"Mi sento malissimo. Perché gli innocenti - aggiunge Misseri - stanno in carcere e io che sono il colpevole veramente sto fuori". "Sono io il colpevole. Io volevo rimanere in carcere - continua - ma mi hanno fatto uscire e sto malissimo. Sono rimasto male di come hanno trattato mia moglie vicino alla caserma. Quell'immagine non mi è piaciuta per niente".
MICHELE: MIA MOGLIE E' INNOCENTE- Sua moglie non c'entra? "Niente c'entra. A me non mi hanno mai creduto". "Sono stato io a fare tutto. Lo giuro sulle ossa di mia..., se no che mi venga un fulmine che non mi sposto di qua". Misseri, piangendo, dice di essersi pentito. "L'ho detto sempre che mi sono pentito. Io non lo volevo fare, non so perché mi è successa così questa cosa...".
Michele Misseri racconta e mima quanto, secondo il suo racconto, è successo in garage il 26 agosto scorso. "Ho avuto un calore alla testa quando ho alzato Sarah. Quando l'ho appoggiata a terra mi è arrivato un calcio, da Sarah sul parafango c'era un pezzo di corda, io l'ho preso, l'ho buttato al collo e l'ho girato. Non so neppure io come ho fatto. Io l'ho presa di spalle, lei non ha fatto nessun urlo, niente. Io tutti i miei nervi li ho scaricati tutti sopra Sarah. Tutti".
MICHELE: MIA MOGLIE E' INNOCENTE- Sua moglie non c'entra? "Niente c'entra. A me non mi hanno mai creduto". "Sono stato io a fare tutto. Lo giuro sulle ossa di mia..., se no che mi venga un fulmine che non mi sposto di qua". Misseri, piangendo, dice di essersi pentito. "L'ho detto sempre che mi sono pentito. Io non lo volevo fare, non so perché mi è successa così questa cosa...".
Michele Misseri racconta e mima quanto, secondo il suo racconto, è successo in garage il 26 agosto scorso. "Ho avuto un calore alla testa quando ho alzato Sarah. Quando l'ho appoggiata a terra mi è arrivato un calcio, da Sarah sul parafango c'era un pezzo di corda, io l'ho preso, l'ho buttato al collo e l'ho girato. Non so neppure io come ho fatto. Io l'ho presa di spalle, lei non ha fatto nessun urlo, niente. Io tutti i miei nervi li ho scaricati tutti sopra Sarah. Tutti".
"HO FATTO TUTTO DA SOLO"- Ha fatto da solo? "Non c'è nessuno".Altre persone però sono finite in carcere... "Si, loro li hanno portati ma non c'è nessuno". Un messaggio per Cosima e Sabrina? "Mi dispiace di quello che ho fatto, specialmente Sabrina che non so come devo dire perdono, a una figlia, come faccio a chiederle perdono?".
LA PROCURA: PAROLE DI MISSERI VALGONO ZERO- "Per noi le parole di Misseri valgono zero. Ha ritirato fuori anche la corda. Ma la bambina ce l'aveva stampata sul collo la cintura con cui è stata strangolata. Sottile. Da donna".Non credono a zio Michè i magistrati tarantini. Lui appena uscito di carcere è tornato a pasticciare vecchie dichiarazioni per autoaccusarsi dell'omicidio della nipote, Sarah Scazzi, e scagionare la figlia Sabrina e la moglie Cosima Serrano, entrambe in cella per omicidio premeditato.
ABBIAMO UNA MONTAGNA DI PROVE- Per la procura il quadro è ormai chiaro: «Abbiamo una montagna di prove». E i pm stanno già preparando gli avvisi di chiusura indagini in cui Misseri sarà accusato anche di autocalunnia. Si attende solo il via libera della Germania all'interrogatorio di Vanessa Cerra che, prima di trasferirsi là, raccolse (e riportò alla madre, che lo disse ai pm) le confidenze del suo capo fiorista su una scena. Forse tra gli ultimi istanti di vita della quindicenne. Le disse «di aver notato il 26 agosto Sarah correre in lacrime, proveniente da via Deledda» e «sopraggiungere con la sua autovettura Cosima: la quale presa con la forza la nipote l'aveva presa per i capelli e l'aveva fatta entrare a forza in auto». Ma non accettò il consiglio di dirlo ai carabinieri e le chiese di tacere. A verbale confermò la scena, ma adombrò l'ipotesi di aver sognato. Sebbene fosse pieno giorno e stesse guidando.
