giovedì 2 giugno 2011

Il penalista Coppi: è Michele l'assassino di Sarah

Michele Misseri torna libero. Sabrina e Cosima invece restano in carcere. Mentre la procura di Taranto si avvia alla chiusura delle indagini sulla morte di Sarah, la piccola uccisa nell’agosto scorso ad Avetrana, sono ancora molti i dubbi che rimangono sul caso. Primo tra tutti le mille verità di zio Michele, che tornato libero continuando però a dichiararsi colpevole. Cercando ovviamente di scagionare moglie e figlia. Poi il movente, individuato nella gelosia di Sabrina verso Ivano che però la Cassazione ha già ritenuto debole. E ancora il luogo del delitto:  Sarah è stata uccisa in casa o nella macchina di Cosima? Per la procura il quadro è ormai chiaro: “Abbiamo una montagna di prove”. Ma mentre i giudici continuano a ripetere che le parole di Misseri valgono zero e individuano l’arma del delitto in una cintura da donna. Franco Coppi, il legale di Sabrina Misseri, sceglie Affaritaliani.it per commentare le evoluzioni sul caso Scazzi e spiegare perché i giudici devono credere alle parole di Michele Misseri.


La scarcerazione di Michele Misseri

Avvocato l’arresto di Cosima e la scarcerazione di Michele hanno aggravato la posizione di Sabrina. La procura ora l’accusa di essere l’esecutrice dell’omicidio. Che cosa ne pensa?"Noi la pensiamo in maniera esattamente contraria a quella dei recenti provvedimenti dell’autorità giudiziaria di Taranto. Il nostro punto di vista è assolutamente chiaro.  Andiamo avanti per la nostra strada, facciamo tutti gli atti di impugnazione che è necessario fare e alla fine i conti si tireranno alla fine".

franco coppi
Franco Coppi, il legale di Sabrina Misseri
Una domanda a bruciapelo. Secondo lei Michele Misseri dovrebbe tornare in carcere?"Io non ho mai chiesto che una persona vada o non vada in carcere. Prendo atto soltanto del fatto che c’è un individuo che continua a dire di essere l’assassino. E intanto i giudici non gli credono e lui gode di questa libertà. E’ un fatto unico per la storia giudiziaria italiana. Ma non sono io a dover decidere chi deve o non deve andare in carcere…"


Se tornasse in carcere però si alleggerirebbe la posizione di Sabrina…
"Allo stato tutte queste sono solo ipotesi e congetture. Le autorità giudiziarie di Taranto non ci pensano per niente a rimetterlo in carcere…"

Per il gip Sabrina era gelosa. Il movente della morte di Sarah sarebbe da ricercare nella gelosia verso la cugina e Ivano. E c’è una nuova ricostruzione. Cambia anche il luogo dell’omicidio... "Il movente della gelosia è stato già ritenuto inattendibile  o per lo meno molto fragile dalla corte di cassazione. Non mi pare che questo cambiamento di quadro influenzi il problema del movente. Questo non va mai sopravvalutato. Io preferisco guardare i fatti. Non si può sulla base di un presunto movente stabilire se un individuo ha o no commesso un fatto".
Ma in questo modo Michele Misseri passa da reo confesso a manovale delle due donne. E Sabrina è colei che ha il compito di muovere i fili di un burattino…
"Questa è l’impostazione dell’accusa che noi contestiamo sulla base di tutti gli elementi di fatto che abbiamo rappresentato anche nei motivi accolti dalla corte di Cassazione. Abbiamo prospettato una linea di pensiero completamente diversa.  Loro la pensano in un modo, noi in un altro. Ognuno delle due parti vuole aver ragione e ci sarà un giudice che dovrà decidere".
La ricostruzione è cambiata con la testimonianza dell’ex fioraio Buccolieri che il 9 aprile scorso ha raccontato agli inquirenti di aver visto Cosima Serrano costringere Sarah Scazzi il 26 agosto 2010 a salire a bordo della sua Opel Astra, aggiungendo però in un secondo momento che forse si trattava di un sogno.
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Intanto le dichiarazioni di Buccolieri non sono state poste a fondamento dell’ordinanza. Il giudice lascia aperta una finestra su questa possibilità e pare ci siano in corso indagini su questa versione dei fatti. Ora aspettiamo di vedere a cosa porteranno".
Ma lui però parla solo di un sogno…"I giudici lo hanno incriminato per falsa testimonianza perché ritengono che di sogno non si tratti. Anche questa è un'altra pagina singolare di questo procedimento…"

Lei continua a dire singolare. Che cosa significa che i giudici stanno commettendo degli errori?"E’ una cosa singolare che una persona che dichiara la sua colpevolezza è fuori dal carcere e invece le persone che dichiarano di essere innocenti sono in carcere. Questa è la singolarità della vicenda. Se i giudici stanno sbagliando lo vedremo quando saranno depositati gli atti e avremo modo di fare le nostre critiche. E poi ci sarà un giudice che dovrà dire chi ha ragione e chi ha torto".
La procura di Taranto sta per chiudere le indagini sull’omicidio di Avetrana sostenendo di avere molte prove per accusare Sabrina e Cosima e al contrario, sta affermando che Michele Misseri sta solo raccontando bugie…"E’ chiaro che avendo messo in carcere Sabrina e Cosima la procura non può che sostenere questa tesi. E’ ovvio. Noi procediamo con i mezzi che il codice ci mette a disposizione. Allo stato attuale l’unico provvedimento che può essere impugnato è l’ordine di custodia cautelare nei confronti di Sabrina. Non abbiamo ancora preso una decisione però su come muoverci".

Ora Sabrina e Cosima sono entrambe in carcere. Lavorerete insieme ai legali della madre della vostra assistita?"No, assolutamente. Non ci facciamo dichiarazioni di guerra ma ognuno va per la sua strada. Ognuno vede la posizione secondo gli interessi del suo assistito. Non c’è ragione di lavorare insieme e fare nessuna alleanza".

Quindi lei crede che i fatti si siano svolti come ha dichiarato Michele Misseri...
"Certo, anche se Misseri ne ha dette tante. Ma io sono convinto che la verità sta la dove lui afferma di essere l’esecutore del delitto. Ma la strada è ancora lunga".

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