“Centinaia di persone invocavano il suo nome e cantavano. Erano davvero entusiasti che lei fosse lì”. Un fotografo ha così riassunto l’effetto travolgente scatenato dalla visita di Angelina Jolie in un campo profughi tunisino. La sensibilità dell’attrice alle condizioni disperate degli esuli, l’ha spinta a visitare il Susha Camp, proprio al confine con la Libia. Ma è bastata la sua presenza per scatenare una piccola sommossa e la mancanza delle misure di sicurezza necessarie l’ha costretta a trovare rifugio in una tenda, ponendo prematuramente fine alla sua missione umanitaria. Tuttavia Angelina ha lodato l’ONU per aver sostenuto la Tunisia e ha sottolineato come l’esodo di massa quotidiano proveniente dalla Libia richieda un aumento degli sforzi economici. Speriamo che si faccia tesoro delle sue parole e soprattutto del suo impegno personale.
La 35enne star hollywoodiana, sin dal 2001 si è dimostrata attenta alle cause umanitarie e nello stesso anno è stata nominata ambasciatrice di Buona Volontà dall’Agenzia ONU per i rifugiati, l’UNHCR.
La 35enne star hollywoodiana, sin dal 2001 si è dimostrata attenta alle cause umanitarie e nello stesso anno è stata nominata ambasciatrice di Buona Volontà dall’Agenzia ONU per i rifugiati, l’UNHCR.
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