LA RICOSTRUZIONE DEI PM- Per i pm invece andò proprio così. Sarah fu riportata nella villetta. Lì la cugina le rinfacciò ancora di aver attratto il suo pseudo-fidanzato. E poi le avrebbe stretto la cintura al collo. Spalleggiata, se non aiutata dalla madre. Michele, ancora accusato anche di omicidio, sarebbe subentrato poi. Il resto per i pm sono chiacchiere. Peggio: depistaggi. Compiuti con il "suggerimento" di avvocati e la compiacenza delle tv. E si sta valutando l'ipotesi di favoreggiamento per gli "ammaestratori" del contadino bugiardo. Che le sue fossero menzogne è Michè stesso a raccontarlo a Cosima in un colloquio in carcere, intercettato. A partire dall'invenzione della violenza sessuale. Michele: "Mi ha fatto capire una cosa (l'avvocato ndr) che per esser credibile ha detto: "pure che non c'è stata la violenza, tu hai detto che è stata violentata (...), devi dire lo stesso". (...). Non è vero che l'avevo violentata". Cosima: "Perché dicesti che l'hai fatto?". Michele: "No, siccome io l'ho fatta trovare nuda, io non sapevo se era vergine o no... la Sabrina diceva che si faceva con tutti... si baciava con tutti". Cosima: "Vabbeh si baciava...".
VALENTINA E COSIMA INTERCETTATE IN AUTO- Cosima ha sempre sostenuto nell’interrogatorio tenuto il 28 settembre scorso, quando non c’erano indagati e Sarah si cercava viva, che il marito fino a poco prima delle 14.40 si trovava in casa sulla sdraio a riposare, tanto da sentirlo mentre diceva a Sabrina di non aver visto Sarah.
In una conversazione intercettata nell’auto di Cosima il 28 settembre, proprio il giorno dell’interrogatorio subito ad opera dei carabinieri, Cosima e Valentina parlano di questo aspetto, tutt’altro che secondario nell’economia dell’inchiesta, chiarendo definitivamente la posizione di Michele Misseri all’arrivo di Sarah.
COSIMA: Là fuori ?
VALENTINA: sì, ha detto poi … che lui ha detto: “ mo tutti sospettano magari di papà che la Sabrina è … com’è? … se papà stava là con la Sabrina?
COSIMA: va beh stava giù... quando... durante che stavano girando stava giù che papà stava raccogliendo i fagioli ho detto... Però quando andai la prima volta mi sembra che dentro casa stava, quando ha detto: se era arrivata la Sarah... alle due eh...
VALENTINA: che se ha detto che stava ancora là fuori...che ne hanno parlato adesso.
COSIMA: là fuori?
VALENTINA: eh...
COSIMA: come ancora là fuori?
VALENTINA: eh … là fuori si sono parlati, non si sono parlati proprio dentro casa.
COSIMA: La Sabrina?
VALENTINA: eh! non è che mo hai detto così, hai verbalizzato così, e mo si trova nei casini papà?
COSIMA: eh, eh...va beh io...che …Valenti’ io così sapevo, non che stava là fuori, comunque io ho detto che lui stava in cucina e io stavo nella camera.
VALENTINA: se stavi dormendo come fai a sapere tu... eh?
COSIMA: ho sentito che ha detto: “che è venuta la Sarah?” - e papà ha detto: “ no”… che poi le porte tutte aperte stavano... che stava sotto la veranda si sentiva lo stesso .. o da là fuori pure sì sente…e a me invece mi ha chiamato al telefono... come ha detto a me quando, quando te lo ho chiesto a te ?
VALENTINA: eh, tu hai chiamato a papà per dirgli che la ragazza non si stava trovando.
COSIMA: veramente glielo detto dalla cava, gli ho detto, non che l’ho chiamato.
VALENTINA: ah! e questo glielo dovevi dire adesso non risulta.
COSIMA: comunque questa cosa non gliel’ho detta io che… né che ho chiamato né che… se controlla la chiamata vede che non c’è quella chiamata...
VALENTINA: eh … mo chiamo alla Caserma.
COSIMA: lascia stare... tanto… allora non sono solo io quella che non mi ricordo… giù stavano quando dissi: “abbiamo fatto la denuncia alla Caserma”…
Valentina rimproverava alla mamma di aver riferito agli inquirenti che il padre Michele, quando Sabrina gli chiedeva di Sarah, si trovava in casa e non fuori come invece lei aveva saputo credendo, in buona fede, alle bugie che le avevano raccontato, e aggiungeva che tale discordanza poteva mettere nei guai il padre. Cosima innervosita di ciò ribadiva che "lei così sapeva e non che stava fuori", cioè che Michele si trovava in casa e non fuori quando Sabrina gli chiedeva se era arrivata Sarah.
