"E' stato un colpo di sonno". Clamorosa svolta nel caso di Allison, la 23enne trovata morta dopo essere uscita dalla sua casa di Arezzo domenica per fare jogging. Il pirata della strada, un valdernese, si arrende e si costituisce. Sta andando a costituirisi accompagnato dal suo avvocato. E' un valdarnese, ma a quanto pare, della parte fiorentina. Non c'è ancora certezza sul luogo in cui si presenterà agli inquirenti, dovrebbe essere in una caserma dei carabinieri, forse a San Giovanni. Secondo indiscrezioni autorevoli, lo difende l'avvocato Francesco Maresca, parte civile per conto di Meredith Kercher, nel processo di Perugia contro Amanda Konx e Raffaele Sollecito.
L'autopsia è durata circa tre ore e mezza e oltre al medico legale nominato dal pm Marco Dioni, dottor Gabrielli di Siena, era presente anche il perito nominato dalla famiglia della ragazza, Antonino Caputo.
CACCIA AL PIRATA DELLA STRADA- Ed è caccia ora al pirata della strada, che dopo aver investito la 23enne è scappato non prestandole soccorso e facendo perdere le proprie tracce. Gli inquirenti parlano di una Volvo, sembra di colore scuro. Secondo quanto si è appreso alcuni frammenti di un'auto della casa svedese sarebbero stati trovati dai carabinieri del Ris nel corso dei rilievi effettuati ieri sul luogo del ritrovamento del cadavere della giovane in un canale che scorre lungo la Statale.
La ricerca della Volvo, che potrebbe avere il parabrezza o un finestrino sfondato, sarebbero state estese in tutto il Valdarno: i comandanti delle stazioni dei Carabinieri della zona, secondo quanto appreso, sono stati riuniti stamani per avere le ultime novità sul caso. Tutte le carrozzerie vengono visitate dai militari già da ieri per stringere il cerchio intorno al pirata della strada che dopo aver investito la giovane. Il pm ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
I carabinieri cercano un'auto 'bassa', quindi una berlina e non un un suv: potrebbe essere stata una vettura di questo tipo infatti ad investire ed uccidere Allison Owens. Sul guardrail, ad una ventina di metri dal punto in cui è stato trovato il corpo, c'è una strisciata ma non e' ancora stato possibile stabilire se sia da collegare con la morte della ragazza americana che, quando è stata investita, sempre secondo i carabinieri, stava forse attraversando la strada.
LA CONFERMA DELL'AUTOPSIA- L'autopsia avrebbe quindi confermato quello che, dalle ipotesi investigative, era emerso già ieri sera dopo il ritrovamento del corpo, comunicato direttamente dal colonnello dei carabinieri Antonio Frassinetto. L'ultimo particolare poi, che si incastra perfettamente ormai in un mosaico sempre più completo, è quello dei frammenti di vetro ritrovati fra i capelli della giovane americana, secondo quanto appreso da fonti investigative, sarebbero compatibili con quelli di un'auto.
La giovane non avrebbe sentito sopraggiungere l'auto che l'ha investita, anche perchè probabilmente aveva l'Ipod alle orecchie per ascoltare la musica, ritrovato insieme al corpo nel canale. L'impatto sarebbe stato particolarmente violento, tanto da sbalzare la 23enne per dieci metri, nel fosso, e a causarne la morte sul colpo, L'impatto avrebbe fatto saltare di netto il guard rail, alto un metro e venti, al corpo della giovane facendolo finire nel fossato.
La ragazza era uscita dalla sua casa di Arezzo domenica per fare jogging, ma di lei si erano ormai perdute le tracce da due giorni. Il corpo di Allison Owens, la 23enne guida turistica statunitense bionda con gli occhi azzurri, è stato trovato gettato nei boschi in Valdarno. L' ipotesi: è stata investita da un'auto pirata
LA TESTIMONE - Al momento del ritrovamento, la ragazza aveva indosso gli stessi indumenti con cui domenica era uscita per fare una corsa. Alle orecchie aveva anche gli auricolari dell'Mp3. La strada in cui è avvenuto l'incidente è molto trafficata. Secondo una prima ricostruzione, la giovane non avrebbe sentito sopraggiungere l'auto che l'ha investita, anche perchè aveva l'Ipod alle orecchie per ascoltare la musica. Chi l'ha investita, domenica pomeriggio non ha fatto in tempo ad evitarla, forse anche per problemi di visibilità dovuti al riverbero del sole, ed è scappato senza prestare soccorso. L'impatto sarebbe stato particolarmente violento, tanto da sbalzare la 23enne dieci metri più in là, nel fosso, e a causarne la morte sul colpo. A dare forza all'ipotesi investigativa sarebbe anche la testimonianza di una persona che abita nelle vicinanze, e che domenica pomeriggio - proprio nell'ora presunta della morte di Allison - avrebbe sentito delle urla e un'auto che sgommava, come se stesse ripartendo in tutta fretta dopo essersi fermata.
