venerdì 29 aprile 2011
Salerno/ Nas sequestrano industria dolciaria e 75 tonnellate prodotti
I Carabinieri del NAS di Salerno, partendo dai prodotti finiti di scarsa qualita' immessi sul mercato locale, hanno risalito la filiera commerciale e produttiva individuando un laboratorio a carattere industriale ubicato nell'agro nocerino sarnese, condotto con modalita' totalmente irregolari rispetto alla normativa a tutela della salubrita' degli alimenti. L'opificio - informa una nota -, che si estende su circa 600 metri quadrati coperti, ove venivano preparati prodotti dolciari commercializzati sia allo stato fresco che congelato, era mantenuto in pessime condizioni igienico - sanitarie. Nel corso del controllo delle sostanze alimentari e dei prodotti finiti, destinati a circa 200 esercizi commerciali in quasi tutte le regioni italiane, il Nas ha accertato la presenza di creme pasticciere, farine, marmellate, frutta candita, scaduti di validita' ma egualmente in lavorazione nella catena di produzione. Inoltre, e' stata constatata la presenza di circa due tonnellate di cornetti e residui degli stessi stipati in contenitori insudiciati anche da escrementi, pronti per la rilavorazione, nonche' di recipienti contenenti cioccolata ma con etichettatura di "confettura di ciliegie".
Mafia/ Palermo, rifiuti e criminalita'. Sequestro da 22 milioni
La sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo ha sequestrato beni per un valore di 22 milioni di euro riconducibili a "Gino u' mitra", esponente del mandamento mafioso di Porta Nuova. L'uomo faceva parte di un "solidale e compatto 'gruppo imprenditoriale mafioso' all'interno del quale ciascuno dei consaguinei svolgeva il ruolo di prestanome, offrendo un importante contributo per il conseguimento dei fini illeciti realizzando una rete di società cooperative, la maggior parte dedite all'attività di raccolta e smaltimento rifiuti".
Immigrati/ Lampedusa, riprendono gli sbarchi. Arrivati in 255
Dopo oltre una settimana di tregua, sono ripresi nelle ultime ore gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Secondo quanto confermato da fonti della Guardia di finanza, infatti, ieri notte è approdata sull'isola un'imbarcazione con a boro 178 persone di origine subsahariana. Il natante, partito dalla Libia, e stato intercettato a sud di Lampedusa da una motovedetta delle Fiamme gialle che l'ha scortato sino in porto. Tra i profughi, tutti in buone condizioni di salute, erano presenti anche donne e bambini. Ieri sera, invece, erano giunti sul molo di Lampedusa 77 tunisini per i quali già nelle prossime ore saranno attivate le operazioni di rimpatrio.
Borsa/ Gira in calo. Giu' Fiat e Finmeccanica
Dopo un apertura piatta Piazza Affari ha imboccato la strada del ribasso. Ad un'ora dall'inizio delle contrattazioni, il Ftse Mib scende -0,27%, mentre l'All Share scende dello 0,25%, in linea con i ribassi degli altri principali mercati europei, appesantiti dal calo delle vendite al dettaglio in Germania, superiore alle aspettative, in attesa dei dati macro statunitensi che arriveranno nel pomeriggio. In difficolta' il comparto finanziario: galleggia sulla parita' Unicredit nel giorno dell'assemblea, perde lo 0,27% Intesa Sanpaolo, mentre resiste il Monte dei Paschi, che guadagna lo 0,22% dopo che il dg Antonio Vigni, in un'intervista al Corriere della Sera, ha parlato di banca piu' solida e competitiva dopo l'aumento di capitale. Fra gli assicurativi, vendite su Fonsai (-0,96%). Contrastata l'Energia, con Eni che guadagna lo 0,17% sulla scia dei conti positivi di Total, mentre Enel cala dello 0,87%. Bene Saipem (+0,63%), scivola A2A (-0,73%). Venduta la galassia Fiat, con l'auto che perde l'1,32% e Industrial che lima lo 0,2%. Fra gli industriali, male anche Finmeccanica, in calo dell'1,53% dopo i conti del primo trimestre, presentati ieri. Attorno alla parita' Pirelli (-0,07%). Invariata Parmalat, ferma a 2,54 euro, poco sotto il valore indicato da Lactalis per l'opa.
New York, omicidio in diretta. Passanti indifferenti. Il video
Ucciso nell’indifferenza generale: le telecamere di sorveglianza di un fast food di Brooklyn hanno ripreso le immagini terrificanti di un ragazzo ucciso da due colpi di pistola, mentre passanti e avventori del fast food lo guardano contorcersi per terra senza aiutarlo o scomporsi. Il filmato è stato pubblicato dal New York Post, nonostante le polemiche per la crudezza delle immagini di un omicidio in diretta.
Suicida a 16 anni la modella-promessa Lasciata dal fidanzato, su Fb: "Vi amo"
Gabby Joseph aveva davanti a sé una promettente carriera da modella e il cuore spezzato dalla fine della sua storia d'amore, dopo un anno. La sofferenza per la rottura è stata più forte della speranza nel futuro e Gabs (come la chiamavano gli amici) si è uccisa, lanciandosi sotto un treno.
Prima di compiere il folle gesto, la sera di Pasquetta, la ragazza ha lasciato un messaggio su Facebook: Gabby Joseph "amava tutti". La frase ha turbato i suoi amici che da quel momento hanno cercato di contattarla con insistenza, ma niente. "Gabs ha scritto che avrebbe sentito la mancanza di tutti e poi: 'Lo faccio per me stessa' - raccnta una sua amica modella come lei, Nyane Lebajoa - Non aveva mai scritto cose simili e nessuno se l'aspettava".
E continua: "Tutti scrivevano sulla sua pagina Facebook frasi come 'Non fare stupidaggini'. Il giorno dopo ho ricevuto una telefonata da un fotografo con cui avevamo lavorato entrambe. Mi ha detto che Gabs era morta, sono caduta a terra in lacrime".
Referendum/ Celentano: tutti a votare per cacciare il premier
'Mi sembra chiaro che a questo punto non ci resta che l'unico mezzo di sopravvivenza. Il voto. Non possiamo assolutamente mancare. Il 12 giugno dobbiamo andare tutti a votare'. Con queste parole Adriano Celentano, in una lettera al Fatto Quotidiano, si appella ai cittadini perche' partecipino al referendum in modo da 'cacciare' Berlusconi.
Il matrimonio dell'anno in diretta
E' tutto pronto a Londra per le nozze di William e Kate. Migliaia di persone hanno passato la notte lungo il percorso che dall'abbazia di Westminster conduce a Bunckingham Palace. William ha trascorso l'ultima serata da scapolo con il principe del Galles, la duchessa di Cornwall e il principe Harry, mentre la signorina Middleton e la su famiglia si sono ritrovati al Goring Hotel, a Belgravia, poco distante dall'abbazia, assediata fin da questa notte da circa 3.500 spettatori di quello che si annuncia come un grande evento mediatico. Si attende una partecipazione di circa 600.000 persone, della cui sicurezza si prenderanno cutra 5.000 agenti, dispiegati da Scotland Yard. Le cerimonia comincera' alle 11.
