Il sonnambulismo non spinge solo le persone a soddisfare il senso di sete e fame, ma anche ad appagare gli appetiti sessuali, con o senza partner. Il fenomeno è stato studiato da un centro di medicina del sonno
Certo, se non si è capaci di controllare le proprie pulsazioni erotiche si rischia di fare delle figuracce, come questa donna piemontese di mezz’età che si è masturbata a lungo nel sonno nel lettino dove era ricoverata, all’ospedale notturno, non proprio il luogo più intimo che esista. Questo episodio è stato studiato alle Molinette di Torino, un Centro di medicina del sonno che ha pubblicato un importante saggio su di una prestigiosa rivista internazionale sul sesso notturno e inconsapevole. Il fatto che lei non ricordi nulla associa l’evento alle conseguenze tipiche del sonnambulismo, e cioè quella condizione fisica che scatena l’esigenza notturna di soddisfare i nostri bisogni primari senza che il nostro cervello ne sia cosciente, e cioè senza la necessità di svegliarsi.
Per quanto però aprire frigoriferi oppure vagare per la casa possa sembrare strano, nulla è più imbarazzante dello stimolo sessuale notturno, che colpisce il 2 per cento della popolazione mondiale. A quanto pare gli sforzi compiuti durante il sonno per appagare il desiderio sessuale non generano sonnolenza diurna, però scatenano incomprensioni e litigi di coppia!
Il direttore del centro medico Alessandro Cicolin però è rassicurante: spiega infatti che li avvenimenti non c’entrano nulla con la stabilità di un rapporto sentimentale, e nemmeno con la forza di volontà: chi soffre di sonnambulismo risponde istintivamente alle esigenze del proprio corpo, senza coinvolgere la mente. Quindi se il vostro partner fosse affetto da sleepsex l’unica cosa da fare è … approfittarne!
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