IMPATTO VIOLENTISSIMO- L'impatto, violentissimo, avrebbe fatto saltare di netto il guard rail, alto un metro e venti, al corpo della giovane facendolo finire nel fossato. In strada non ci sono segni di frenata nè di sangue e non ci sono testimoni. Quanto successo è stato comunicato anche alla madre della giovane arrivata alle 10.30 all'aeroporto fiorentino di Peretola e subito accompagnata a San Giovanni, dove già da 24 ore si trovava anche il fidanzato di Allison, un giovane con doppia cittadinanza, tedesca e statunitense, che lavora a Milano per lo stesso tour operator, la Back roads per cui lavorava anche la 23enne.
NESSUNA TRACCIA DI FRENATA - Sul fondo stradale non sono state trovate tracce di frenata, a conferma che l'investitore non ha visto la vittima. Allison Owens era arrivata a San Giovanni da pochi giorni, dopo un primo soggiorno avvenuto circa un mese fa. Era in Valdarno per lavorare come guida turistica in un'agenzia che organizza visite e tour enogastronomici, e abitava insieme ad altre colleghe. Sul posto è anche arrivato il fidanzato della giovane, Josef, che ha doppio passaporto tedesco e americano. Anche la mamma di Allison è atterrata stamane a Firenze e ora si trova nella caserma dei carabinieri di San Giovanni Valdarno, assistita da personale diplomatico statunitense. Secondo gli inquirenti non ci sarebbero state aggressioni o violenze. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di San Giovanni Valdarno, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale del luogo, e il pm di Arezzo, Marco Dioni. Determinanti saranno i rilievi eseguiti dagli esperti del Ris dei carabinieri, che dovranno valutare ogni dettaglio e ogni traccia per fugare eventuali dubbi sulle cause del decesso di Allison Owens.
LA MAMMA DI ALLISON - "L'importante è che non abbia subito violenza. Se chi l'ha investita si fa avanti sono pronta a perdonare". Cindy Owens, la mamma di Allison, visibilmente provata, ha incontrato il pm che segue il caso, Marco Dioni. "L'unica cosa che mi dà sollievo - ha detto - è che non abbia subito violenza: sarebbe stata insopportabile. Gli incidenti stradali possono capitare, accade anche da noi. Sono pronta perdonare, se chi è stato si fa avanti".
LA RICOSTRUZIONE NON CONVINCE I RESIDENTI- La ricostruzione dei carabinieri, per la verità, non convince molto i residenti della zona dove è stato trovato il cadavere della ragazza, che addosso aveva ancora i calzoncini e la maglietta, mentre una delle scarpe è stata trovata sul ciglio del canale. "Domenica sono stato in casa tutto il pomeriggio e non ho sentito nè colpi, nè frenate nè urla", dice Giuseppe Buzzichelli che abita al numero 25 della strada statale 69, proprio davanti al luogo dove è stato trovato il cadavere di Allison. "È una strada molto trafficata, a ogni ora: come è possibile che sia successo un incidente - continua - e nessuno abbia visto niente?". Sul posto sono arrivati anche i militari del Ris, "è un caso molto particolare e vogliamo avere tutte le certezze", spiega ancora il colonnello Frassinetto.
LA DISPERAZIONE SU FACEBOOK - "Hanno ritrovato il suo corpo questa mattina. Dio la faccia riposare in pace". Valentina e' solo una delle amiche di Allison Owens, la ragazza sparita domenica da Firenze e il cui corpo senza vita e' stato ritrovato oggi in un canale di scolo nei pressi di Arezzo. Nelle sue parole, in inglese su facebook, c'e' tutta la disperazione di chi conservava la speranza di rivedere in vita una amica. Sul profilo "Missing Allison Owens", aperto per favorire le ricerche, messaggi e preghiere si susseguono a stretto giro. Ma non manca chi chiede subito che sia "fatta Giustizia". "Non ci sono parole per descrivere questo orrore", scrive un'utente: "Sono italiana, vivo a Roma ho seguito la storia di questa bellissima ragazza. Alcuni assassini non meriterebbero di vivere. Dio ti benedica, piccola Allison". Patty scrive da Powell, il piccolo centro dell'Ohio dal quale proveniva Allison: "Non conosco la sua famiglia sebbene vivano nella nostra comunita'...". E poi, alla notizia della morte: "Oh, no!".
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