DA FILM - Un portavoce di Buckingham Palace ha annunciato che la carrozza usata per riportare al palazzo William e Kate dopo il matrimonio sarà la State Landau del 1902 aperta, sia che piova o no. Sarebbero stati William e Kate a insistere in questo senso. Questo consentirà alle persone assiepate lungo il percorso di avere una migliore immagine della coppia reale.
FOLLA - Tremila persone davanti a Buckingham Palace 3 –Circa 3.000 persone si sono radunate all'alba davanti a Buckingham Palace. Ci sono molti giovani e molti che hanno passato la notte all'aperto o in tenda per guadagnarsi un posto nelle prime file.
DISORDINI - Arrestate dieci persone 2 –Ieri sera sono state arrestate una decina di persone in un'operazione preventiva per impedire azioni di disturbo al 'royal wedding'. Tre persone sono state trovate in possesso di una rudimentale ghigliottina con la quale avrebbero voluto decapitare pubblicamente alcuni manichini. Altri sette 'squatter', dopo i 19 di ieri mattina, sono stati arrestati nella zona di Howe. La polizia sta sorvegliando con particolare attenzione un gruppo chiamato 'Reclaim The Royal Wedding' (Bonificare il matrimonio reale), che potrebbe tentare qualche azione di disturbo.
Melania uccisa per uno scandalo. C'è lo scontrino dell'assassin
Ora il movente per l'assassinio di Melania Rea, la mamma 29enne uccisa ad Ascoli, è chiaro. Gli investigatori: voleva denunciare uno scandalo, uccisa dopo un tentativo di farla tacere. L'assassino è tornato sul luogo del delitto: tradito da uno scontrino accanto al cadavere. Il marito: non c'entro, fatemi il test del Dna.
giovedì 28 aprile 2011
Libia/ Primo bombardamento per aerei italiani
Gli aerei italiani sono entrati in azione per la prima volta in Libia. La notizia e' stata confermata da fonti vicine al ministero della Difesa.
La Camera votera' il 3 maggio la mozione, o le mozioni, sulla Libia. La decisione sulla carta e' stata presa dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio dopo che il Pd ha presentato la sua mozione gia' passata al vaglio della presidenza della Camera. Ieri era giunta una mozione dell'Idv, che deve ancora essere valutata dalla presidenza, e anche il Terzo polo ha preannunciato l'intenzione di depositare un proprio testo Sul passaggio parlamentare pero' e' scontro. Per il Pdl e' impossibile che l'Aula sia chiamata a votare una linea che sostanzialmente ricalchi quella del 24 marzo, mentre sarebbe accettabile solo un testo che vada contro l'intervento in Libia. Di avviso opposto il Pd.
Panasonic/ Taglia 35.000 posti di lavoro entro il 2013
Il gigante dell'elettronica giapponese Panasonic ha annunciato un piano di ristrutturazione che comportera' la soppressione di 35 mila posti di lavoro in tutto il mondo tra marzo 2010 e marzo 2013. La ristrutturazione, dice la societa', e' necessaria per eliminare le duplicazioni di funzioni dopo l'assorbimento integrale della Sanyo e della Panasonic Electric Works. Il costo stimato dell'operazione e' di 160 miliardi di yen (1,3 mld euro). In precedenza Panasonic ha annunciato utili per 74 mld yen (643 mln euro) nel 2010/2011, confermando la sua uscita dal rosso di bilancio, con un fatturato in crescita del 17,2% a 8.692,67 miliardi di yen (75,6 miliardi di euro).
Superenalotto/ 'Si vince tutto' torna l'8 giugno
'Si vince tutto Superenalotto' e' di nuovo in calendario. Dopo il primo appuntamento di ieri sera, infatti, Sisal ha gia' inviato ai ricevitori le nuove schede che indicano come data per la prossima estrazione, mercoledi' 8 giugno. La raccolta di gioco, informa Agicos, iniziera' nei prossimi giorni. Come noto, la prima edizione di 'Si vince Tutto Superenalotto' ha generato una raccolta di 48,5 milioni di euro. Gli appassionati si sono spartiti un montepremi di circa 24,3 milioni di euro e, anche se non e' uscito nessun "6", il montepremi e' stato suddiviso tra gli undici "5", ai quali sono andati 750mila euro ciascuno, i 1.106 "4", ai quali e' andato un premio ciascuno di 2.211,51 euro e i 37.316 "3", che si sono portati a casa 363,62 euro ciascuno.
Le Sette: cosa sono e come non finirci dentro.
Sette: Cosa Sono.
Fondamentalmente è uno dei sistemi che il male e i malvagi utilizzano per rendere
schiave le persone e per controllarle.
Gli altri metodi sono più conosciuti, ad esempio la droga, l'alcool, il sesso perverso,
la violenza, il gioco d'azzardo, l'avidità ed il crimine. Dove non arrivano i metodi più
conosciuti il male applica i sistemi meno conosciuti quali appunto le sette e la
magia.
Principalmente, per cadere vittima di una setta, una persona si deve trovare in uno
stato d'animo "particolare" e lontana da Dio. Quando questo capita è un momento di
forte impatto e quasi sempre alla persona viene fatto credere di essere un
prescelto, un diverso, uno che si distingue dalla massa proprio perchè ha qualcosa
di speciale che le persone comuni non hanno ed è questo qualcosa di speciale che
deve essere coltivato e a questo ci penserà la setta e gli amici adepti.
Grazie a questo aiuto, l'iniziato, diventerà sempre più "potente", crescerà
spiritualmente, riceverà o guadagnerà delle abilità sempre maggiori, che lo faranno
SALIRE all'interno della setta e del gruppo a ranghi sempre più ricercati, ma non agli
occhi dei profani, dei famigliari o degli amici, che non possono comprendere dato
che non sono dei prescelti!
Anzi, coloro che sono fuori, sono fondamentalmente dei nemici, delle persone da
tollerare o, se danno fastidio ed intralciano, da eliminare (nel senso di non avere più
collegamenti personali, non eliminare nel senso fisico, si spera).
L'iniziato, quindi, comincia a vedere coloro che potrebbero realmnte aiutarlo (i
parenti e gli amici) , come dei potenziali nemici o comunque, delle persone che si
frappongono tra lui e la sua crescita spirituale. Questa è una mossa voluta per
isolare la potenziale preda. Dicono all'iniziato che qualsiasi persona avrà da ridire sul
suo operato dovrà essere "maneggiata" oppure l'iniziato non dovrà più vederla,
pena, l'espulsione dalla setta.
La Setta ha sempre un costo da pagare, questo non perchè, a loro dire, qualcuno
possa guadagnare, no! Assolutamente! Ma perchè ci sono dei costi di gestion e
spese per la protezione dei membri da coloro che ne vogliono la distruzione: "I
nemici del gruppo".
Altre forme di pagamento sono il sesso, i piaceri intesi come favori, pratiche tribali
ed ancestrali ( le sette più violente ), lavoro non remunerato, schiavitù.
Come uscirne:
Uscirne è possibile ma non facile. A mio parere ci troviamo davanti agli occhi, un
vero e proprio indemoniato, cioè una persona che è caduta vittima del male, quindi
dobbiamo essere pronti ed attrezzati. La prima cosa da fare è raccogliere prove per
una denuncia. Qualsiasi cosa, indizio, prova, registrazione, lettera che ne dimostri la
pericolosità, anche minacce velate o dirette, ricevute da membri della setta devono
essere conservate sotto chiave e presentata in fase di denuncia. Il plagio e la
minaccia di incorrere in guai seri se l'iniziato non fà quello che la setta vuole sono
reati penali, da denunciare subito anche se l'iniziato non vuole.
