martedì 21 giugno 2011

Melania, svolta nel delitto di Ascoli Parolisi indagato: 'Ha ucciso la moglie'


Melania omicidio Ascoli Salvatore Parolisi

Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, la ventinovenne di Somma Vesuviana scomparsa il 18 aprile a Colle San Marco, vicino Ascoli Piceno e ritrovata morta due giorni dopo nei boschi del Teramano, è indagato per omicidio volontario. E' quanto si apprende da fonti investigative. Parolisi sarà interrogato dagli inquirenti venerdi prossimo ad Ascoli.  Il militare, indagato a piede libero, si trova ancora a Frattamaggiore (Napoli), sua cittadina d'origine insieme alla figlia.
SONO TRANQUILLO - "Parolisi ha accolto la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati con la giusta serietà ma anche con serenità. E' tranquillo. D'altronde lui è stato di fatto indagato da tutti già dal primo giorno delle indagini, e mai aiutato da nessuno". Così l'avvocato Nicodemo Gentile, il legale che insieme a Walter Biscotti difende - ora da persona indagata, e non più solo "informata sui fatti", il marito di Melania Rea, la donna trovata uccisa il 20 aprile scorso nel Bosco delle Casermette, nel teramano, ma a pochi chilometri dal confine con Ascoli Piceno. "Dobbiamo ancora capire cosa è effettivamente successo - dice Gentile - e poi ci muoveremo secondo le necessità. Di sicuro lavoreremo in una direzione diversa rispetto a prima, ma sulle stesse basi, che sono quelle delle dichiarazioni del nostro assistito, che ricordo e' un indagato a piede libero".




L'iscrizione del registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario di Salvatore Parolisi, era nell'aria da alcuni giorni, soprattutto dopo la scoperta di un nuovo telefonino di sua proprietà che il caporalmaggiore aveva nascosto in un campo sportivo di Folignano, il paese vicino ad Ascoli dove abitava con la moglie. 
LA DIFESA - Nei giorni scorsi Parolisi si era difeso: "Ho tradito, ma non l'ho ammazzata". Una persona esasperata, il marito di Melania aveva parlato in tv. Ha ammesso di essersi disfatto del cellulare con cui comunicava di nascosto con l'amante Ludovica P., ritrovato nel campo sportivo di Villa Pigna a Folignano. Parolisi ha detto di essere tornato nel paese dell'ascolano in cui viveva con la moglie e la figlioletta per riprendere alcune cose, fra cui i poster del matrimonio con Melania, e di essersi fermato nel campetto - un luogo per lui significativo - per raccogliere una margherita nel ricordo della moglie. E sì, ha ammesso, mi sono disfatto del telefono: "Sì, l'ho buttato in quel punto, non ho tolto la scheda, non l'ho spaccato. Non è stato acceso né usato. Non vedo che cosa possa contenere quel telefono" ha detto.
IL TRADIMENTO - "Il tradimento - si è poi difeso Parolisi - non è un reato. Basta, veramente basta". Alla domanda se conoscesse Laura Titta, la soldatessa arrestata per i servizi resi ai boss del clan dei Casalesi, a suo tempo addestrata nella stessa caserma di Ascoli in cui prestò servizio Parolisi, il caporalmaggiore ha risposto: "Non ricordo di averla mai conosciuta, e il nome non mi dice nulla. Non sono il playboy della situazione». Ospiti della trasmissione condotta da Salvo Sottile, il fratello di Melania, Michele e lo zio Rino. Dopo l'ultima bugia sul telefonino, Michele ha detto: "Non mi fido più di lui, avrebbe potuto dirlo agli inquirenti e non l'ha fatto".


Nessun commento:

Posta un commento