C'è anche l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale, Beppe Signori, tra le persone arrestate dalla Polizia nell'ambito di un'inchiesta sul calcio scommesse. Per Signori sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari. Ritorna dunque l'ombra del calcio-scommesse. Insieme all'attaccante in manette sono finite altre 15 persone, tra cui ex giocatori di serie A, calciatori di serie minori ancora in attività e dirigenti di società, sono stati arrestati dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcio scommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo. Risulta indagato anche Stefano Bettarini, ex marito di Simona Ventura e commentatore della trasmissione'Quelli che il calcio'.
Dall'inchiesta è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari.
GLI ARRESTI - I calciatori e gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano parte integrante di una vera e propria organizzazione criminale nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove "importanti ed inconfutabili".
CAPITANO DEL BARI - In manette l'ex capitano del Bari, Antonio Bellavista, fra gli arrestati nell'ambito. Secondo quanto emerso dalle indagini, Bellavista sarebbe stato uno dei coordinatori dell'organizzazione
GIOCATORI DELL'ASCOLI - Nell'ambito della maxi operazione contro il calcio scommesse, la squadra mobile di Ascoli - come fa sapere la questura - ha arrestato il difensore dell'Ascoli Vittorio Micolucci ed il centrocampista Vincenzo Sommese, oltre a Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C, attualmente collaboratore del Viareggio calcio. Per i due giocatori dell'Ascoli sono scattati i domiciliari, mentre Gianfranco Parlato è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
GIOCATORI DEL PESCARA - Arrestati a Pescara M.E., proprietario di una tabaccheria a San Giovanni Teatino (Chieti) e gestore per interposta persona di due sale scommesse, una a Pescara e l'altra a Ancona. In manette anche il portiere del calcio a cinque Cus Chieti Gianluca Tuccella.
L'INCHIESTA - L'indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell'organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in occasione di quell'incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l'indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero.
CALCIATORI DROGATI PER INDEBOLIRE LE PRESTAZIONI - L'inchiesta è nata anche a seguito di una una serie di malori che avevano coinvolto calciatori della Cremonese. Ai giocatori infatti venivano dati calmanti per condizionare i risultati degli incontri facendoli giocare al di sotto delle loro possibilità. Questo è uno degli aspetti emersi nel corso dell'indagine sul calcio scommesse. L'episodio in questione si sarebbe verificato alla fine del campionato scorso della Lega Pro che coinvolgerebbe anche la Cremonese: in occasione di un importante incontro, uno degli indagati avrebbe messo nelle bibite dei calciatori prima e durante il match un calmante per peggiorare le prestazioni.
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