Bisogna dare supporto spirituale portando la persona caduta vittima della setta in
luoghi benedetti, se possibile farla subito confessare, farla assistere a delle
messe, bagnarla con acqua santa. Sò che ad alcune persone potrebbe far sorridere,
in questo caso consiglio anche a loro lo stesso approccio, almeno fino a che la cosa
non le farà più sorridere ed avranno capito che si tratta di una cosa seria.
Ne può andare di mezzo la vita di persone, fate una ricerca tra le morti e le stragi
causate dalle sette e vedrete che c'è poco da sorridere.
Dopo di che bisogna far leggere il brano della Genesi dove Satana si ribellò al volere
di Dio, credendosi simile a Lui e quindi in diritto di non essere subordinato a Dio. E'
un passo importante, secondo me, perchè chi entra in una setta riceve l'inganno di
poter diventare sempre più potente e simile a Dio.
Farsi aiutare da un sacerdote volenteroso e preparato, da un filosofo o conoscitore
delle argomentazioni della vita e da chiunque capisca che a quella persona è stato
fatto un tremendo trabocchetto e che ora, piano piano, ha bisogno di essere
riportata alla ragione.
Perchè uscirne:
per la salvezza della propria anima. L'unico pagamento che verrà accettato è l'anima.
Non importa quanti soldi donerete loro, quanto lavoro dedicherete alla crescita della
Setta, l' unica moneta che interessa è l'anima stessa. Quando saranno riusciti ad
ottenerla, il loro accanimento sarà appagato.
Fondamentalmente è uno dei sistemi che il male e i malvagi utilizzano per rendere
schiave le persone e per controllarle.
Gli altri metodi sono più conosciuti, ad esempio la droga, l'alcool, il sesso perverso,
la violenza, il gioco d'azzardo, l'avidità ed il crimine. Dove non arrivano i metodi più
conosciuti il male applica i sistemi meno conosciuti quali appunto le sette e la
magia.
Principalmente, per cadere vittima di una setta, una persona si deve trovare in uno
stato d'animo "particolare" e lontana da Dio. Quando questo capita è un momento di
forte impatto e quasi sempre alla persona viene fatto credere di essere un
prescelto, un diverso, uno che si distingue dalla massa proprio perchè ha qualcosa
di speciale che le persone comuni non hanno ed è questo qualcosa di speciale che
deve essere coltivato e a questo ci penserà la setta e gli amici adepti.
Grazie a questo aiuto, l'iniziato, diventerà sempre più "potente", crescerà
spiritualmente, riceverà o guadagnerà delle abilità sempre maggiori, che lo faranno
SALIRE all'interno della setta e del gruppo a ranghi sempre più ricercati, ma non agli
occhi dei profani, dei famigliari o degli amici, che non possono comprendere dato
che non sono dei prescelti!
Anzi, coloro che sono fuori, sono fondamentalmente dei nemici, delle persone da
tollerare o, se danno fastidio ed intralciano, da eliminare (nel senso di non avere più
collegamenti personali, non eliminare nel senso fisico, si spera).
L'iniziato, quindi, comincia a vedere coloro che potrebbero realmnte aiutarlo (i
parenti e gli amici) , come dei potenziali nemici o comunque, delle persone che si
frappongono tra lui e la sua crescita spirituale. Questa è una mossa voluta per
isolare la potenziale preda. Dicono all'iniziato che qualsiasi persona avrà da ridire sul
suo operato dovrà essere "maneggiata" oppure l'iniziato non dovrà più vederla,
pena, l'espulsione dalla setta.
La Setta ha sempre un costo da pagare, questo non perchè, a loro dire, qualcuno
possa guadagnare, no! Assolutamente! Ma perchè ci sono dei costi di gestion e
spese per la protezione dei membri da coloro che ne vogliono la distruzione: "I
nemici del gruppo".
Altre forme di pagamento sono il sesso, i piaceri intesi come favori, pratiche tribali
ed ancestrali ( le sette più violente ), lavoro non remunerato, schiavitù.
Come uscirne:
Uscirne è possibile ma non facile. A mio parere ci troviamo davanti agli occhi, un
vero e proprio indemoniato, cioè una persona che è caduta vittima del male, quindi
dobbiamo essere pronti ed attrezzati. La prima cosa da fare è raccogliere prove per
una denuncia. Qualsiasi cosa, indizio, prova, registrazione, lettera che ne dimostri la
pericolosità, anche minacce velate o dirette, ricevute da membri della setta devono
essere conservate sotto chiave e presentata in fase di denuncia. Il plagio e la
minaccia di incorrere in guai seri se l'iniziato non fà quello che la setta vuole sono
reati penali, da denunciare subito anche se l'iniziato non vuole.
Bisogna dare supporto spirituale portando la persona caduta vittima della setta in
luoghi benedetti, se possibile farla subito confessare, farla assistere a delle
messe, bagnarla con acqua santa. Sò che ad alcune persone potrebbe far sorridere,
in questo caso consiglio anche a loro lo stesso approccio, almeno fino a che la cosa
non le farà più sorridere ed avranno capito che si tratta di una cosa seria.
Ne può andare di mezzo la vita di persone, fate una ricerca tra le morti e le stragi
causate dalle sette e vedrete che c'è poco da sorridere.
Dopo di che bisogna far leggere il brano della Genesi dove Satana si ribellò al volere
di Dio, credendosi simile a Lui e quindi in diritto di non essere subordinato a Dio. E'
un passo importante, secondo me, perchè chi entra in una setta riceve l'inganno di
poter diventare sempre più potente e simile a Dio.
Farsi aiutare da un sacerdote volenteroso e preparato, da un filosofo o conoscitore
delle argomentazioni della vita e da chiunque capisca che a quella persona è stato
fatto un tremendo trabocchetto e che ora, piano piano, ha bisogno di essere
riportata alla ragione.
Perchè uscirne:
per la salvezza della propria anima. L'unico pagamento che verrà accettato è l'anima.
Non importa quanti soldi donerete loro, quanto lavoro dedicherete alla crescita della
Setta, l' unica moneta che interessa è l'anima stessa. Quando saranno riusciti ad
ottenerla, il loro accanimento sarà appagato.
Così si spiega la fine del mondo
TEORIE OCCULTE E MOVIMENTO - Dopo il grande successo del documentario Zeitgeist arrivano nella versione italiana Zeitgeist: Addendum e Zeitgeist: Moving Forward. Sono web film non profit, diretti, prodotti e distribuiti da Peter Joseph, nati dopo un lungo lavoro di ricerca nei dipartimenti delle università e nelle retrovie del'amministrazione Usa. Nel progetto sono coinvolti studiosi di ogni genere, da scienziati a politologi, storici e teologi e c'è chi trova in questo lavoro (pluripremiato nei festival cinematografici, ma fatto passare come un'opera di para-ricerca) una spiegazione alle voci che circolano su una eventuale fine del mondo. Secondo qualcuno queste ipotesi sono state costruite ad hoc per creare il panico e destabilizzare l'umanità e avere dunque più gioco nell'attuazione del piano finale.
