia competente per il reato di traffico illecito di rifiuti, costituiscono uno sviluppo dell'indagine denominata "Dirty Money" svolta dal corpo forestale dello Stato che a novembre aveva portato al sequestro dell'impianto della società.
Secondo gli inquirenti, per evitare di restituire allo Stato 7 milioni indebitamente percepiti per la falsa produzione di energia pulita, la Riso Scotti Energia avrebbe elargito consistenti somme di denaro in contante a funzionari compiacenti del Gestore dei servizi energetici (Gse) di Roma. Nella corruzione risulterebbero coinvolti il presidente del cda e il responsabile dell'impianto, mentre il presidente e amministratore delegato della Riso Scotti spa ne sarebbe stato a conoscenza.
Gli altri indagati posti ai domiciliari dal Corpo forestale dello Stato in collaborazione con la Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato sono Andrea Raffaelli, funzionario del Gse; Elio Nicola Ostellino, consulente in materia energetica; e Nicola Farina, commercialista di fiducia del Gruppo Scotti con studio a Milano. A carico degli indagati, tra cui figurano a piede libero altri funzionari pubblici e soggetti privati, il gip ha disposto il sequestro preventivo di somme di denaro e altre utilità, per un valore equivalente ai profitti illeciti, stimati in circa 17 milioni. A livello territoriale l'attività investigativa è stata sviluppata dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Pavia del Corpo forestale dello Stato in collaborazione con i colleghi della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato di Roma, con il coordinamento dei pm di Pavia Roberto Valli e Paolo Mazza applicati per questo procedimento alla Dda di Milano.

Nessun commento:

Posta un commento