Saranno 2 mila sui 50 mila attesi i profughi libici che probabilmente verrano redistribuiti in Sardegna (i rischi di una immigrazione diretta in Sardegna sono invece minimi), le cifre non sono sicure, come ancora non è sicuro dove ospitarli, una cosa è certa però, a parte l'ex Sindaco di Urzulei che con provocazione chiede di portare i profughi in Sardegna per ridare vita ai paesi che si spopolano, iSardi nella gran maggioranza non sembrano molto disponibili ad accogliere i popoli nordafricani in difficoltà, il 70% è contro nelsondaggio online dell' Unione Sarda.
Eppure il discorso di Giuseppe Mesina non era troppo peregrino: " in Sardegna ci sono 374 comuni, facendo una media di tre famiglie per paese si potrebbero accogliere tutti i profughi che da gennaio sono sbarcati in Sicilia", il problema però diventa cosa fare dopo la prima accoglienza, come integrare tanti immigrati considerata la penuria di lavoro anche per i locali e la forte crisi economica.
Ma la crisi del Nord Africa può essere vista anche in maniera diversa, come un'opportunità per la Sardegna di fare da punto di riferimento nei rapporti tra i nuovi Stati Democratici del Maghreb e l'Europa, se n'è discusso ieri a Sassari, tante le idee interessanti.
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