La parte nuova del film (che ha dato origine a un movimento di filosofi-ambientalisti statunitensi e australiani) ipotizza l'esistenza di un movimento occulto per cambiare la Costituzione statunitense e porre fine al dollaro mediante la sua crisi ed infine, dopo il crack economico, disoccupazione e disordini, l'instaurazione di un governo autoritario e la progressiva fusione degli Stati Uniti, del Canada e del Messico in una costituenda Unione Nordamericana, un superstato simile all'Unione Europea, che avrà un'unica moneta, l'amero, e che, secondo quello che sostiene il film, assieme ad una ventura Unione Africana ed alla ancora molto futuribile Unione Asiatica, potrebbero un giorno essere gradualmente fusi nel Governo Mondiale Unico. Il film conclude immaginando che, sotto questo tipo di governo, ad ogni essere umano potrebbe essere impiantato un microchip RFID che, con l'apparente sembianza di un più sicuro documento di riconoscimento, potrebbe essere anche utilizzato per monitorare gli individui e sopprimere il dissenso. Nonostante tutto, il film si conclude in modo ottimistico, confidando che tramite la presa di coscienza mondiale del complesso di questi fatti si possa arrivare al rovesciamento di queste forze oscure, che in gran parte trarrebbero la loro forza dall'essere in ombra e dal mascherare i propri obiettivi e manovre. Infine queste forze oppressive verranno rovesciate e si avrà il trionfo definitivo della rivoluzione.
Zeitgeist: Addendum è diventato un vero e proprio manifesto delle nuove generazioni americane poiché analizza il sistema della Federal Reserve negli Stati Uniti, della CIA, delle corporation americane e altro, concludendo con la presentazione del Venus Project, creato dall'ingegnere sociale Jacque Fresco. In accordo con Peter Joseph, il film ha come scopo di localizzare le radici della dilagante corruzione sociale, offrendo allo stesso tempo una soluzione. In conclusione Addendum sottolinea il bisogno di eliminare ogni barriera che divide gli uomini e individua i passi concreti da fare per indebolire il sistema monetario. Il film suggerisce azioni di "trasformazione sociale", come boicottare le grandi banche, i media, il sistema militare e le multinazionali dell'energia.
LA PROFEZIA - Cominceranno a ribollire le acque, poi uno tsunami di dimensioni mai viste potrerà via tutti i continenti. Gruppi di parascienziati sostengono che la fine del mondo avverrà molto prima rispetto alle previsioni dei Maya, quando un vulcano sottomarino erutterà generando uno tsunami che trascinerà sott'acqua tutte le terre emerse del nostro pianeta. Ma non è tutto. Secondo i teorici della panspermia delle creature extraterrestri hanno avvertito l'umanità.
La parte nuova del film (che ha dato origine a un movimento di filosofi-ambientalisti statunitensi e australiani) ipotizza l'esistenza di un movimento occulto per cambiare la Costituzione statunitense e porre fine al dollaro mediante la sua crisi ed infine, dopo il crack economico, disoccupazione e disordini, l'instaurazione di un governo autoritario e la progressiva fusione degli Stati Uniti, del Canada e del Messico in una costituenda Unione Nordamericana, un superstato simile all'Unione Europea, che avrà un'unica moneta, l'amero, e che, secondo quello che sostiene il film, assieme ad una ventura Unione Africana ed alla ancora molto futuribile Unione Asiatica, potrebbero un giorno essere gradualmente fusi nel Governo Mondiale Unico. Il film conclude immaginando che, sotto questo tipo di governo, ad ogni essere umano potrebbe essere impiantato un microchip RFID che, con l'apparente sembianza di un più sicuro documento di riconoscimento, potrebbe essere anche utilizzato per monitorare gli individui e sopprimere il dissenso. Nonostante tutto, il film si conclude in modo ottimistico, confidando che tramite la presa di coscienza mondiale del complesso di questi fatti si possa arrivare al rovesciamento di queste forze oscure, che in gran parte trarrebbero la loro forza dall'essere in ombra e dal mascherare i propri obiettivi e manovre. Infine queste forze oppressive verranno rovesciate e si avrà il trionfo definitivo della rivoluzione.
Zeitgeist: Addendum è diventato un vero e proprio manifesto delle nuove generazioni americane poiché analizza il sistema della Federal Reserve negli Stati Uniti, della CIA, delle corporation americane e altro, concludendo con la presentazione del Venus Project, creato dall'ingegnere sociale Jacque Fresco. In accordo con Peter Joseph, il film ha come scopo di localizzare le radici della dilagante corruzione sociale, offrendo allo stesso tempo una soluzione. In conclusione Addendum sottolinea il bisogno di eliminare ogni barriera che divide gli uomini e individua i passi concreti da fare per indebolire il sistema monetario. Il film suggerisce azioni di "trasformazione sociale", come boicottare le grandi banche, i media, il sistema militare e le multinazionali dell'energia.
LA PROFEZIA - Cominceranno a ribollire le acque, poi uno tsunami di dimensioni mai viste potrerà via tutti i continenti. Gruppi di parascienziati sostengono che la fine del mondo avverrà molto prima rispetto alle previsioni dei Maya, quando un vulcano sottomarino erutterà generando uno tsunami che trascinerà sott'acqua tutte le terre emerse del nostro pianeta. Ma non è tutto. Secondo i teorici della panspermia delle creature extraterrestri hanno avvertito l'umanità.
CHE COSA DICE LA SCIENZA - «Potrebbe succedere anche domani. Le ultime indagini compiute dicono che l’edificio del vulcano non è robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre abbiamo misurato la camera di magma che si è formata negli ultimi anni ed è di grandi dimensioni. Tutto ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all’improvviso». Enzo Boschi presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, pur nella cautela, ha toni preoccupati raccontando i risultati dell’ultima campagna di ricerche compiute sul Marsili, il più grande vulcano d’Europa, sommerso a 150 chilometri dalle coste della Campania. Dal fondale si alza per tremila metri e la vetta del suo cratere è a 450 metri dalla superficie del mare. La sua struttura è imponente essendo lunga 70 chilometri e larga 30. È un mostro nascosto di cui solo gli scandagli hanno rivelato il vero volto. Intorno si sono osservate diverse emissioni idrotermali con una frequenza ultimamente elevata e proprio queste, unite alla debole struttura delle pareti, potrebbero causare crolli più inquietanti della stessa possibile eruzione. Di recente sono stati registrati due eventi, per fortuna contenuti. «La caduta rapida di una notevole massa di materiale — spiega Boschi — scatenerebbe un potente tsunami che investirebbe le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia provocando disastri». Nel cuore del Marsili gli strumenti hanno dato un volto alla camera di magma incandescente che si è formata e che oggi raggiunge le dimensioni di quattro chilometri per due: è come una pentola ribollente con il coperchio ben tappato. Il Marsili è da anni un sorvegliato speciale per alcuni segni lanciati.