Secondo il procuratore aggiunto Pietro Argentino e il sostituto Mariano Buccoliero, Michele Misseri sarebbe stato svegliato dal litigio, poi sfociato nell’omicidio, tra Sabrina e Sarah, e, infastidito, sarebbe andato nel garage. Lì sarebbe poi stato raggiunto da madre e figlia, con Cosima che avrebbe sostenuto la tesi dell’incidente. Tesi commentata così da Michele Misseri, il giorno prima del suo arresto: "Ma io non li credo....io adesso li scoprirò...".
In una conversazione intercettata nell’auto di Cosima il 28 settembre, proprio il giorno dell’interrogatorio subito ad opera dei carabinieri, Cosima e Valentina parlano di questo aspetto, tutt’altro che secondario nell’economia dell’inchiesta, chiarendo definitivamente la posizione di Michele Misseri all’arrivo di Sarah.
COSIMA: Là fuori ?
VALENTINA: sì, ha detto poi … che lui ha detto: “ mo tutti sospettano magari di papà che la Sabrina è … com’è? … se papà stava là con la Sabrina?
COSIMA: va beh stava giù... quando... durante che stavano girando stava giù che papà stava raccogliendo i fagioli ho detto... Però quando andai la prima volta mi sembra che dentro casa stava, quando ha detto: se era arrivata la Sarah... alle due eh...
VALENTINA: che se ha detto che stava ancora là fuori...che ne hanno parlato adesso.
COSIMA: là fuori?
VALENTINA: eh...
COSIMA: come ancora là fuori?
VALENTINA: eh … là fuori si sono parlati, non si sono parlati proprio dentro casa.
COSIMA: La Sabrina?
VALENTINA: eh! non è che mo hai detto così, hai verbalizzato così, e mo si trova nei casini papà?
COSIMA: eh, eh...va beh io...che …Valenti’ io così sapevo, non che stava là fuori, comunque io ho detto che lui stava in cucina e io stavo nella camera.
VALENTINA: se stavi dormendo come fai a sapere tu... eh?
COSIMA: ho sentito che ha detto: “che è venuta la Sarah?” - e papà ha detto: “ no”… che poi le porte tutte aperte stavano... che stava sotto la veranda si sentiva lo stesso .. o da là fuori pure sì sente…e a me invece mi ha chiamato al telefono... come ha detto a me quando, quando te lo ho chiesto a te ?
VALENTINA: eh, tu hai chiamato a papà per dirgli che la ragazza non si stava trovando.
COSIMA: veramente glielo detto dalla cava, gli ho detto, non che l’ho chiamato.
VALENTINA: ah! e questo glielo dovevi dire adesso non risulta.
COSIMA: comunque questa cosa non gliel’ho detta io che… né che ho chiamato né che… se controlla la chiamata vede che non c’è quella chiamata...
VALENTINA: eh … mo chiamo alla Caserma.
COSIMA: lascia stare... tanto… allora non sono solo io quella che non mi ricordo… giù stavano quando dissi: “abbiamo fatto la denuncia alla Caserma”…
Valentina rimproverava alla mamma di aver riferito agli inquirenti che il padre Michele, quando Sabrina gli chiedeva di Sarah, si trovava in casa e non fuori come invece lei aveva saputo credendo, in buona fede, alle bugie che le avevano raccontato, e aggiungeva che tale discordanza poteva mettere nei guai il padre. Cosima innervosita di ciò ribadiva che "lei così sapeva e non che stava fuori", cioè che Michele si trovava in casa e non fuori quando Sabrina gli chiedeva se era arrivata Sarah.
Secondo il procuratore aggiunto Pietro Argentino e il sostituto Mariano Buccoliero, Michele Misseri sarebbe stato svegliato dal litigio, poi sfociato nell’omicidio, tra Sabrina e Sarah, e, infastidito, sarebbe andato nel garage. Lì sarebbe poi stato raggiunto da madre e figlia, con Cosima che avrebbe sostenuto la tesi dell’incidente. Tesi commentata così da Michele Misseri, il giorno prima del suo arresto: "Ma io non li credo....io adesso li scoprirò...".
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