La sua storia si confonde nel tempo e non si sa quando sia avvenuta l’ultima eruzione: di certo in epoche lontane. Ma proprio i segnali emessi hanno indotto a studiarlo e l’ultima campagna iniziata in febbraio con la nave oceanografica Urania, del Cnr, ha fatto aumentare la preoccupazione. Le frane rilevate indicano una instabilità impossibile da ignorare. «Il cedimento delle pareti — nota Boschi — muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, che sarebbe capace di generare un’onda di grande potenza. Gli indizi raccolti ora sono precisi ma non si possono fare previsioni. Il rischio è reale e di difficile valutazione ». La ragione sta nella situazione in cui si trova il vulcano. L’Etna in questi anni è stato tappezzato di strumenti in grado di avvisare se un’eruzione è imminente, almeno con un certo margine di preavviso. Il Marsili non solo è sommerso ma è privo di queste sonde pronte ad ascoltare le sue eventuali cattive intenzioni. Bisognerebbe installare una rete di sismometri attorno all’edificio vulcanico collegati a terra ad un centro di sorveglianza. Ma tutto ciò è al di fuori di ogni bilancio di spesa. Con le risorse a disposizione si collocherà qualche nuovo strumento ma non certo la ragnatela necessaria. «Quello che serve — conclude Boschi—è un sistema continuo di monitoraggio, per garantire attendibilità. Ma è costoso e complicato da realizzare. Di sicuro c’è che in qualunque momento potrebbe accadere l’irreparabile e noi non lo possiamo stabilire».
L'Apocalisse è organizzata dalla Cia: Così i poteri occulti ci uccideranno
I potenti della terra stanno tramando per creare un Governo Mondiale Unico nel quale ogni individuo sarà controllato e utilizzato per tutelare gli interessi di chi conta. L'Apocalisse? Sarà simulata per creare scompiglio e facilitare i giochi. Dopo il grande successo del documentario Zeitgeist arrivano nella versione italianaAddendum e Moving Forward. Sono web film non profit, diretti, prodotti e distribuiti da Peter Joseph, nati dopo un lungo lavoro di ricerca nei dipartimenti delle università e dietro le quinte dell'amministrazione Usa. Nel progetto sono coinvolti studiosi di ogni genere, da scienziati a politologi, storici e teologi
FANTASIA O REALTA' ????
LE CITTA'' PIU' SICURE: MALAVITA PARI A ZERO !!!!
Tra borseggi, attentati e paure, ci sono luoghi in cui proprio non andreste in vacanzain questo momento! Questo però non deve essere un disincentivo alla partenza e al relax, anzi. Vediamo quali sono le cosiddette “città sicure”, quelle in cui vi troverete a vostro agio e dove potrete girare senza alcun timore, tra leggende e miti da sfatare.
L’outsourcing offshore ci svela la sua classifica mondiale: dovunque vogliate andare troverete una città pronta ad accogliervi. Al primo posto delle Safe city ecco Praga, capitale della splendida Repubblica Ceca. Potrete quindi godervi in relax il tramonto sulla Moldava, lo spettacolo di Ponte Carlo o laTorre dell’Orologio privi di paure e ansie. Seconda della top ecco la Polonia con Varsavia: passeggerete per questo Patrimonio Mondiale Unesco senza pensieri, tra Città Vecchia e Castello Reale, Barbakan e Cattedrali gotiche: esperienza incantevole. Pare che la Repubblica Ceca e la Polonianon abbiano rivali in quanto a sicurezza, considerando che nella classifica mondiale troviamo rispettivamente in terza e quarta posizione l’incantevole Brno e Cracovia, con più di sette milioni di visitatori ogni anno.
Passiamo poi in Canada con Toronto e Halifax per giungere poi in settima posizione con Singapore, nell’omonima Repubblica: luogo oltreché avveniristico famoso per l’educazione dei suoi abitanti. Ecco poi l’Irlandese Dublino, patria joyceana,nonostante sia ricca di movida non manca certo di ospitalità e tranquillità, ma andiamo ora a sfatare alcuni miti. Il Brasile esce vincente dalla classifica: Rio de Janeiro e Brasilia sono luoghi sempre più sicuri e certamente in questo hanno avuto una rilevanza non indifferente gli investimenti fatti in vista di eventi quali i Giochi Olimpici del 2012 e i Mondiali di Calcio del 2014. Si risolleva alla grande anche l’India, con città quali Chennai, Pune, Bangaloree Kolkata, dopo il periodo degli attacchi terroristici e i monsoni del 2008 : nuova vita dunque per luoghi dalla bellezza straordinaria!
Passiamo ora al nostro splendido BelPaese: Lecce e provincia tra le più sicure del Sud mentre al Nordspicca la provincia di Belluno. Matera da anni vince su tutte come la più sicura, la perla di Bolzanoinvece come la più vivibile Il Sud guadagna sempre più punti sfatando il suo mito di pericolosità, e la sarda Oristano si distingue per tranquillità e a quanto pare vera e propria assenza di criminalità!
MELANIA:Tracce di sangue nell'auto del marito
Proseguono senza sosta le ricerche del killer di Carmela Rea, detta Melania, la donna scomparsa durante una scampagnata a Colle San Marco il 18 Aprile scorso e ritrovata cadavere in bosco in provincia di Teramo. La lista dei sospettati comprenderebbe tre nomi: si tratta di uomini che, secondo le ultime indiscrezioni, circolano nell'ambiente frequentato da Carmela e suo marito, Salvatore Parolisi, tra Ascoli e Folignano. Dai dati emersi dai sopralluoghi si ritiene che la donna sia stata uccisa nel posto in cui è stato rinvenuto il suo corpo. Ad avvalorare questa tesi, contraria all'ipotesi iniziale, sono state le tracce di sangue e gli effetti personali di Carmela Rea ritrovati proprio nel bosco delle Casermette, luogo in cui è stato scoperto il cadavere. L'omicidio, inoltre, potrebbe essere stato premeditato.
L'APPELLO DELLA PROCURA - Dalla procura nel frattempo arriva un appello delle Procure di Ascoli e Teramo affinchè chi ha visto qualcosa parli, un appello in particolare rivolto all'uomo che telefonò dopo essersi imbattuto nel cadavere. Nella caserma dei carabinieri di Ascoli continuano gli interrogatori. Quattro procuratori la coordinano, vi prendono parte i carabinieri delle province di Ascoli e Teramo, la Guardia di Finanza con i cani del proprio soccorso alpino, il Corpo forestale dello Stato e i Ris di Roma, che fra venerdì e sabato hanno analizzato a fondo soprattutto il chiosco della pineta al Bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella , in Abruzzo, dove giaceva il corpo di Melania.
Lì sono stati trovati evidenti segni di colluttazione, con ferite d'arma da taglio sul legno. Un lavoro durato molte ore e che si è concluso con il sequestro di pezzi di legno appartenenti alla parete destra del chiosco e al basamento del manufatto dove è stato ritrovato il corpo. Tutto nella speranza di trovare tracce biologiche dell' assassino che, secondo quanto si immagina, nel furioso scontro con Rea in lotta per la propria vita, potrebbe essere stato a sua volta ferito o comunque aver lasciato qualche traccia sul legno (impronte, sangue, sudore, brandelli di pelle).
LA SCENA DEL DELITTO - Stando alla scena del crimine appare disorganizzata il killer appare del tipo 'disorganizzatò: la scena apparte ricostruita ad arte, ma in modo ingenuo, per depistare gli investigatori. Sul luogo in cui è stato ritrovato il cadavere c'è un "ordine" creato dall'omicida, ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli, Alessandro Patrizio, secondo cui è stata "montata una scena alternativa". Il riferimento, in particolare, è alla siringa e al laccio emostatico ritrovati in loco, con cui si presume che l'assassino abbia voluto indirizzare le indagini verso un'altra pista, magari quella della droga. Se così fosse, la messinscena sarebbe piuttosto naif. Melania è stata ritrovata con i pantaloni e gli slip abbassati, ma i primi esiti dell'esame autoptico escluderebbero la violenza sessuale. Un'altra falsa falsa pista creata ad arte dall' assassino? Anche su questi aspetti si sta concentrando in queste ore lo sforzo investigativo. Si cerca intanto il telefonista che nel pomeriggio del 20 aprile, con una chiamata fatta da Teramo e intercettata dal 113 locale, ha fatto scoprire il cadavere.
"Non abbia paura, anche se ha tardato un' ora a dare l'allarme", è l' appello che gli rivolgono gli inquirenti chiedendo anche che si faccia avanti chiunque fra l'alba del 18 aprile (quando Melania è scomparsa a Colle San Marco) e il pomeriggio del 20 (quando è stata ritrovata) è transitato o ha addirittura sostato nella pineta del Bosco delle Casermette, fra il chiosco, le panche e i tavoli in legno per pic-nic utilizzati da famiglie ed escursionisti. In entrambi i casi qualcuno potrebbe raccontare qualcosa di interessante alle indagini, magari particolari all'apparenza insignificanti, ma che potrebbero invece essere determinanti per scoprire il volto dell'assassino.
I TESTIMONI - E fra i testimoni, nella caserma dei carabinieri di Ascoli, sono state sentite dal pm Carmine Pirozzoli alcune persone che nell'imminenza della scomparsa di Melania Rea, il 18 aprile, sono entrate in contatto col marito Salvatore Parolisi, che chiedeva loro se avevano visto una donna mora, da sola. Sono ciclisti e motociclisti che si trovavano quel giorno sul pianoro di San Marco e che verranno sentiti di nuovo domani per ricostruire la tempistica dei fatti relativamente al momento della scomparsa di Melania e le prime, infruttuose, ricerche messe in atto dal marito. Gli investigatori vogliono anche chiarire chi altro c'era a San Marco nel pomeriggio del 18 ed è entrato (e in che modo) in contatto con Parolisi. E ancora, si ricostruisce la giornata della coppia, da quando Melania si era fatta visitare per un dolore alla schiena alla decisione, estemporanea, di andare a trascorrere un pò di tempo sul pianoro, prima di raggiungere alcuni amici ad una festa di compleanno, prevista per le 16 di quel pomeriggio.
"Non abbia paura, anche se ha tardato un' ora a dare l'allarme", è l' appello che gli rivolgono gli inquirenti chiedendo anche che si faccia avanti chiunque fra l'alba del 18 aprile (quando Melania è scomparsa a Colle San Marco) e il pomeriggio del 20 (quando è stata ritrovata) è transitato o ha addirittura sostato nella pineta del Bosco delle Casermette, fra il chiosco, le panche e i tavoli in legno per pic-nic utilizzati da famiglie ed escursionisti. In entrambi i casi qualcuno potrebbe raccontare qualcosa di interessante alle indagini, magari particolari all'apparenza insignificanti, ma che potrebbero invece essere determinanti per scoprire il volto dell'assassino.
I TESTIMONI - E fra i testimoni, nella caserma dei carabinieri di Ascoli, sono state sentite dal pm Carmine Pirozzoli alcune persone che nell'imminenza della scomparsa di Melania Rea, il 18 aprile, sono entrate in contatto col marito Salvatore Parolisi, che chiedeva loro se avevano visto una donna mora, da sola. Sono ciclisti e motociclisti che si trovavano quel giorno sul pianoro di San Marco e che verranno sentiti di nuovo domani per ricostruire la tempistica dei fatti relativamente al momento della scomparsa di Melania e le prime, infruttuose, ricerche messe in atto dal marito. Gli investigatori vogliono anche chiarire chi altro c'era a San Marco nel pomeriggio del 18 ed è entrato (e in che modo) in contatto con Parolisi. E ancora, si ricostruisce la giornata della coppia, da quando Melania si era fatta visitare per un dolore alla schiena alla decisione, estemporanea, di andare a trascorrere un pò di tempo sul pianoro, prima di raggiungere alcuni amici ad una festa di compleanno, prevista per le 16 di quel pomeriggio.
martedì 26 aprile 2011
Immigrati, vertice italo-francese tra tensioni e spiragli
Il dossier libico, l'immigrazione, i rapporti economici tra l'Italia e la Francia. Sono questi i temi che saranno all'ordine del giorno del vertice bilaterale italo-francese che si svolgerà a Villa Madama a Roma. Un summit, che inizialmente si sarebbe dovuto svolgere verso la fine dell'anno, che è stato anticipato a causa delle 'tensionì tra i due paesi e che auspicabilmente servirà ad appianare le divergenze come quando nel 2007 si raggiunse la famosa 'pax electrica'. Al vertice, che è stato voluto "ristretto", oltre al premier, Silvio Berlusconi, a presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy e al premier francoisFillon, parteciperanno i soli ministri degli Esteri Franco Frattini e Alain Juppè, degli Interni, Roberto Maroni e Claude Gueant e dell'Economia, Giulio Tremonti e Christine Lagarde. Se il dossier libico sembra ormai avviato sui binari giusti, il nodo da sciogliere resta quello degli 'immigratì tunisini: su questo tema la distanza tra Parigi e Roma in questi ultimi giorni è sembrata ancora difficile da colmare.
GLI IMMIGRATI - La Francia, infatti, ha continuato a ribadire le sue posizioni che prevedono il rispetto degli accordi di Shengen e l'accoglienza degli immigrati solo nel caso in cui "si possieda un titolo di soggiorno", "un documento di riconoscimento, come il passaporto" e "risorse sufficienti per vivere in Francia e poi per tornare in patria", 62 euro per chi non ha alloggio e 31 euro per chi può già vantarne uno). Ma dopo le tensioni provocate anche da dichiarazioni riguardo a presunte intensioni di Parigi di sospendere in via temporanea l'accordo sulla libera circolazione in Europa - subito poi smentite dalla commissione Europea a nome del governo francese - le diplomazie 'cuginè sembrano essere arrivate ad un'intesa per un'iniziativa italo-francese per una modifica del Trattato sul fronte dell'immigrazione, con un rafforzato ruolo di Frontex.
I contrasti, tra l'Italia e la Francia invece si sciolgono nella ricerca di una maggiore cooperazionecon la Tunisia per bloccare l'esodo degli immigrati: su questo tema Parigi e Roma lavorano d'intesa e il vertice di domani potrebbe servire a rafforzare l'azione dei due paesi in questa direzione anche con il sostegno dell'Unione Europea. Sulla questione libica, Francia e Italia sembrano ormai guardare insieme nella stessa direzione. Le tensioni tra i due paesi, che hanno raggiunto il loro culmine il 19 marzo con l'attacco della Francia all'esercito di Gheddafi, sembrano ormai dimenticate.
IL LASCIAPASSARE E' UN PROBLEMA - Le tensioni tra i due paesi si sono alimentati anche nella giornata di ieri. "Se lasci entrare i migranti senza consultarti e senza associarti con i tuoi partner, dopo non puoi mandare dal tuo vicino tutti quelli che hai lasciato entrare". Chiare le parole di Henri Guaino, consigliere speciale del presidente Nicolas Sarkozy, in un'intervista a Le Monde, che definisce il lasciapassare italiano "un problema". Secondo il consigliere "nessuno può sopportare da solo il peso dei flussi migratori. La Francia è uno dei Paesi più accogliente del mondo".
RELAZIONI PROFONDE - Comunque, aggiunge Guaino, di questo argomento "martedì ne discuteremo tranquillamente e serenamente". "Le relazioni franco-italiane sono antiche, durature, profonde e amichevoli e tutto finirà per mettersi a posto», spiega Guaino. Alla richiesta di un commento sulle accuse mosse dall'Italia, secondo cui la Francia non è solidale sulla vicenda degli immigrati, Guaino risponde: «Fa parte delle piccole frecciatine. È un gioco diplomatico e politico".
SCHENGEN - In un precedente intervento al programma televisivo Dimanche soir politique, Guaino aveva ribadito che Parigi "non vuole sospendere Schengen, ma rivedere le clausole di tutela in situazioni particolari". "È una questione di buon senso: non si può ospitare tutto il mondo", ha detto Guaino. "La sfida è aiutare questi Paesi sul cammino della democrazia. Il risultato non può essere l'immigrazione di massa dal sud al nord".
Gb/ Orrore allo show, muore l'uomo cannone
La vittima, ha proseguito, "è atterrata sull'erba con la testa e poi ha continuato a rotolare fino a quando non è rimasta immobile sulla schiena". Un'altra testimone che guardava lo spettacolo con il figlio di tre anni, ha riferito che l'uomo lanciato dal cannone è atterrato e morto proprio davanti ai suoi occhi "con il sangue che gli usciva dalla bocca". Il giovane, di cui non è stata resa nota l'identità, è stato trasportato subito in ospedale ma è morto poco dopo.
Grosseto/ Controlli per un rave party, carabiniere in fin di vita
Due carabinieri sono stati aggrediti a bastonate da quattro giovani, di cui tre minorenni (anche una ragazza di sedici anni), fermati ad un posto di blocco nei pressi di Sorano, in provincia di Grosseto. La violenza come reazione all'esito positivo all'alcoltest. 'Abbiamo perso la testa' hanno detto. Uno dei carabinieri è in coma in fin di vita, l'altro potrebbe perdere un occhio. I quattro sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio. Il conducente dell'auto con i quattro giovani a bordo e' risultato positivo all'alcoltest. I quattro, bloccati poco dopo da un'altra pattuglia di militari, potrebbero aver partecipato ad un rave party nella zona.
I giovani hanno usato un paletto da recinzione contro gli agenti come arma impropria dopo essere stati bloccati per un controllo. I quattro giovani aggressori - tutti arrestati - hanno picchiato i militari con calci e pugni ma anche usando il paletto da recinzione, più volte sferrato contro i carabinieri, entrambi adesso in gravi condizioni. Il rave, al quale parteciperebbero circa 600 giovani è in corso da sabato scorso dentro un'area privata a Sovana, nel comune di Sorano (Grosseto). Molti dei partecipanti provengono da altre regioni e dall'estero. Il rave party era stato promosso su Internet tramite siti dicati a questo genere di raduni 'no stop'.
ABBIAMO PERSO LA TESTA - "Matteo ha perso la testa e noi non abbiamo saputo controllarci. Abbiamo perso la testa, abbiamo perso la testa". E' quanto ripetono ai carabinieri i giovani arrestati nel Grossetano dopo l'aggressione ai due carabinieri a Saturnia. L'unico maggiorenne, che era alla guida dell'auto e che è risultato positivo all'alcoltest con un tasso dello 0,86 (0,5 è il limite di legge) ha 19 anni ed abita a Cerreto Guidi, in provincia di Firenze. E' uno studente. Gli altri 3, tutti di 17 anni, abitano a Vinci, Lastra a Signa e Capraia e Limite. La ragazza è una studentessa mentre gli altri 2 sono un barista e un carrozziere. I carabinieri sostengono che tutti erano "molto alterati". Sono in corso accertamenti per verificare se avessero assunto sostanze stupefacenti. Il ragazzo ha un piccolo precedente per furto, mentre uno dei minorenni per danneggiamenti.
PRIMA DELLA FUGA GIOVANI PORTANO VIA VERBALE - Dopo aver aggredito i due carabinieri e prima di salire in auto per la fuga i quattro giovani arrestati hanno portato via dall' auto dei militari una cartellina e il blocco dei verbali su cui i carabinieri stavano annotando le loro generalità. Durante la fuga vedendo la seconda auto dei militari che stava sopraggiungendo l'auto dei ragazzi avrebbe cercato di speronarla. "Pensavano di farla franca", spiegano i carabinieri, sollevando dubbi sulla spiegazione data dai quattro giovani: "abbiamo perso la testa, non abbiamo capito più nulla". Secondo quanto spiegato dai carabinieri i minorenni starebbero facendo uno "scaricabarile" per addossare la colpa sull' unico maggiorenne.
SPARI A GOMME PER FERMARE AUTO GIOVANI - Inseguimento e spari alle gomme: solo così una pattuglia dei carabinieri ha potuto fermare l'auto con i quattro giovani a bordo che poco prima avevano aggredito i due carabinieri. Secondo una ricostruzione dell'Arma di Grosseto, la pattuglia, sopraggiunta sul luogo dell'aggressione, ha visto a terra i due colleghi feriti e, a breve distanza sulla stessa strada, una Renault Clio che si allontanava. E' scattato l'inseguimento ma la Clio non si fermava, così la pattuglia ha sparato alle gomme. Bucati due pneumatici, la vettura con gli aggressori si è fermata. Chiarite le cose, i quattro occupanti sono stati arrestati.
Melania, il cerchio si stringe su tre persone
Proseguono senza sosta le ricerche del killer di Carmela Rea, detta Melania, la donna scomparsa durante una scampagnata a Colle San Marco il 18 Aprile scorso e ritrovata cadavere in bosco in provincia di Teramo. La lista dei sospettati comprenderebbe tre nomi: si tratta di uomini che, secondo le ultime indiscrezioni, circolano nell'ambiente frequentato da Carmela e suo marito, Salvatore Parolisi, tra Ascoli e Folignano. Dai dati emersi dai sopralluoghi si ritiene che la donna sia stata uccisa nel posto in cui è stato rinvenuto il suo corpo. Ad avvalorare questa tesi, contraria all'ipotesi iniziale, sono state le tracce di sangue e gli effetti personali di Carmela Rea ritrovati proprio nel bosco delle Casermette, luogo in cui è stato scoperto il cadavere. L'omicidio, inoltre, potrebbe essere stato premeditato.
L'APPELLO DELLA PROCURA - Dalla procura nel frattempo arriva un appello delle Procure di Ascoli e Teramo affinchè chi ha visto qualcosa parli, un appello in particolare rivolto all'uomo che telefonò dopo essersi imbattuto nel cadavere. Nella caserma dei carabinieri di Ascoli continuano gli interrogatori. Quattro procuratori la coordinano, vi prendono parte i carabinieri delle province di Ascoli e Teramo, la Guardia di Finanza con i cani del proprio soccorso alpino, il Corpo forestale dello Stato e i Ris di Roma, che fra venerdì e sabato hanno analizzato a fondo soprattutto il chiosco della pineta al Bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella , in Abruzzo, dove giaceva il corpo di Melania.
Lì sono stati trovati evidenti segni di colluttazione, con ferite d'arma da taglio sul legno. Un lavoro durato molte ore e che si è concluso con il sequestro di pezzi di legno appartenenti alla parete destra del chiosco e al basamento del manufatto dove è stato ritrovato il corpo. Tutto nella speranza di trovare tracce biologiche dell' assassino che, secondo quanto si immagina, nel furioso scontro con Rea in lotta per la propria vita, potrebbe essere stato a sua volta ferito o comunque aver lasciato qualche traccia sul legno (impronte, sangue, sudore, brandelli di pelle).
LA SCENA DEL DELITTO - Stando alla scena del crimine appare disorganizzata il killer appare del tipo 'disorganizzatò: la scena apparte ricostruita ad arte, ma in modo ingenuo, per depistare gli investigatori. Sul luogo in cui è stato ritrovato il cadavere c'è un "ordine" creato dall'omicida, ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli, Alessandro Patrizio, secondo cui è stata "montata una scena alternativa". Il riferimento, in particolare, è alla siringa e al laccio emostatico ritrovati in loco, con cui si presume che l'assassino abbia voluto indirizzare le indagini verso un'altra pista, magari quella della droga. Se così fosse, la messinscena sarebbe piuttosto naif. Melania è stata ritrovata con i pantaloni e gli slip abbassati, ma i primi esiti dell'esame autoptico escluderebbero la violenza sessuale. Un'altra falsa falsa pista creata ad arte dall' assassino? Anche su questi aspetti si sta concentrando in queste ore lo sforzo investigativo. Si cerca intanto il telefonista che nel pomeriggio del 20 aprile, con una chiamata fatta da Teramo e intercettata dal 113 locale, ha fatto scoprire il cadavere.
"Non abbia paura, anche se ha tardato un' ora a dare l'allarme", è l' appello che gli rivolgono gli inquirenti chiedendo anche che si faccia avanti chiunque fra l'alba del 18 aprile (quando Melania è scomparsa a Colle San Marco) e il pomeriggio del 20 (quando è stata ritrovata) è transitato o ha addirittura sostato nella pineta del Bosco delle Casermette, fra il chiosco, le panche e i tavoli in legno per pic-nic utilizzati da famiglie ed escursionisti. In entrambi i casi qualcuno potrebbe raccontare qualcosa di interessante alle indagini, magari particolari all'apparenza insignificanti, ma che potrebbero invece essere determinanti per scoprire il volto dell'assassino.
I TESTIMONI - E fra i testimoni, nella caserma dei carabinieri di Ascoli, sono state sentite dal pm Carmine Pirozzoli alcune persone che nell'imminenza della scomparsa di Melania Rea, il 18 aprile, sono entrate in contatto col marito Salvatore Parolisi, che chiedeva loro se avevano visto una donna mora, da sola. Sono ciclisti e motociclisti che si trovavano quel giorno sul pianoro di San Marco e che verranno sentiti di nuovo domani per ricostruire la tempistica dei fatti relativamente al momento della scomparsa di Melania e le prime, infruttuose, ricerche messe in atto dal marito. Gli investigatori vogliono anche chiarire chi altro c'era a San Marco nel pomeriggio del 18 ed è entrato (e in che modo) in contatto con Parolisi. E ancora, si ricostruisce la giornata della coppia, da quando Melania si era fatta visitare per un dolore alla schiena alla decisione, estemporanea, di andare a trascorrere un pò di tempo sul pianoro, prima di raggiungere alcuni amici ad una festa di compleanno, prevista per le 16 di quel pomeriggio.
Strategia ZERO RIFIUTI : una soluzione possibile !!!
Connet che da più di venti anni studia la spazzatura e come risolvere il problema.
La sua ricetta è su questo video.
Perchè non si riesce a cambiare? semplice. In gioco ci sono molti soldi e molti interessi di multinazionali. I comuni sono nelle mani di uomini che sono solo servi diei partiti che a loro volta sono servi del potere economico.
Per risolvere il problema e ridare dignità agli uomini è necessaria una rivoluzione culturale che parta dal basso. Deve partire dalle nostre scelte quotidiane: consumare di meno, utilizzare sempre meno plastica e affini inutili. Riciclare, riutilizzare, consumare di meno. Dobbiamo cambiare lo stile di vita.
Coraggio, informiamoci e partiamo.
giovedì 21 aprile 2011
LE ALTRE RAGAZZE DEL CASO RUBY
CATERINA
È la ragazza che ha denunciato Ruby per furto il 27 maggio del 2010. Dopo averla conosciuta in discoteca, Caterina P. ha ospitato per la notte Ruby e tre amiche a casa sua. Al risveglio, è andata a far colazione con le amiche, lasciando Ruby sola in casa. Ma al suo ritorno la ragazza marocchina non c'era più, e neanche tremila euro che Caterina teneva in casa. Il 27 maggio, dopo aver riconosciuto Ruby in un centro benessere di Milano, a corso Buenos Aires, Caterina ha chiama il 113 e Ruby viene portata in questura. Il resto è storia nota.
Michele
È l'amica brasiliana che ospitò Ruby. Brasiliana, 32 anni, Michele Coincecao Santos Oliveira, è anche la ragazza che ha telefonato al premier Berlusconi per avvisarlo che Ruby era stata portata in questura.
È l'amica brasiliana che ospitò Ruby. Brasiliana, 32 anni, Michele Coincecao Santos Oliveira, è anche la ragazza che ha telefonato al premier Berlusconi per avvisarlo che Ruby era stata portata in questura.
Michele è anche la ragazza che ospiterà Ruby dopo che la Minetti l'ha fatta rilasciare dalla polizia. La ospita fino al 5 giugno, quando litigano. Più tardi, in una intervista all'Espresso, Michele dirà: «Ruby è una furbissima bugiarda... Me l'ha presentata un pierre di una discoteca dicendomi subito che era stata a casa di Berlusconi».
Nicole
Nicole Minetti è il consigliere regionale del Pdl lombardo che prese in affidamento Ruby la notte tra il 28 e il 28 maggio. Inadgata per induzione e favoreggiamento della prostituzione, è stata interrogata alla Questura di Milano per rispondere sugli sviluppi dell'inchiesta.
IL PREMIER REPLICA !!!!
«ACCUSE ASSURDE»
Il Presidente del Consiglio non nasconde la sua rabbia: «L'ultimo episodio, la sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento, è stato usato ancora una volta dai nostri avversari per attaccarci in modo scomposto», scrive il premier in una lettera inviata ai Promotori della Libertà.
Il Presidente del Consiglio non nasconde la sua rabbia: «L'ultimo episodio, la sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento, è stato usato ancora una volta dai nostri avversari per attaccarci in modo scomposto», scrive il premier in una lettera inviata ai Promotori della Libertà.
«Mi aspettavo francamente che dopo la sentenza della Corte, per ricominciare, attendessero almeno una settimana. Invece i Pm di Milano non hanno resistito e la sera stessa mi hanno mandato il loro biglietto di auguri per il nuovo anno e per l'occasione si sono inventati il reato di cena privata a casa del Presidente. Ho dedotto che sono invidiosi e che mi fanno i dispetti per non essere stati invitati anche loro».
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